Tuesday, May 21, 2024

Life In The Woods, uscito (finalmente) il loro primo album: Looking For Gold

Quattro anni e mezzo fa avevamo dedicato un’intervista all’esordio di una giovane quanto interessante rock band romana. Ce l’aveva fatta scoprire Federico Guglielmi, storica firma del giornalismo musicale italiano già nostro ospite, presentandola con queste parole, meritatamente lusinghiere: "Sono più di trent’anni che si intona il de profundis per il rock. Ha senso, perché quella musica che a lungo è stata sinonimo di trasgressione e ribellione non è più "centrale" per i giovani. Però... ok, ci sta che i ragazzi di oggi si riconoscano per lo più in altro, ma alcuni vengono tuttavia folgorati da una chitarra distorta, dall’incalzante rotolare di un basso, dal fragore dei tamburi e dei piatti... e se ne sbattono di essere presi in giro dai loro coetanei perché ascoltano Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Ramones o Pearl Jam. E magari non si accontentano di essere spettatori e vogliono diventare parte attiva del Mito. Ne ho conosciuti tanti, con questo sogno, ma pochi come i Life In The Woods. Un annetto e mezzo fa, quando mi sono stati presentati per un parere, faticavo a credere che in tre avessero appena sessant’anni e che fossero così dentro a un sound e soprattutto a un approccio che avrebbero dovuto essergli alieni."

I Life In The Woods sono Logan Ross (chitarra e voce), Frank Lucchetti (basso) e Tomasch Tanzilli (batteria). Si sono incontrati nel 2013, i primi due a scuola, il terzo tramite un sito di musicisti in cerca di gruppo, e dopo i classici inizi come cover band hanno iniziato a sviluppare una dimensione personale. Nel 2017 un loro demo autoprodotto è arrivato tramite Maurizio Becker fra le mani del grande Gianni Maroccolo, che se ne è entusiasmato e li ha affiancati come produttore. Il loro EP di esordio, Blue, è uscito il 31 ottobre 2019, colpendoci profondamente: tre ottimi strumentisti, una gran voce, brani mai banali e molto variegati, con arrangiamenti curati ma mai sovraccarichi, che non vanno a levigare, ma anzi a mettere in risalto l'impatto emotivo, viscerale, della loro musica. Siamo stati felici ed orgogliosi di lanciarne l’uscita in anteprima, come CD-tipp di Radio ARA, per poi accogliere Logan per una bella chiacchierata.

In quell’occasione ci avevano raccontato che l’EP doveva essere seguito nei mesi successivi dal primo album, già in lavorazione, ma.. non dobbiamo certo spiegarvi cosa sia accaduto dai primi mesi del 2020, quando la pandemia ha colpito il pianeta. Quale sia stato il seguito della storia non lo sappiamo, magari avremo occasione di chiederglielo, quello che conta è che di recente abbiamo ricevuto il lieto annuncio: Looking For Gold, il loro primo LP, è uscito venerdì scorso, 17 maggio, per Universal Music. Completamente scritto, arrangiato, suonato, prodotto e mixato dalla band (con la co-produzione di Maurizio Becker), il disco non tradisce le attese, con "un sound impetuoso, elettrico, appassionato e poetico che raccoglie la nobile eredità del classic rock e la spinge nel futuro con personalità e forza espressiva". Impreziosisce il lavoro la copertina, firmata dall’artista californiano Mark Kostabi, già autore fra l’altro dei famosi due Use Your Illusion dei Guns N’Roses.
Non mancheremo di riparlarne in trasmissione, come dicevamo magari dando loro il bentornato, vi invitiamo fin d’ora a farvi travolgere da questo splendido album: enjoy!!


Monday, May 20, 2024

Prende forma il nuovo sito di Radio ARA: bookmark now!!

In questo lunedì, di festa qui a Lussemburgo, siamo lieti di darvi delle buone notizie, che potranno anche aiutarvi a seguirci più facilmente.

Qualche mese fa vi abbiamo raccontato che il sito di Radio ARA era stato colpito da un cyber-attacco, che lo ha purtroppo compromesso, rendendo necessaria la sua completa ricostruzione.
Non si tratta ovviamente di un lavoro da poco, sia perché parliamo di una radio indipendente, con le sue risorse, sia perché per farlo è stato necessario organizzare e raccogliere i contenuti di tutti i programmi, coordinando un gran numero di volontari.

Il risultato è a nostro parere però molto positivo, il nuovo sito è quasi completato e ci pare bello ed efficace. Vi invitiamo a visitarlo, a questo link trovate in particolare la pagina della nostra trasmissione, che vi invitiamo ad aggiungere ai vostri bookmark, per poter comodamente accedere ai podcast, in streaming o download.
A proposito dei podcast, stiamo lavorando con i colleghi (che ringraziamo: thanks Jang & Natalia!) per pubblicare tutte le trasmissioni di questa stagione, ma non potremo certamente imbarcarci nello stesso lavoro per le precedenti ventisei. Ovviamente, se qualcuno di voi volesse ascoltare qualcuna delle nostre vecchie trasmissioni, non esiti a contattarci, saremo lieti di fargliela avere!!

