Si fanno chiamare The Winstons, e dietro ai nickname Rob, Enro e Linnon si "nascondono" in realtà tre musicisti ben noti dalle nostre parti: Roberto Dell'Era (bassista fra gli altri degli Afterhours, anche apprezzato solista), Enrico Gabrielli (tastiere e fiati di Calibro 35 e tanti altri) e Lino Gitto (alla batteria con Gianluca De Rubertis, Dario Ciffo..).
Il loro primo omonimo disco è uscito ormai nove anni fa, ed è stato seguito nel 2016 da un singolo e da un live. Il 10 maggio 2019 è stato pubblicato Smith, che ce li ha fatti ritrovare "in una nuvola fumosa di sonorità psico-jazz-garage, che con sensibilità contemporanea omaggiano il progressive rock inglese. Ed è negli acquitrini maleodoranti del prog che navigano, non curanti dello sporco che resta addosso ai vestiti. E chissenefrega, tanto lo sporco nel rock’n’roll diventa puro stile... I loro grandi templi non sono lontani dal pianeta Gong: si stagliano nell’orizzonte di una Canterbury distrutta, a destra dalla tomba di Hugh Hopper dei Soft Machine e a sinistra di quella di Kevin Ayers." Un ottimo lavoro, che gode anche della partecipazione di alcuni ospiti di prestigio, come Nic Cester, Mick Harvey e Richard Sinclair (Caravan), che abbiamo presentato con una bella intervista alla band al completo.
Il loro primo omonimo disco è uscito ormai nove anni fa, ed è stato seguito nel 2016 da un singolo e da un live. Il 10 maggio 2019 è stato pubblicato Smith, che ce li ha fatti ritrovare "in una nuvola fumosa di sonorità psico-jazz-garage, che con sensibilità contemporanea omaggiano il progressive rock inglese. Ed è negli acquitrini maleodoranti del prog che navigano, non curanti dello sporco che resta addosso ai vestiti. E chissenefrega, tanto lo sporco nel rock’n’roll diventa puro stile... I loro grandi templi non sono lontani dal pianeta Gong: si stagliano nell’orizzonte di una Canterbury distrutta, a destra dalla tomba di Hugh Hopper dei Soft Machine e a sinistra di quella di Kevin Ayers." Un ottimo lavoro, che gode anche della partecipazione di alcuni ospiti di prestigio, come Nic Cester, Mick Harvey e Richard Sinclair (Caravan), che abbiamo presentato con una bella intervista alla band al completo.
Lo scorso 18 ottobre è uscito in digitale Third, il loro nuovo album, pubblicato da Baobab Music e distribuito da Ada Music, disponibile anche in vinile dal 29 novembre. Un lavoro figlio di questi ultimi difficili anni, nei quali hanno affrontato cambiamenti personali e globali, che hanno registrato tra Londra (presso gli studi di Luke Oldfield), Milano, Roma e Como. Sono state "sessioni intense, spesso durate fino a notte fonda, e improvvisazioni che hanno dato vita a momenti di riflessione e puro istinto, portando senza sforzi Enro, Linnon e Rob ad accettare le canzoni per quello che erano. In Third ci sono dentro amici, persone conosciute, eroi minori, storie immaginarie."
Un lavoro come loro abitudine molto ricco e raffinato, coinvolgente ed emozionante, che stiamo ascoltando a ripetizione, come invitiamo tutti voi a fare, sperando di poter dar loro il bentornato in trasmissione nelle prossime settimane: enjoy!!
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