Friday, May 31, 2024

I Julie's Haircut compiono 30 anni.. e ci regalano una canzone!!

Chiudiamo la settimana, e ci lanciamo verso il weekend, tornando ad occuparci di una band che amiamo molto ed abbiamo più volte ospitato, sia in collegamento che fisicamente, portandoli a suonare a Lussemburgo.

Parliamo dei Julie's Haircut, che abbiamo fatto passare dalle nostra parti l'ultima volta ormai piû di 8 anni fa, nel gennaio 2015, per il loro affascinante Ashram Equinox, che è stato seguito nel febbraio 2017 da Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin, uscito per la celebre etichetta inglese Rocket Recordings: un altro splendido lavoro per una band sempre capace di sorprenderci, che siamo stati felici ed onorati di presentarvi in anteprima con una nuova bella intervista. L'anno successivo siamo tornati a parlare di loro per l'uscita della sonorizzazione di The Last Command (1928, regia di Josef Von Sternberg), che hanno composto su commissione del Museo del Cinema di Torino e Transiti Trento: Music from The Last Command è uscito 31 maggio 2018 per 35mm, la collana di 42 Records dedicata al mondo del cinema. Quello che ad oggi è loro ultimo album, In the silence electric, è stato pubblicato il 4 ottobre 2019, sempre da Rocket, e lo abbiamo ovviamente presentato con una nuova intervista. Nel settembre 2021 hanno pubblicato Follow Fluxus, testimonianza di un loro lavoro del 2012 con Philip Corner, e nel maggio dell'anno hanno fatto uscire un nuovo EP, Plaster Mask, unicamente in digitale, presentandolo non solo da noi in trasmissione, ma anche dal vivo non lontano da Lussemburgo, all'Entrepot di Arlon.

Questo martedì, in occasione di una ricorrenza molto speciale, hanno pubblicato un nuovo pezzo, presentandolo così: "I Julie’s Haircut compiono ufficialmente 30 anni oggi. Il 28 maggio 1994 suonammo il primo concerto nella nostra città natale di Sassuolo. Per celebrare, abbiamo registrato una nuova canzone riportando a cantare con noi in studio Laura Storchi (membro fondatore della band nel trio originale con Luca e Nicola). Skull Flower è stata registrata, mixata e masterizzata da Andrea Rovacchi al Sonic Temple di Parma. Al momento potete trovarla solo sul nostro Bandcamp in cambio di un'offerta libera. Avanti!"
Non possiamo che unirci alla celebrazione, facendo tanti auguri a tutti i membri, passati, presenti e futuri della band, ed invitarvi ad ascoltare (e magari acquistare) questo nuovo splendido brano: enjoy!!


Thursday, May 30, 2024

In onda sabato mattina, ospiti Life in the Woods!!

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Anche questa settimana, per la ventisettesima puntata della ventisettesima stagione, avremo una sola intervista, e potremo quindi dare molto spazio a tante altre uscite, ascoltando e parlando di I Hate My Village, Alessandro "Asso" Stefana, Il Sogno del Marinaio, Il Turco, Pablonorex, Train to Roots, Rootical Foundation, Quartiere Coffee, Whitemary, Visconti, Animaux Formidables e Feldspar.
Venendo all'intervista, saremo particolarmente lieti di dare il bentornato ad una giovane quanto interessante rock band romana, già con noi quattro anni e mezzo fa per l'EP di esordio. Ce l’aveva fatta scoprire Federico Guglielmi, storica firma del giornalismo musicale italiano già nostro ospite, presentandola con queste parole, meritatamente lusinghiere: "Sono più di trent’anni che si intona il de profundis per il rock. Ha senso, perché quella musica che a lungo è stata sinonimo di trasgressione e ribellione non è più "centrale" per i giovani. Però... ok, ci sta che i ragazzi di oggi si riconoscano per lo più in altro, ma alcuni vengono tuttavia folgorati da una chitarra distorta, dall’incalzante rotolare di un basso, dal fragore dei tamburi e dei piatti... e se ne sbattono di essere presi in giro dai loro coetanei perché ascoltano Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Ramones o Pearl Jam. E magari non si accontentano di essere spettatori e vogliono diventare parte attiva del Mito. Ne ho conosciuti tanti, con questo sogno, ma pochi come i Life In The Woods. Un annetto e mezzo fa, quando mi sono stati presentati per un parere, faticavo a credere che in tre avessero appena sessant’anni e che fossero così dentro a un sound e soprattutto a un approccio che avrebbero dovuto essergli alieni."

