Si tratta del nuovo album di un cantautore attivo a Roma dagli anno '90, che ha pubblicato lo scorso 11 novembre Nove, primo lavoro sotto il moniker Hiperico. Un progetto nato all'estero, e più precisamente sull'isola di Fuerteventura, nelle Canarie, dove si è trasferito per cinque anni con la sua famiglia, come racconta: "musicalmente mi sono lasciato ispirare dalla semplicità della vita isolana, dai silenzi del deserto, dai suoni del vento, dall’immensità dell’oceano, dall’energia magnetica dei vulcani e dalla progressiva e inevitabile decontaminazione dal concetto di finitezza… da qualunque prospettiva c’erano panorami a perdita d’occhio verso orizzonti irraggiungibili."
Un titolo che richiama il numero dei brani, ma anche degli anni in cui è stato lontano dalle sale di registrazione, restando però sempre a contatto con la musica.
Le canzoni hanno infatti preso forma dall’incontro con altri musicisti: "collaborazioni nate in maniera spontanea che sono sfociate in jam session e prove fatte per lo più nel deserto di roccia tra Lajares ed El Cotillo, uno scenario pieno di suggestioni e immerso nel silenzio. Oltre al contributo costante di Mira, la sua compagna, bassista, c’è la produzione artistica di Sante Rutigliano, che si è fermato per oltre un mese sull’isola per dare una forma più definita alle canzoni del disco. Poi ci sono altri musicisti che hanno contribuito, anche solo grazie alla condivisione di qualche ora, a ispirare le canzoni."
Il risultato è un album molto interessante, che percorre sentieri sonori fra cantautorato, elettronica e folk con personalità e varietà, con testi principalmente in italiano, ma con passaggi in francese e spagnolo. Ne parleremo presto in trasmissione, nell'attesa oggi vi presentiamo il video del secondo singolo, Stare senza, per la regia di Francesco Cabras: enjoy!!
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