Per la quindicesima puntata della ventiseiesima stagione avremo il piacere di accogliere due graditi ospiti, e come sempre di proporremo una scaletta densa di novità interessanti. Ascolteremo e parleremo di Paolo Baldini DubFiles, Train to Roots, Punkreas, Pitchtorch, 1789, Rareș, Miglio, Elle, Ai! e Checco Curci.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il mensile collegamento con l'amico Ricky Russo, che per una volta non ci parlerà di New York City, come fa con i suoi walking tour NY Groove, bensì di Nashville e New Orleans, che ha di recente visitato.
L'intervista della settimana sarà dedicata all’esordio di un nuovo progetto, che vede però protagonisti artisti sulle scene da qualche decennio.
Della Vega "è una band, un gruppo nato per caso ma non a caso", su iniziativa di Matteo Pastorelli, già membro degli Snaporaz, con cui fra il 1997 ed il 2001 ha pubblicato tre dischi e due colonne sonore (dei film Ovosodo e Baci e abbracci di Paolo Virzì) e fatto centinaia di concerti in Italia ed oltre, spingendosi fino al Giappone. A seguire, ha suonato dal vivo ed in studio con Roy Paci, Bobo Rondelli, Humanoira e tanti altri, e dal 2010 è entrato in una delle nostre band del cuore, i Virginiana Miller. Durante il lockdown "ha scritto una manciata di canzoni, le ha arrangiate e registrate a casa sua, con mezzi rudimentali e con grande semplicità."
A quel punto, ha coinvolto nel progetto due vecchi amici, anche loro ex-Snaporaz: Massimo Giannini ha prestato voce e sax, mentre Carlo Virzì ha portato una fresca ricchezza agli arrangiamenti. Il risultato è un album molto bello ed affascinante, Mille inverni, in uscita il 10 febbraio: "E’ un disco pieno di interrogativi. Scritto registrato e prodotto nel peggior periodo possibile di questo mondo, ma che al tempo stesso non trova, e neanche si affanna a cercare, alcuna risposta o soluzione a quanto ci affligge. E’ un disco registrato a distanza con molti strumenti virtuali, senza la presunzione di renderli veri. Ogni canzone è una fotografia sfuocata di piccole scene vissute, lette o viste sui social, delle quali comunque Della Vega non si cura più di tanto." Uno splendido lavoro, che presenteremo in anteprima dando il benvenuto a Matteo.
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