I Life In The Woods sono Logan Ross (chitarra e voce), Frank Lucchetti (basso) e Tomasch Tanzilli (batteria). Si sono incontrati nel 2013, i primi due a scuola, il terzo tramite un sito di musicisti in cerca di gruppo, e dopo i classici inizi come cover band hanno iniziato a sviluppare una dimensione personale. Nel 2017 un loro demo autoprodotto è arrivato tramite Maurizio Becker fra le mani del grande Gianni Maroccolo, che se ne è entusiasmato e li ha affiancati come produttore. Il loro EP di esordio, Blue, è uscito il 31 ottobre 2019, colpendoci profondamente: tre ottimi strumentisti, una gran voce, brani mai banali e molto variegati, con arrangiamenti curati ma mai sovraccarichi, che non vanno a levigare, ma anzi a mettere in risalto l'impatto emotivo, viscerale, della loro musica. Siamo stati felici ed orgogliosi di lanciarne l’uscita in anteprima, come CD-tipp di Radio ARA, per poi accogliere Logan per una bella chiacchierata.

In quell’occasione ci avevano raccontato che l’EP doveva essere seguito nei mesi successivi dal primo album, già in lavorazione, ma.. non dobbiamo certo spiegarvi cosa sia accaduto dai primi mesi del 2020, quando la pandemia ha colpito il pianeta. Quale sia stato il seguito della storia non lo sappiamo, magari avremo occasione di chiederlo a Logan e Frank, con cui presenteremo Looking For Gold, il loro primo LP, uscito il 17 maggio per Universal Music. Completamente scritto, arrangiato, suonato, prodotto e mixato dalla band (con la co-produzione di Maurizio Becker), il disco non tradisce le attese, con "un sound impetuoso, elettrico, appassionato e poetico che raccoglie la nobile eredità del classic rock e la spinge nel futuro con personalità e forza espressiva". Impreziosisce il lavoro la copertina, firmata dall’artista californiano Mark Kostabi, già autore fra l’altro dei famosi due Use Your Illusion dei Guns N’Roses.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Sabato 1° giugno, 11.30/13, su Radio ARA
, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, a seguire podcast qui.

Wednesday, May 29, 2024

Carmelo Pipitone, nuovo singolo e video dal recente album: Odessa

Tre anni e mezzo fa abbiamo avuto il piacere di presentare con una bella intervista il secondo disco da solista di un musicista che seguiamo da tanti anni, ed in tanti progetti.

Parliamo di Carmelo Pipitone, fondatore e chitarrista prima dei Marta Sui Tubi, poi di O.R.K. (con Lorenzo Esposito Fornasari, Colin Edwin dei Porcupine Tree e Pat Mastelotto dei King Crimson) e Dunk (con Luca Ferrari dei Verdena ed i fratelli Ettore e Marco Giuradei). Artista dalla grande creatività ed originalità, ha esordito da solista nel 2018 con l'album Cornucopia, raccogliendo i consensi di critica e pubblico, anche con un lunghissimo tour di presentazione. Nel novembre 2020 è seguito il secondo disco, Segreto pubblico, come il precedente con la produzione artistica di Lorenzo Esposito Fornasari. Un lavoro molto bello, che ha presentato così: "Terrore, ricordi di felicità, mani che sfiorano, amici scomparsi, lettere perdute nel tempo, sogni, incubi, passioni, abusi, cadute e ricadute, vertigini della mente, allucinazioni e ossessioni. Queste 11 canzoni sono il ritratto del nostro lato oscuro, è un segreto che tutti possono toccare come si tocca un livido anche se ci fa male."

