Parliamo di Enrico Greppi, aka Erriquez, cantante e chitarrista che si è fatto conoscere per tre decenni come frontman della Bandabardò. Una band molto importante nella storia della musica italiana, fin dal loro disco di esordio (Il circo mangione, 1996), fra i protagonisti di quella splendida e variegata ondata che negli anni '90 trasformò il panorama musicale del Paese.
Il loro inconfondibile stile meticcio, che si potrebbe definire patchanka italiana, ha saputo unire folk, rock, canzone d'autore e molto di più, conquistando varie generazioni di ascoltatori soprattutto grazie all'instancabile attività live, che li ha portati spesso anche oltre confine.
E qui non può mancare una nota personale, che dopo vari concerti visti a Roma mi porta indietro di quasi 20 anni, al maggio 2006 al Casinò di Mondorf, nel sud del Granducato (a pochi chilometri da dove vivo ora), dove mi trovai ad un loro concerto, con mia grande sorpresa. Fu proprio lì che conobbi Robert, cui mi unii in seguito per l'avventura Panoplie, l'associazione con cui abbiamo organizzato una cinquantina di concerti fino al 2011. E con lui Raf, che nel febbraio del 2008 mi invitò ad unirmi Sentieri Sonori, ed anche Marco, che ci raggiunse qualche anno dopo. Quella sera, e poi nel febbraio del 2007 alla Rockhal, ebbi l'occasione di conoscere da vicino quella che non era solo una grande band, ma anche un gruppo di splendide persone, condotte da Enrico, la cui statura fisica era pari a quella morale, e che scoprii oltretutto essere cresciuto a Lussemburgo. Un uomo che sprigionava energia, positività e passione, per la musica ma anche per gli ideali e le battaglie sociali che non cessava di sostenere e diffondere.
È scomparso il giorno di San Valentino del 2021, ed oggi voglio ricordarlo godendomi con voi un concerto della Bandabardò del 2006: ciao, Erriquez!!
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