Si chiama Giovanni Block, e si è formato come flautista e compositore al conservatorio di S.Pietro a Majella, coltivando allo stesso tempo una forte passione per la canzone d’autore. Il suo percorso, diviso fra musica e teatro, è ricco di riconoscimenti e di collaborazioni con artisti quali Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso, Arnoldo Foà e Lello Arena. Nel 2011 ha pubblicato il suo primo disco, Un posto ideale, che si è aggiudicato il Premio Lunezia al valore letterario per il miglior album esordiente e lo ha visto entrare l'anno seguente nella cinquina finalista delle Targhe Tenco come Miglior opera prima. Nel 2016 ha prodotto artisticamente ed arrangiato il suo primo lavoro in lingua napoletana, Spot, e negli anni seguenti è stato impegnato come direttore di due festival ed in diversi spettacoli teatrali, fra cui Le Metamorfosi di Nanni, con Lello Arena, di cui ha curato anche le musiche, pubblicate nell’estate del 2021.
Nel 2022 ha firmato per La Canzonetta Record la sua prima colonna sonora, scritta per il docufilm di Alessandro Bencivenga dedicato a Massimo Troisi Il Mio amico Massimo, e venerdì scorso, 17 marzo, il suo nuovo album, Retrò. Lo presenta così: "Io, cantautore classe 1984, pieno di disillusione e sogni infranti, mi osservo allo specchio e si, lo riconosco, sono allegramente Retrò, così come le persone a me più vicine, bisognose di fermarsi, di sognare e di sperare. Mai tristi, o forse semplicemente, mai troppo tristi. Sinceramente dissacranti, cinici, ironici, talvolta cupi ma mai spenti. Si continua a brillare di qualcosa che non si sa bene cosa sia ma che arde, sempre e comunque. C’è sempre una terza via, una scelta diversa da quella che percorrono la maggior parte delle persone, e che ognuno ha il diritto di fare. Da qui la mia rivendicazione dell’essere Retrò. Retrò è la birra che prendi dopo il lavoro, la storia che ascolti alla fermata del pullman da uno sconosciuto. L’amore che non hai più vissuto. La valigia che non usi da tempo, il viaggio che hai continuato a rimandare. È il tuo gatto che ti graffia da anni sempre allo stesso modo e tu gli vuoi comunque bene. Retrò è un modo di essere. È un modo di stare al mondo e di farsi ascoltare. È il mio modo di scrivere e suonare."
Un ottimo lavoro, fra cantautorato, folk e pop, che più che retrò definiremmo senza tempo, malinconico e nostalgico. L'uscita è lanciata da un primo singolo, che è anche la traccia di apertura dell’album, che lasciamo presentare anche in questo caso dalle sue parole, "Sposami sul mare è un brano a cui tengo molto e ho affidato il videoclip ad un amico e regista a cui sono molto legato. Io e Renato Muro siamo cresciuti insieme artisticamente a Procida (recentemente capitale della cultura), l’isola che ci lega. Ogni volta che veste le mie canzoni con le immagini, riesce a sorprendermi. Mi porta in posti dell’anima che hanno colori e fotografie che non avrei mai immaginato. Amo la sua chiave di lettura dei brani che nel tempo gli ho proposto. Chiave sempre "altra" e sempre "lontana", eppure sempre coerente, puntuale, poetica." enjoy!!
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