Lo scorso 26 gennaio Freecom ha pubblicato il suo nuovo album, Piedi in acqua, che racconta essere "composto da 13 canzoni che raccontano le mie sensazioni provate negli ultimi 4 anni. Sono stati tempi duri un po' per tutti. Abbiamo attraversato il buio di una pandemia, avuto un sacco di tempo per pensare e farci delle domande, desiderato, odiato. Abbiamo spesso rimesso in discussione quello che credevamo fosse importante e in alcuni casi fatto pulizia. È un diario di bordo, una sfumatura nuova nelle sue pagine." Un lavoro come sua abitudine molto intenso e sentito, da cui lasciarsi prendere e trasportare, con la sua inconfondibile chitarra, la sua voce ed i suoi versi, che sanno come sempre emozionare.
Ottimo esempio, il nuovo singolo che vi presentiamo oggi, Odessa, con il bel video realizzato da Andrea Brasolin: enjoy!!


Tuesday, May 28, 2024

Alessandro "Asso" Stefana, uscito il suo splendido esordio da solista

Fra le più belle novità di questa prima parte dell'anno, un posto di riguardo va per noi va riservato all'esordio da solista di un musicista che amiamo e seguiamo da ormai molti anni, ed abbiamo visto con gioia imporsi anche a livello internazionale.

Stiamo parlando di Alessandro "Asso" Stefana, chitarrista, multistrumentista, compositore e produttore che abbiamo conosciuto in primo luogo per il lavoro con Vinicio Capossela e per la sua band Guano Padano, trio con Zeno De Rossi alla batteria e Danilo Gallo al basso, che avevamo ospitato a fine 2014 per presentare il loro terzo disco, Americana.
Interminabile sarebbe la lista delle sue collaborazioni e degli artisti cui ha prestato la sua chitarra (e non solo), fra cui citiamo PJ Harvey, Mike Patton, Calexico e Penguin Café. Ha composto musica per film come per videogiochi, e si è distinto anche con produzioni di grande valore e prestigio, come l'ultimo album di Micah P. Hinson, I lie to you.

All'inizio dell'anno siamo stati felici dell'annuncio dell'uscita del primo disco a suo nome, pubblicato il 17 maggio da Ipecac, con PJ Harvey che ha contribuito all'album anche come produttore esecutivo e che commenta: "This mysterious and beautiful music by Alessandro Stefana entrances me. Its fragility and tenderness bring comfort and understanding. It reflects the unique sensitivity of its creator, who has drawn on his experience to bring this profoundly moving, and life affirming record to the world."
Un lavoro toccante, originale e curato, che include in tre brani la voce di Roscoe Holcomb, figura di spicco della musica folk degli Appalachi, scomparso nel 1981. Un recupero dagli Smithsonian Folkways archives che lo stesso Asso definisce "una testimonianza potente e commovente di un'epoca passata... Sono sempre stato affascinato dall'idea di mescolare il folk, una musica così intimamente legata alla terra, con qualcosa che va oltre i confini del genere." Ed in effetti risulta molto difficile poter catalogare questo album, che vi invitiamo semplicemente quanto caldamente a scoprire e comprare tramite il player Bandcamp qui sotto: enjoy!!


Monday, May 27, 2024

Willie Peyote, nuovo EP: Sulla riva del Fiume

Fra le novità presentate dieci giorni fa in trasmissione (qui il podcast) c'era il nuovo singolo di un artista già più volte nelle nostre scalette negli ultimi anni, e nostro ospite nell'ottobre del 2017.

