Come sapete, ogni tanto appoggiamo e promuoviamo delle campagna di fund-raising, quando sono particolarmente meritevoli. Quest’oggi vi vogliamo presentare un progetto molto bello, che vuole rendere omaggio ad una storica rock band italiana, i catanesi Uzeda. In attività dal 1987, hanno pubblicato 5 album e due EP, quasi tutti prodotti dal grande Steve Albini degli Shellac, e la loro risonanza internazionale è testimoniata dal fatto che con la Premiata Forneria Marconi sono stati gli unici italiani invitati da John Peel nella sua storia trasmissione sulla BBC, e gli unici italiani in assoluto a vedere pubblicate le proprie Peel Sessions.
Do it yourself è un film che "segue la band Uzeda dal 2016 al 2020, documentando tour, pezzi di vita privata, la storia dei 7 dischi pubblicati di volta in volta al fine di documentare le tappe di un cammino. Il concerto del 25 e 26 maggio 2018 all'Afrobar di Catania è un momento topico: in occasione del 30° anno di attività, in Sicilia si ritrovano per suonare gli amici sparsi per il mondo. I June of 44, riuniti per l’evento, The Ex, Shellac, Black Heart Procession e gli italiani Three Second Kiss, Tapso II e Stash Raiders. Nel gennaio del 2019, il recording engineer Steve Albini raggiunge gli Uzeda a Verona, al Recording Studio Sotto il Mare, per la registrazione del loro ultimo album Quocumque Jeceris Stabit pubblicato da Overdrive records in Italia, e da Temporary Residence Ltd nel resto del mondo. Il racconto di quei giorni fa da punteggiatura al film, documentando un altro aspetto fondamentale della musica degli Uzeda, l’incisione del loro suono su nastro magnetico."
Regista del film, Maria Arena, che si presenta così: "Quello sulla band Uzeda è il mio terzo film indipendente dopo Gesù è morto per i peccati degli altri (2014) girato a Catania e Il terribile inganno (2021) girato a Milano, selezionati nei festival italiani, distribuiti nei cinema d’essai e oggi disponibili online, il primo su varie piattaforme on demand tra cui 1895 cloud, il secondo su Infinity. Sono nata a Catania e vivo a Milano dove mi sono laureata in Filosofia e diplomata in Regia alla Scuola Civica di Cinema. Ho due figli di 23 e 21 anni. Ho realizzato cortometraggi, film documentari, videoclip, videoinstallazioni, spettacoli teatrali. Sono docente in Linguaggi e tecniche dell’audiovisivo e coordinatrice del corso di Cinema all’Accademia di Belle Arti di Catania. Ho scritto il libro Falso movimento, laboratorio audiovisivo tra analogico e digitale, Ed. Bonanno 2011."
La stessa Arena racconta così il progetto: "The best plan is 'the no plan" è la frase che ho spesso sentito ripetere ad Agostino Tilotta, chitarrista della band Uzeda. Un po’ come dire virennu facennu, si vede facendo, tipica espressione del sud che invita a fare senza troppi programmi: adattare la progettualità agli accadimenti. Ed è così che ho iniziato questo film, senza un piano, seguendo il desiderio di fissare un pezzetto di vita e di storia degli Uzeda, perché ci fosse una traccia audiovisiva che raccontasse il modo di essere di una band indipendente che ha mantenuto questa prospettiva per 30 anni. Un film per scoprire come si può vivere mettendo al primo posto la musica, la ricerca, la sperimentazione, il dialogo con se stessi, una economia senza plusvalore. I soldi, proprio come la chitarra, il basso, la batteria e le corde vocali, sono solo uno strumento; e il suono non è la somma degli strumenti, è altro, è qualcosa di dirompente che si scatena. Posizione radicale, senza compromessi, che mi ha rapita dal pensiero catastrofico e autodistruttivo imposto all’immaginario dalla società in cui tutti abitiamo."
A questo link trovate il crowdfunding, cui vi invitiamo a partecipare!!
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