Sono ormai passati 25 anni da quando il suo primo singolo (Voglia di gridare) mi fece scoprire questo giovane e talentuoso cantautore, il cui omonimo debutto mi conquistò per la grande varietà dei brani, e per il valore dei testi. Era il periodo in cui la mia grande passione per la musica iniziava a trasformarsi in qualcosa di più, e negli anni successivi mi trovai prima a passarlo regolarmente a RadioRock, poi ad incontrarlo spesso, nelle mie notti da DJ in quella che era un po' la sua seconda casa, Il Locale.
La sua musica ha continuato ad accompagnarmi anche in Lussemburgo, in molte delle mie scalette in radio e nei locali, fino al momento in cui siamo riusciti a farlo suonare al d:qliq, per due sold-out che fui purtroppo costretto a perdere, nel febbraio 2009. Ma il cerchio si è chiuso a fine 2014, con il suo passaggio a Lussemburgo con Fabi e Gazzé che fu occasione non solo di una bella intervista (qui il link al podcast) ma anche della mia partecipazione a LocalEuropa, il film di Francesco Cordio sul loro tour europeo ed i relativi incontri.
Tutta questa premessa, forse un po' lunga ed egocentrica, per farvi capire con quanta curiosità attendessi il suo nuovo disco, che era stato anticipato da vari singoli, inclusa la splendida Argentovivo, presentata a Sanremo con Rancore, Fabio Rondanini e Manuel Agnelli e premiata con una Targa Tenco come miglior canzone dell'anno, anche con il mio voto. La terra sotto i piedi è il suo nono album in studio, ed è stato pubblicato il 3 maggio: un lavoro come sua abitudine molto ricco e vario, che sa divertire, emozionare e far riflettere, attraverso 14 canzoni per 68 minuti di musica. Torniamo a parlarne per presentarvi il nuovo video, Qualcosa cambia, che lasciamo presentare dalle parole di Daniele: enjoy!!
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