Parliamo di Willie Peyote, all’anagrafe Guglielmo Bruno, rapper torinese che abbiamo scoperto per il suo terzo album, Educazione sabauda, uscito nel novembre 2015, che proseguiva il discorso iniziato con Manuale del giovane nichilista e Non è il mio genere, il genere umano. Un lavoro che pareva in effetti collocarsi fra rap e cantautorato, che non si affidava molto alle basi sintetiche, ma era stato anzi quasi interamente arrangiato e suonato da musicisti in carne ed ossa a partire dai beat di Frank Sativa, Kavah e Dj Koma e che anche dal lato delle liriche non deludeva, con rime molto ricche e significative, condite spesso da una buona dose di sana e sottile ironia. Nella stessa direzione è andato il successivo Sindrome di Tôret, uscito nel 2017 e presentato come detto con una bella intervista, seguito nel 2019 da Iodegradabile e nel 2022 da Pornostalgia.

Lo scorso 26 aprile ha pubblicato Sulla Riva del Fiume, un nuovo EP che pare sia anche la prima parte dell'album che chiuderà la trilogia sabauda iniziata con Educazione Sabauda e proseguita con Sindrome di Tôret. Un disco corale, che ha scritto, suonato e registrato in presa diretta con la band, spinti da "la voglia di fare della musica che ci piacesse. Avevo voglia di fare musica che mi piacesse scrivere, suonare, registrare. È un disco più di pancia che di testa anche se ovviamente la testa non è possibile allontanarla del tutto dalla mia vita. È un disco sulla voglia di fare musica, sulla reazione uguale e contraria al disco precedente che sente l'influsso del tour e della musica che ascolto continuamente, che mi stimola da sempre come Paolo Conte, Amy Winehouse e Arctic Monkeys."
Vi invitiamo a scoprirlo con il video diretto da Stefano Carena per Piani, che l'autore stesso definisce "un pezzo d'amore, il brano più leggero del disco": enjoy!!


Sunday, May 26, 2024

Ivan Graziani live in Roma 1979

Come spesso accade, il concerto della domenica del nostro blog è legato alla trasmissione della settimana, in questo caso al nostro Mixtape #9 di ieri (qui il podcast). Queste nuove puntate speciali mensili hanno proprio l'obiettivo di poter riascoltare insieme tante canzoni del passato, più o meno recente, e ieri vi abbiamo riproposto fra gli altri un cantautore e chitarrista che amiamo molto, mai abbastanza compianto.

Parliamo del grande
Ivan Graziani, che ci ha purtroppo lasciati nel 1997, a soli cinquantuno anni, dopo una lunga carriera musicale, iniziata ancora diciottenne.
Un artista che si è fatto conoscere ed apprezzare non solo per i tanti splendidi brani ed album, ma anche come session man, avendo messo le sue indubbie doti di chitarrista al servizio di colleghi come Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Bruno Lauzi..

Nelle scorse settimane è stato pubblicato Per gli amici, un album di canzoni inedite registrate chitarra e voce provenienti da un nastro ritrovato dalla famiglia in un baule di casa, di cui penso parleremo presto in trasmissione.
Oggi però facciamo un altro indietro nel tempo di di ben 45 anni, per trovarlo sul palco a Roma nel 1979, anno di uscita di uno dei suoi dischi più noti, Agnese dolce Agnese. Un grande show, nel suo inconfondibile stile in bilico fra cantautorato e rock, per accompagnare questa domenica di fine maggio: enjoy!!

 

Saturday, May 25, 2024

Online il podcast di stamattina, nono Sentieri Sonori Mixtape!!

Non avete ascoltato in diretta la trasmissione di oggi, nona puntata dei Sentieri Sonori Mixtape, o forse volete riascoltarla?
La ricostruzione del sito di Radio ARA dopo un cyber-attacco è quasi completata, abbiamo iniziato a caricare i podcast, li trovate a questo link: enjoy!!


