Un gruppo che amiamo fin dal nome, Peter Sellers And The Hollywood Party, molto ben definita dal giornalista e dj Fabio De Luca nelle note del disco: "furono una band, come si diceva allora, attorno alla metà degli anni '80, neopsichedelica: immaginate, nel bel mezzo di un momento storico che esaltava la plastica, la sinteticità e l'artificiale/nuovo, una band che ti fa scoprire il lato punk (o post-punk) di Syd Barrett, o quello lisergico dei Rolling Stones (tutta gente che noi ragazzini, allora, si considerava poco meno che dei ruderi anni '70). Calandolo dentro un'estetica tra il fanzinaro, il rock and roll e la factory warholiana, appunto (vuoi per i rimandi ai Velvet Underground, vuoi per le derive pop art). Questo fecero i PS & THP – perfettamente sintonizzati su una serie di segnali che stavano arrivando da Inghilterra e Usa – e tutta una scena milanese caotica, colorata e R&R, che attorno a loro si condensò." Frontman della band era Stefano Ghittoni, che ha poi continuato con vari progetti, quali The Dining Rooms e GDG Modern Trio, per i quali è stato più volte nelle nostre scalette ed anche nostro ospite, l'ultima volta a fine giugno (qui il podcast).
L'etichetta Spittle pubblicherà il prossimo 16 novembre The Early Years 1985-1988, che raccoglie l'opera omnia della band di quegli anni. Una raccolta che uscirà in vinile, con un cd allegato contenente sia i brani presenti sul vinile che alcune rari ed inediti in versione demo e live: "tutta la storia del primo magico periodo dei Peter Sellers And The Hollywood Party con le loro influenze ed i brani pubblicati nei side projects. C'è soprattutto in questi brani la loro anima naif e psichedelica che unita alla loro formazione fondamentalmente punk (il chitarrista Tiberio Longoni fu uno dei primi punk milanesi e suonò in un paio di gruppi, Jumpers e 198X) e new wave, ed alla completa accettazione della filosofia DIY sia a livello musicale che produttivo e che fece della band una delle esperienze musicali più stimolanti della seconda metà degli anni 80, tra accelerazioni punk, in alcuni casi addirittura rhythm and blues per l'uso dell’armonica, e soffici ballate malinconiche. Il disco racchiude il sapore, l’estetica e la filosofia dell’etichetta Crazy Mannequin, di Stefano Ghittoni, che pubblicò molti di questi brani e che fu in seguito un punto di riferimento della scena musicale indipendente italiana."
Una raccolta che presenteremo sicuramente in trasmissione, e che vi invitiamo fin d'ora a scoprire, proponendovi Chaotic Shampoo & Strange Rock’N’Roll, "la prima esperienza in studio di registrazione dei Peter Sellers, pubblicata dall’etichetta inglese Glass Records sulla mitica raccolta 50,000 Glass Fans Can’t Be Wrong, un disco in cui la band era in compagnia di pesi massimi del calibro di The Pastels, Jazz Butcher, Nikki Sudden, Mayo Thompson e Spacemen 3": enjoy!!
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