Appuntamento speciale, questa settimana, il sesto ed ultimo dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, abbiamo approfittato delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione da poco conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.
Questo sabato inizieremo tornando all'11 aprile, quando abbiamo dato il benvenuto a quello che non è solo un musicista di valore, ma anche un ottimo presentatore radiofonico e televisivo, Gegé Telesforo.
Il 27 marzo è uscito Il mondo in testa, il dodicesimo album di una carriera di cantante, polistrumentista e produttore che lo ha portato a collaborare con i grandi del jazz italiano e mondiale, ed a vincere il Jazzit Award come miglior voce maschile ininterrottamente dal 2010 ad oggi. In questo nuovo disco, "realizzato nell’arco di un anno e mezzo, dopo una serie di produzioni dedicate al mercato internazionale, torna a scrivere testi in italiano, avvalendosi di alcuni dei più talentuosi musicisti della nuova generazione. Si potrebbe dire che tutto l’intero lavoro è un inno all’Amore per la vita, per la natura, che parla di incontri e scoperte di un viaggiatore sempre circondato da suoni e ritmi."
Un ottimo album, foriero di good vibes, che siamo stati lieti di presentare accogliendo in trasmissione quello che è stato protagonista fra l'altro di una trasmissione che alla fine degli anni ottanta fu molto importante per la nostra generazione di appassionati di musica, ovvero D.O.C. Musica e altro a denominazione d'origine controllata.
Andremo poi al 16 maggio, quando abbiamo dato il bentornato in trasmissione ad un artista che abbiamo avuto il piacere di ospitare nel giugno di sei anni fa. Parliamo di Ghemon, che all'epoca ci aveva presentato ORCHIdee, un album "interamente suonato che ha cambiato il modo di intendere il rap e la musica black in Italia, con una ricchezza musicale e lessicale caratterizzata da una forte parte melodica che ha portato l'artista di Avellino sempre più verso il cantato."
Nel 2017 è uscito il suo successivo disco, Mezzanotte, risultato di un lavoro in studio con la sua band che lo ha portato ad occuparsi, oltre che della stesura dei testi e delle melodie, anche della composizione delle musiche, con l’obiettivo di proseguire il percorso di definizione di uno stile molto personale. Il disco è stato registrato e prodotto da Tommaso Colliva, come il precedente, ed ha esordito al terzo posto della classifica degli album più venduti in Italia e il Mezzanotte Tour ha fatto registrare numerosi sold out in tutta la Penisola.
Nel 2018 ha pubblicato con Harper Collins Io Sono - Diario anticonformista di tutte le volte che ho cambiato pelle, un'autobiografia che "cerca di ricostruire il lungo percorso interiore che lo ha portato all'accettazione di sé, tra vittorie e successi ma anche tra cadute e momenti bui", e l'anno scorso lo abbiamo trovato sul palco del Festival di Sanremo, accompagnato per la serata dei duetti da Calibro 35 e Diodato.
Una serie di nuovi singoli ha anticipato Scritto nelle Stelle, l'album uscito lo scorso 24 aprile per Carosello Records / Artist First. Un altro ottimo lavoro, con cui vuole "lanciare un messaggio positivo e di gratitudine verso il proprio pubblico e agli addetti ai lavori del mondo della musica che stanno vivendo un momento di profonda crisi. La vita non va sempre bene ma riuscire a creare un disco pieno di carica positiva è la maniera per ricavare qualcosa di bello dal negativo."
Andremo infine al 30 maggio, quando abbiamo dato il bentornato ad una band che amiamo molto, musicalmente come umanamente, abbiamo portato più volte a suonare a Lussemburgo, ed ancor più spesso ospitato in trasmissione.
L'ultima volta è stata ormai quattro anni fa (qui il podcast), nell'ambito di una "monografia perturbata", su e con i Perturbazione, che avevano pubblicato giusto il giorno prima Le storie che ci raccontiamo, ad oggi il loro ultimo album. Non ci eravamo infatti limitati a presentarlo, ma avevamo ripercorso un po' tutta l'ormai lunga storia della band di Rivoli, con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore e del loro cantante, Tommaso Cerasuolo. Avevamo avuto l'onore della prima intervista in assoluto su questo nuovo disco, registrato e prodotto a Londra dal grande Tommaso Colliva, che ha proseguito il loro splendido percorso, senza dubbio fra le espressioni più alte del Pop italiano.
Dopo tanta attesa, il 29 maggio Ala Bianca ha pubblicato il loro nuovo lavoro, di cui avevamo iniziato a parlare con Cristiano Lo Mele, il loro chitarrista nostro ospite ad inizio gennaio per il nuovo disco dei Totò Zingaro (qui il podcast). (dis)amore è l'ottavo disco di studio, un disco doppio, un concept album di 23 canzoni scritto, arrangiato e suonato dai Perturbazione, che parte, si sviluppa e si conclude attraverso il racconto di una storia. Una storia d’amore. E di disamore. Due persone, di cui non sappiamo nulla. Possono avere qualunque età, possono vivere e muoversi ovunque. Due persone che si conoscono, diventano intime, s’innamorano e che stabiliscono una relazione affettiva fortissima. Il tempo passa e la relazione - complici le mille distrazioni dentro e fuori il mondo attorno - cambia pelle e porta i due ad allontanarsi sempre più. A non riconoscersi. Tutto qui, ma solo apparentemente. Perché la storia è raccontata in ordine cronologico, con le canzoni che fanno da commento alle varie fasi del rapporto fra i due protagonisti. La scoperta, l’innamoramento, la pienezza della condivisione, il consolidamento, i primi dubbi, le crepe, le bugie, i silenzi, i muri, la distanza, il dolore, le assenze.
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