Tracklist:

1

Big burger

Massimo Martellotta

02:44

2

Aspettando Il Sole (Feat. Giuliano "The King" Palma)

Neffa e i Messaggeri della Dopa

05:12

3

Non ci stare

Blindosbarra

05:35

4

Là Dov'è La Fine

Casino Royale

04:46

5

105

Banjo Or Freakout

03:32

6

Per quando siamo tristi

Strueia

05:15

7

Mi guarda

Andrea Romano

Il Fratello

02:57

8

Reale

Colapesce

03:23

9

Miglioramento

Verdena

04:14

10

La peste

Paolo Benvegnù

06:22

11

Musica E Macerie

Atleticodefina

05:23

12

Il deserto degli dei

Noguru

03:55

13

Perfectly in tune

Pitchtorch

05:17

14

Like a thief

News for Lulu

04:37

15

Celentano

... A Toys Orchestra

04:00

16

The Busy Family

Busy Family

04:52

17

La guerra dei baci

Andrea Laszlo

De Simone

04:18

18

Firenze (canzone triste)

Ivan Graziani

04:58

19

Vorrei Incontrarti

Alan Sorrenti

04:51

20

Siamo Solo Noi

Vasco Rossi

05:55

21

Carbonara

Massimo Martellotta

03:59



In onda stamattina, nono Sentieri Sonori Mixtape!!

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Ventiseiesima puntata della ventisettesima stagione, e nono episodio del nuovo appuntamento mensile, che abbiamo lanciato a settembre, i Sentieri Sonori Mixtapes.

Lo spunto nasce dalla constatazione che l'inarrestabile fiume delle nuove uscite ci permetteva sempre di meno di scostarci dal presente, salvo trasmissioni monografiche o simili, ed era un peccato non poter (ri)ascoltare con voi tanta bella musica del passato, più o meno recente. Un po' come nei primi anni, quando arrivavamo in studio con le nostre borse piene di cd, e ci lasciavamo trasportare dalla musica, in tutta libertà. A quel punto ci voleva uno spunto per rendere il tutto più interessante, e ci ci è venuta l'idea di ispirarci alle battles fra DJ, scegliendo un brano a testa, cosa che rende stuzzicanti le scalette ed i mix, per un flusso di musica senza soluzione di continuità, in cui ci limitiamo ad annunciare i brani senza troppe chiacchiere. Nascono così i Sentieri Sonori Mixtapes, in onda ogni quarto sabato del mese, lasciando alle puntate dedicate alle novità il primo, terzo ed eventuale quinto sabato, con l'appuntamento con i Radioracconti di Raf che continua ad accompagnarvi il secondo.

Questo vuole ovviamente dire, e ripetiamo il messaggio lanciato agli amici artisti, uffici stampa e dintorni, che lo spazio per le novità è fatalmente ridotto. Ad ogni modo, già da un po' il flusso dei promo è tale che non riusciamo a presentare tutte le uscite che superano la già laboriosa prima selezione.. per le due o tre puntate mensili dedicate alle novità la soglia di tale selezione è ora ancora più alta.
Tornando a questo nono Mixtape, ci limitiamo come sempre ad annunciare l'apertura della scaletta, che questa volta sarà quella che era la chiusura dei miei dj-set romani di tanti anni fa, in uno splendido posto a Roma che si chiamava il Locale, Aspettando il sole di Neffa e i Messaggeri della Dopa. Anzi, aggiungiamo che ascolterete con noi brani da ben cinque decenni diversi, il resto lo scoprirete sabato mattina!!


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Stamattina, 11.30/13, su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming qui, podcast a seguire a questo link.

Friday, May 24, 2024

Marta Del Grandi, intervista ed esibizione casalinga

Ad inizio novembre abbiamo dato il bentornato in trasmissione (qui il podcast) ad un'artista nata e cresciuta in Italia, ma vissuta per molti anni all'estero, già con noi due anni prima per il suo precedente lavoro.

