Per la diciassettesima puntata della ventiseiesima stagione abbiamo preparato una scaletta molto varia, ricca di tante novità interessanti, incluso un gradito ospite. Ascolteremo e parleremo di Checco Curci, Colapesce e Dimartino, Lazza, 2Moellers, The Devils, Animaux Formidables, Forty Winks, Elle, Milo Scaglioni, Valentina Polinori, Talèa e Double Syd.
L'intervista della settimana sarà dedicata al ritorno di una band che seguiamo dai suoi inizi, ed abbiamo anche fatto esibire a Lussemburgo, come headliner della prima edizione delle nostre Panoplie Italian Nights, il festival di due giorni che abbiamo organizzato dal 2007 al 2012.
La Fonderia è "nata a Roma nell’autunno del 1994. Alcuni musicisti si incontravano in uno scantinato per liberarsi in session di improvvisazione totale, senza limiti e senza schemi. Poi alcuni anni di pausa, e a partire dal 2000 l’attività discografica, la produzione di tre album, alcuni cambiamenti nella formazione e tanti concerti. Nel frattempo, attaverso tante esperienze artistiche e professionali, il progetto si è evoluto. L’improvvisazione ha lasciato il posto alla composizione e a partire dalle proprie radici stilistiche - rock, funk, psichedelia, jazz ed elettronica – la band ha costruito un proprio sound originale e contemporaneo, ma sempre fedele allo spirito di libertà degli inizi." Tre splendidi album, l'omonimo esordio del 2002, re>>enter del 2006 e My Grandmother’s Space Suit del 2010, che hanno ottenuto riscontri e riconoscimenti anche per alcuni bei video, li hanno visti collaborare con artisti come Rodolfo Maltese (Banco del Mutuo Soccorso), Marcello Allulli e Pap Yeri Samb (Orchestra di Piazza Vittorio) e Barbara Eramo, e sono stati accompagnati da un'intensa attività live, in Italia ed all'estero, anche per la sonorizzazione dal vivo di film muti, e dalla realizzazione di musiche per cortometraggi, teatro e documentari televisivi.
Negli ultimi anni abbiamo seguito l'attività di tre membri della band con La Batteria, finché ad inizio dicembre un post sulla loro pagina Facebook, celebrando i 20 anni dal primo disco, ha annunciato il loro ritorno sulle scene. Anticipato da qualche singolo pubblicato nelle scorse settimane, domani pubblicheranno Dinamo, il loro quarto album: "le suggestioni principali vengono dalla scienza, dalla meccanica come dalla biologia: uno scenario dominato dalla tecnologia in cui però caos e irrazionalità si insinuano spezzando la logica e confondendo le prospettive. Il risultato è una musica che nasce a partire da beat imperiosi, poliritmi e strutture articolate, sonorità elettroniche e futuribili, cui però si mescolano echi vintage, come un riff di chitarra blues o un synth che "canta" una dolente melodia anni ’70, così come molte sonorità prese a prestito dagli anni ’80, ma rielaborate in una chiave del tutto originale." Un ottimo lavoro, ricco e vario, che non saremo lieti di presentare dando il bentornato ad Emanuele Bultrini, chitarrista della band.
No comments:
Post a Comment