Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Anche questa settimana, per la ventisettesima puntata della ventisettesima stagione, avremo una sola intervista, e potremo quindi dare molto spazio a tante altre uscite, ascoltando e parlando di I Hate My Village, Alessandro "Asso" Stefana, Il Sogno del Marinaio, Il Turco, Pablonorex, Train to Roots, Rootical Foundation, Quartiere Coffee, Whitemary, Visconti, Animaux Formidables e Feldspar. Venendo all'intervista, saremo particolarmente lieti di dare il bentornato ad una giovane quanto interessante rock band romana, già con noi quattro anni e mezzo fa per l'EP di esordio. Ce l’aveva fatta scoprire Federico Guglielmi, storica firma del giornalismo musicale italiano già nostro ospite, presentandola con queste parole, meritatamente lusinghiere: "Sono più di trent’anni che si intona il de profundis per il rock. Ha senso, perché quella musica che a lungo è stata sinonimo di trasgressione e ribellione non è più "centrale" per i giovani. Però... ok, ci sta che i ragazzi di oggi si riconoscano per lo più in altro, ma alcuni vengono tuttavia folgorati da una chitarra distorta, dall’incalzante rotolare di un basso, dal fragore dei tamburi e dei piatti... e se ne sbattono di essere presi in giro dai loro coetanei perché ascoltano Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Ramones o Pearl Jam. E magari non si accontentano di essere spettatori e vogliono diventare parte attiva del Mito. Ne ho conosciuti tanti, con questo sogno, ma pochi come i Life In The Woods. Un annetto e mezzo fa, quando mi sono stati presentati per un parere, faticavo a credere che in tre avessero appena sessant’anni e che fossero così dentro a un sound e soprattutto a un approccio che avrebbero dovuto essergli alieni."
I Life In The Woods sono Logan Ross (chitarra e voce), Frank Lucchetti (basso) e Tomasch Tanzilli (batteria). Si sono incontrati nel 2013, i primi due a scuola, il terzo tramite un sito di musicisti in cerca di gruppo, e dopo i classici inizi come cover band hanno iniziato a sviluppare una dimensione personale. Nel 2017 un loro demo autoprodotto è arrivato tramite Maurizio Becker fra le mani del grande Gianni Maroccolo, che se ne è entusiasmato e li ha affiancati come produttore. Il loro EP di esordio, Blue, è uscito il 31 ottobre 2019, colpendoci profondamente: tre ottimi strumentisti, una gran voce, brani mai banali e molto variegati, con arrangiamenti curati ma mai sovraccarichi, che non vanno a levigare, ma anzi a mettere in risalto l'impatto emotivo, viscerale, della loro musica. Siamo stati felici ed orgogliosi di lanciarne l’uscita in anteprima, come CD-tipp di Radio ARA, per poi accogliere Logan per una bella chiacchierata.
In quell’occasione ci avevano raccontato che l’EP doveva essere seguito nei mesi successivi dal primo album, già in lavorazione, ma.. non dobbiamo certo spiegarvi cosa sia accaduto dai primi mesi del 2020, quando la pandemia ha colpito il pianeta. Quale sia stato il seguito della storia non lo sappiamo, magari avremo occasione di chiederlo a Logan e Frank, con cui presenteremo Looking For Gold, il loro primo LP, uscito il 17 maggio per Universal Music. Completamente scritto, arrangiato, suonato, prodotto e mixato dalla band (con la co-produzione di Maurizio Becker), il disco non tradisce le attese, con "un sound impetuoso, elettrico, appassionato e poetico che raccoglie la nobile eredità del classic rock e la spinge nel futuro con personalità e forza espressiva". Impreziosisce il lavoro la copertina, firmata dall’artista californiano Mark Kostabi, già autore fra l’altro dei famosi due Use Your Illusion dei Guns N’Roses.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Sabato 1° giugno, 11.30/13, su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, a seguire podcast qui.