Si chiama Marta Del Grandi ed è "una cantautrice eclettica che raccoglie influenze vicine e lontane per creare uno stile originale, fusione di generi: partita dal jazz, ora percorre il suo viaggio, unico e inesplorato". Ha studiato canto jazz al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ed a quello di Gent, diplomandosi ed impegnandosi in vari gruppi e progetti. Ha visitato la Cina, e si è stabilita in Nepal, dove ha insegnato al Conservatorio di Jazz di Kathmandu, prima di tornare in Italia, riportando a casa le influenze e le ispirazioni che aveva assorbito. Il 5 novembre 2021 Fire Records ha pubblicato il primo lavoro a suo nome, Until We Fossilize: un disco molto interessante ed originale, moderno ed ancestrale allo stesso tempo, di cui ha curato anche la produzione, con l'incoraggiamento di Shahzad Ismaily (Laurie Anderson e Lou Reed, John Zorn, Bonnie Prince Billy), che ha registrato batterie e synth ed anche mixato l'album a Brooklyn.

Un anno fa abbiamo parlato di lei anche per un bel singolo, Cospiro, insieme ai Casino Royale cui si è anche unita dal vivo, e dopo qualche singolo lo scorso 20 ottobre Fire Records ha fatto uscire il suo nuovo disco, Selva. Un lavoro concepito, scritto e registrato durante i lunghi tour e viaggi di Marta e tra le sue residenze di Berlino, Germania, e Gand, Belgio, co-prodotto da Bert Vliegen (Sophia, Whispering Sons) e registrato con un quartetto di musicisti che collaborano attivamente con lei ormai dal 2015. Un disco molto affascinante, "il suo lavoro più intricato e scintillante, una raffinata suite devozionale di pop astuto che scorre senza sforzo, unendo complessità emotiva, arrangiamenti organici divini con un finale fantascientifico. 12 canzoni di pop etereo, tentacolare, vivido e immenso."

Negli ultimi mesi siamo tornati a parlare di lei per un'altra collaborazione affascinante, un brano intitolato Linger in Silence e nato dalla collaborazione con Graham Reynolds, rinomato musicista e compositore americano, ed in seguito per un nuovo bel singolo, The Best Sea.
Oggi vogliamo proporvi un video che abbiamo trovato online, che la vede nella sua casa di Abbiategrasso, e poi nei dintorni, per una bella chiacchierata ed un paio di brani in acustico: enjoy!!


Thursday, May 23, 2024

In onda sabato mattina, nono Sentieri Sonori Mixtape!!

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Ventiseiesima puntata della ventisettesima stagione, e nono episodio del nuovo appuntamento mensile, che abbiamo lanciato a settembre, i Sentieri Sonori Mixtapes.

Lo spunto nasce dalla constatazione che l'inarrestabile fiume delle nuove uscite ci permetteva sempre di meno di scostarci dal presente, salvo trasmissioni monografiche o simili, ed era un peccato non poter (ri)ascoltare con voi tanta bella musica del passato, più o meno recente. Un po' come nei primi anni, quando arrivavamo in studio con le nostre borse piene di cd, e ci lasciavamo trasportare dalla musica, in tutta libertà. A quel punto ci voleva uno spunto per rendere il tutto più interessante, e ci ci è venuta l'idea di ispirarci alle battles fra DJ, scegliendo un brano a testa, cosa che rende stuzzicanti le scalette ed i mix, per un flusso di musica senza soluzione di continuità, in cui ci limitiamo ad annunciare i brani senza troppe chiacchiere. Nascono così i Sentieri Sonori Mixtapes, in onda ogni quarto sabato del mese, lasciando alle puntate dedicate alle novità il primo, terzo ed eventuale quinto sabato, con l'appuntamento con i Radioracconti di Raf che continua ad accompagnarvi il secondo.

Questo vuole ovviamente dire, e ripetiamo il messaggio lanciato agli amici artisti, uffici stampa e dintorni, che lo spazio per le novità è fatalmente ridotto. Ad ogni modo, già da un po' il flusso dei promo è tale che non riusciamo a presentare tutte le uscite che superano la già laboriosa prima selezione.. per le due o tre puntate mensili dedicate alle novità la soglia di tale selezione è ora ancora più alta.
Tornando a questo nono Mixtape, ci limitiamo come sempre ad annunciare l'apertura della scaletta, che questa volta sarà quella che era la chiusura dei miei dj-set romani di tanti anni fa, in uno splendido posto a Roma che si chiamava il Locale, Aspettando il sole di Neffa e i Messaggeri della Dopa. Anzi, aggiungiamo che ascolterete con noi brani da ben cinque decenni diversi, il resto lo scoprirete sabato mattina!!


