Wednesday, February 12, 2025

Baustelle, primo singolo dal prossimo album: Spogliami

Questo inizio di 2025 ci ha già portato parecchie novità interessanti, fra cui il ritorno di una delle band più importanti della musica italiana del nuovo millennio.

Risale infatti al 2000 l'esordio dei Baustelle, con quel Sussidiario illustrato della giovinezza (co-prodotto da Amerigo Verardi) che li impose immediatamente all'attenzione di pubblico e critica. Sono seguiti otto album che, pur segnando varie evoluzioni nel suono (come nel line-up) della band, hanno definito una loro cifra stilistica, molto riconoscibile ed amata, intorno alle voci di Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi ed alle chitarre di Claudio Brasini. Dopo i due volumi di L'amore e la violenza, usciti nel 2017 e nel 2018, i due cantanti si sono dedicati all'attività da solista: Francesco Bianconi ha esordito nel 2020 con Forever, per pubblicare dopo due anni Accade, raccolta di cover e brani scritti per altri artisti, mentre Rachele Bastreghi (già autrice di un EP, Marie, nel 2015) ha fatto uscire nel 2021 il suo primo album, Psychodonna, che abbiamo presentato con una bella intervista.

Due anni fa, il loro Elvis è stato uno degli album meglio ricevuti da pubblico e critica, presente a più riprese nelle nostre scalette, ed il prossimo 4 aprile troverà un seguito. Il loro prossimo disco si intitolerà El Galactico, come il festival che si terrà il 1° e 2 giugno a Firenze, per festeggiare i loro 25 anni di attività, che vedrà sul palco con loro, fra gli altri, altre due artiste artiste che amiamo molto, Emma Nolde e Marta Del Grandi.
Nella trasmissione di due settimane fa (qui il podcast) ve ne abbiamo presentato la prima anticipazione, Spogliami, che Francesco Bianconi presenta così: "È una canzone che parla del desiderio di essere altro rispetto a ciò che si è o si è diventati. È questo un sentimento che ha sempre albergato in molti testi delle nostre canzoni, ed è il sentimento che in fin dei conti ha provocato la nostra nascita come band tanti anni fa: ci siamo formati perché volevamo essere diversi da tutto il resto, diversi dal mondo. Questo senso di disgusto, di volontà di spoliazione contenuto nelle parole della canzone lo provo io anche in questo momento, rinnovato e rinvigorito dal momento storico critico che stiamo attraversando. Volevo trasmettere un senso di purificazione dal contaminato, una voglia di rottura di catene e di liberazione dalle tossine: ogni ascoltatore sarà libero di cantare queste parole a modo suo e dare una forma e un volto alla propria personale oppressione." Enjoy!!


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