Si trattava dell’esordio "ufficiale" di Andrea Laszlo De Simone, cantautore che aveva realizzato nel 2012 Ecce Homo, disco interamente autoprodotto. Intorno a lui si è formata in seguito una vera e propria band di sei elementi, che aveva pubblicato un primo interessante singolo, Uomo Donna. Così si intitola anche l’album, che è uscito il 9 giugno 2017 per 42 Records: "un disco complesso, articolato e vitale che vive in un tempo tutto suo dove convivono passato, presente e futuro. È stato registrato in presa diretta, e successivamente post-prodotto e mixato utilizzando tecniche sperimentali a cavallo tra l’analogico e il digitale fino a creare una sorta di paradosso sonoro che parte dalla canzone italiana anni ’70 per arrivare a oggi. Il mondo sonoro di Andrea Laszlo De Simone nasce dallo scontro di classico e moderno. La canzone d’autore italiana e la psichedelia. Battisti e i Radiohead. Modugno e i Verdena. I Beatles e i Tame Impala. Il volo magico di Claudio Rocchi e quello terreno di IOSONOUNCANE."
Un lavoro di grande spessore, che potremmo definire vintage e moderno allo stesso tempo, che nelle scorse settimane ha trovato un seguito, con due nuovi brani che anticipavano un nuovo progetto. Si intitola Immensità, è uscito l'8 novembre, ed "è un’opera complessa che lega musica e immagini. Un lavoro diviso in quattro capitoli (le canzoni) per nove tracce (ogni "capitolo" ha un prologo o una conclusione). Una vera e propria suite, giusto per usare un termine antico, che può essere fruita nella sua completezza solo ascoltando il vinile, oppure in digitale nell’innovativo formato in traccia unica, senza pause, come se si trattasse di un’unica sinfonia della durata di 25 minuti e 16 secondi."
Come annunciato, la prossima settimana saremo lieti di presentarlo con una bella intervista, ed in quell'occasione faremo ciò che solo una radio libera può fare, ovvero proporre la suite per intero, dall'inizio alla fine senza interruzioni. Nell'attesa, oggi siamo lieti di presentare il video della title-track: "Immensità, la canzone, parla di quanto sia stretto il legame che unisce il nostro piccolo privato quotidiano con l’infinito. Nel video è raccontata la venuta al mondo degli esseri umani, sotto la lente deformante di un sogno che connette noi con l’altrove, che sia un altrove cosmico o metafisico. Fra sguardi dall’alto all’American Beauty, corpi che piovono dal cielo come in Magritte, dita che si sfiorano in un piccolo Giudizio Universale e entità vive e morte al tempo stesso (come nel paradosso di Schrödinger, riletto dal Damon Lindelof di Lost o The Leftovers), emerge quel malinconico stupore esistenziale che accompagna l’uomo fin dalla notte dei tempi di fronte all’enigma, all’ignoto: il sapere di essere creature piccolissime ma di sentire, in fondo, che siamo pur sempre "figli delle stelle"." Enjoy!!
Come annunciato, la prossima settimana saremo lieti di presentarlo con una bella intervista, ed in quell'occasione faremo ciò che solo una radio libera può fare, ovvero proporre la suite per intero, dall'inizio alla fine senza interruzioni. Nell'attesa, oggi siamo lieti di presentare il video della title-track: "Immensità, la canzone, parla di quanto sia stretto il legame che unisce il nostro piccolo privato quotidiano con l’infinito. Nel video è raccontata la venuta al mondo degli esseri umani, sotto la lente deformante di un sogno che connette noi con l’altrove, che sia un altrove cosmico o metafisico. Fra sguardi dall’alto all’American Beauty, corpi che piovono dal cielo come in Magritte, dita che si sfiorano in un piccolo Giudizio Universale e entità vive e morte al tempo stesso (come nel paradosso di Schrödinger, riletto dal Damon Lindelof di Lost o The Leftovers), emerge quel malinconico stupore esistenziale che accompagna l’uomo fin dalla notte dei tempi di fronte all’enigma, all’ignoto: il sapere di essere creature piccolissime ma di sentire, in fondo, che siamo pur sempre "figli delle stelle"." Enjoy!!
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