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Sabato 25 maggio, 11.30/13, su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming qui, podcast a seguire a questo link.

Wednesday, May 22, 2024

Paolo Saporiti, nuovo singolo e video dal recente album: L’autobomba (feat. GnuQuartet)

Nello scorso mese di novembre siamo stati lieti di dare il bentornato in trasmissione ad un artista che abbiamo ospitato cinque anni prima, ma che era stato già molte volte nelle nostre scalette per i suoi album da solista ed anche per i due lavori dei Todo Modo, band che aveva creato con Giorgio Prette e Xabier Iriondo.

Chitarrista, cantante e compositore, Paolo Saporiti propone "un cantautorato in cui domina l’attenzione per i dettagli e la profondità dei testi. La sua voce calda, graffiante ed evocativa si interseca perfettamente con gli arpeggi costruiti dalla chitarra baritona acustica." A tre anni dal suo precedente album, il 23 marzo 2018 ha pubblicato Acini, il suo ottavo disco: uno splendido album, intenso ed affascinante, che metteva da parte le sperimentazioni dei precedenti lavori per focalizzarsi sulla forma canzone, con talento ed eleganza. Siamo stati lieti di presentarlo con una bella intervista, e due anni dopo vi abbiamo proposto la testimonianza del relativo tour, Acini live trio, disco dal vivo con Alberto N.A. Turra alla chitarra elettrica e Lucio Sagone alla batteria.

Entrambi sono ancora con lui per il suo nuovo album, La mia falsa identità, pubblicato il 25 ottobre da OrangeHomeRecords, che il cantautore milanese definisce "definitivo" per svariate ragioni: la mole di lavoro, i tempi di realizzazione, i contributi artistici e l’impegno economico profusi. La sua chitarra acustica e la sua voce questa volta incontrano le orchestrazioni e l’elettronica cinematica ed emozionale, con la scrittura del violoncellista Stefano Cabrera (GnuQuartet, Gnus Cello) e del produttore Raffaele Abbate, dando vita ad "un lavoro discografico maturo, ispirato a un concetto di fondo lasco magari, sfaccettato e multiforme, ma proprio per questo estremamente contemporaneo: la confusione, la molteplicità e l’incontro/scontro delle identità, dopo la caduta degli ideali, degli dei e dei muri, non è mai stata tanto evidente come oggi."
Ben venti brani suddivisi in due capitoli, Lo sfratto e La Zattera, per un lavoro che definiremmo emozionante e emozionato, che l'autore racconta così: "La mia falsa identità potrebbe rappresentare tanto la fine del percorso intrapreso fino a ora, quanto un nuovo inizio. Un punto di svolta sicuro nella visione e nella proposta di me stesso. Ci arrivo a 50 anni, con un cammino importante alle spalle, e dopo la pandemia. Ho voluto unire aspetti autobiografici, più o meno evidenti, vissuti introspettivi e punti di vista poetici sul sociale, sul mondo e sulla vita stessa, ma la mia cifra rimane comunque un insieme di fantasia, di sogno e di rielaborazione del lutto, di ricerca della felicità, tramite l’assunzione della sofferenza e della musica come compagna di crescita essenziale e metafora per la vita."

Uno splendido album, dal quale nei giorni scorsi è stato estratto un nuovo singolo, L’autobomba, brano che vede il featuring di GnuQuartet, "accompagnato da un videoclip realizzato con il montaggio di Daniele Canavese e il foley di Raffaele Abbate, destrutturando i precedenti videoclip del disco, realizzati da Marta Reina, Davide Saporiti, Sans Film (Gabriele Ottino, Paolo Bertino e Sharon Ritossa) e Federico Iris Osmo Tinelli." Enjoy!!