Vi proporremo come sempre novanta minuti di ottima musica italiana, totalmente dedicati alle tante novità interessanti del periodo, ed accoglieremo due graditi ospiti.
Per quanto riguarda le novità, vi presenteremo il nuovo singolo di Carl Brave x Franco 126 e quello di Frenetik & Orang3 con il featuring dello stesso duo romano, la prima anticipazione dal secondo disco di Domenico Imperato, gli esordi di The Heart and the Void, I Cieli di Turner ed Emenél, il nuovo EP di Go Dugong ed i recenti album di Matteo Fiorino e Weird Bloom.
Venendo alle interviste, daremo in primo luogo il bentornato ad un cantante che seguiamo da anni, per presentare in anteprima il suo nuovo disco.
Si chiama (Pietro) Paletti, e lo apprezziamo come dicevamo fin dai tempi in cui militava in The R's (già The Records), band bresciana spesso presente nelle nostre scalette dell'epoca.
Lo abbiamo intervistato una prima volta nel 2013 per il suo debutto solista, Ergo Sum, per poi riaccoglierlo ad inizio 2015 (qui il link al podcast) per il suo nuovo album, Qui e ora, che lo ha confermato come autore di un ottimo pop, ricercato quanto godibile, ancor più intriso di elettronica.
Prosegue il percorso, segnando un'ulteriore maturazione, il suo terzo disco, Super, in uscita il 26 gennaio per Woodworm: "Non importa che tu sia un calciatore, un insegnante o un musicista, qualunque cosa tu faccia fai del tuo meglio e un giorno rimarrai sorpreso da te stesso".
Saremo poi lieti di accogliere una giovane ed interessante band fiorentina, per presentare il loro secondo album, in uscita domani.
Saremo poi lieti di accogliere una giovane ed interessante band fiorentina, per presentare il loro secondo album, in uscita domani.
Si chiamano La Notte ed hanno esordito due anni fa con l'album omonimo prodotto da Karim Qqru (batterista di The Zen Circus), che ha ottenuto buoni riscontri di pubblico e critica, venendo anche candidato al Premio Tenco come miglior opera prima.
Sempre Woodworm pubblicherà domani il loro secondo lavoro, prodotto da Andrea Marmorini ed intitolato Volevo fare bene, che Yuri Salihi, cantante, chitarrista ed autore del gruppo, presenta così: "Il disco è un viaggio all'interno dei miei pensieri. Non sono capace di dare risposte di nessun tipo, racconto solo di me stesso, di ciò che penso, di ciò che mi circonda, di ciò che mi succede nella quotidianità. Non parla per forza di me, parla dei rapporti in generale, con qualche eccezione. Volevo fare bene è il titolo nostalgico che racchiude il concept del disco. Io volevo fare bene per me, per noi. Ma l'ho fatto? Ho fatto bene o ho sbagliato qualcosa? Posso e possiamo sempre dare di più."
Un disco che conquista, fra impeto e riflessione, fra rabbia e malinconia, riuscendo ad evitare di cadere nei troppi cliché dell'indie odierno.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
No comments:
Post a Comment