Si tratta del quarto disco per Murubutu, artista dedito da anni ad un lavoro di commistione fra musica rap e letteratura.
Si intitola L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti e come il precedente è un concept album, questa volta dedicato al vento: "Il vento come agente atmosferico che nonostante il suo essere invisibile ha generato la vita e influenza così tanto la nostra esistenza. Il vento come viandante mai stanco in grado di visitare infiniti luoghi mutandone i contorni. Il pensiero come vento della mente, ora leggero ora incontrollabile. Il vento come medium narrativo attraverso cui raccontare fenomeni complessi come l’alfabetizzazione, la “diversabilità”, l’emarginazione, i matrimoni forzati, le spose di guerra, la patologia mentale in varie declinazioni. Infine il vento come poesia e risorsa: la title track stessa è un tributo ad un protagonista del vento, Angelo D’Arrigo, campione di volo con il deltaplano scomparso nel 2006."
Si intitola L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti e come il precedente è un concept album, questa volta dedicato al vento: "Il vento come agente atmosferico che nonostante il suo essere invisibile ha generato la vita e influenza così tanto la nostra esistenza. Il vento come viandante mai stanco in grado di visitare infiniti luoghi mutandone i contorni. Il pensiero come vento della mente, ora leggero ora incontrollabile. Il vento come medium narrativo attraverso cui raccontare fenomeni complessi come l’alfabetizzazione, la “diversabilità”, l’emarginazione, i matrimoni forzati, le spose di guerra, la patologia mentale in varie declinazioni. Infine il vento come poesia e risorsa: la title track stessa è un tributo ad un protagonista del vento, Angelo D’Arrigo, campione di volo con il deltaplano scomparso nel 2006."
I testi, o come li definisce lui i rap-conti, "hanno registri e suggestioni differenti e risentono dell’influenza di narratori diversi come Biamonti, Bonnefoy, Curioni, Hesse, Rigoni Stern miscelati nella mia testa con approfondimenti storici e racconti popolari."
Di grande valore sono anche le basi, opera di beatmakers fra i più noti, che danno al disco un suono classico e caldo, con l'intenzione di dimostrare come sia possibile unire contenuti e stile.
Non mancano alcuni ospiti, partendo dai suoi storici collaboratori La Kattiveria e Dj T-Robb per arrivare a due artisti ben noti dalle nostre parti, Ghemon e Rancore.
Come detto ve lo presenteremo anche domattina in trasmissione, nell'attesa iniziamo a proporvi il primo singolo e video, intitolato Grecale: enjoy!!
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