Sunday, May 19, 2024

Cesare Basile & Caminanti live @ Angelo Mai (2019)

Il concerto della domenica del nostro blog, come spesso accade, è legato alla trasmissione di ieri (qui il podcast).

Abbiamo infatti avuto il piacere di dare il bentornato a Cesare Basile, per presentare il suo splendido nuovo disco, Saracena. Un grande artista, che amiamo profondamente, ed un vecchio amico di Sentieri Sonori e di Lussemburgo, che abbiamo ospitato molte volte, portandolo anche a suonare nel Granducato in più occasioni, all'epoca della nostra associazione, Panoplie.

Ci è quindi venuta voglia di andare a cercare online qualche sua esibizione, e la nostra attenzione è caduta su una serie di bei video, che vi proponiamo oggi.
Risalgono all'ottobre del 2019 e lo vedono sul palco dell'Angelo Mai, a Roma, per il tour del suo precedente album, Cummeddia. Con lui, i suoi fedeli compagni di viaggio che ben conosciamo, i Caminanti: Massimo Ferrarotto alle percussioni, Sara Ardizzoni alle chitarre elettriche, Vera Di Lecce al synth, percussioni e voce ed Alice Ferrara, percussioni, synth, voce e cori. Enjoy!!













Saturday, May 18, 2024

Cesare Basile e tante altre novità nel podcast della settimana!!

Non avete ascoltato in diretta la trasmissione di oggi, ospite Cesare Basile, o forse volete riascoltarla?
La ricostruzione del sito di Radio ARA dopo un cyber-attacco è quasi completata, abbiamo iniziato a caricare i podcast, li trovate a questo link: enjoy!!


Tracklist:

1

Eurocrime!

Calibro 35

02:56

2

Ma che vuoi (Live Studio Session)

Diodato

03:42

3

Grimilde

Von Datty

03:29

4

Gli anni venti

Estra

04:02

5

Domino (feat. Danno & Dj Stile)

Supremo 73

02:58

6

Cannibali e re

Kento & Ted Bee

02:59

7

Giorgia nel Paese che si meraviglia

Willie Peyote

02:49

8

Fidati di me

Olden

04:14

9

Muraglione

Sandri

04:43

10

Bicchieri bassi

John Qualcosa

04:16

11

Fiori e baci (feat.Edda)

Manitoba

03:31

12

Genesi

Nuovo Disordine Mondiale

02:36

13

C'è Na Casa Rutta A Notu

Cesare Basile

04:15

14

Prisenti Assenti

Cesare Basile

05:04


In onda stamattina, ospite Cesare Basile!!

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Per la venticinquesima puntata della ventisettesima stagione avremo un solo ospite, e potremo quindi dare molto spazio a tante altre uscite, fra le innumerevoli novità interessanti di queste settimane. Ascolteremo e parleremo di Diodato, Estra, Supremo 73, Kento & Ted Bee, Willie Peyote, Olden, Von Datty, Manitoba feat. Edda, Sandri, John Qualcosa e Nuovo Disordine Mondiale.
Venendo all'ospite, daremo il bentornato ad un grande cantautore che abbiamo già ospitato più volte, sia in trasmissione che in concerto a Lussemburgo.

Sono passati già cinque anni dall’ultima volta che abbiamo avuto il piacere di accogliere Cesare Basile, per il suo precedente lavoro, Cummeddia, che aveva chiuso una serie di quattro dischi in sei anni, dopo i celebrati Cesare Basile e Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più (entrambi vincitori della Targa Tenco come migliore album in dialetto) e U fujutu su nesci chi fa?
A un trentennio esatto dal suo esordio da solista, lo scorso 3 maggio ha pubblicato per Viceversa Records (in vinile e digitale, con distribuzione Audioglobe) il suo album più scuro e sperimentale di sempre, che presenta così: "Saracena è canzone d'esilio e spartenza. Canzone di separazione dall’infanzia, dai luoghi, dalla lingua. Canzone di pietre e nomi nascosti, terra calpestata dalle armate degli invasori, case abbandonate, rabbia che esplode il cuore e la carne. Una lunga canzone scritta e registrata di getto nell'arco di due settimane masticando le parole del poeta palestinese Mahmoud Darwish, quelle degli arabi di Sicilia condannati alla nostalgia come Abd al-Jabbar Ibn Hamdis, i versi di Santo Calì, le strofe popolari dell’abbandono di un’isola saracena negli intervalli delle melodie dei suoi Cantaturi. Questi semi pestati insieme nel mortaio della Nakba per raccontare il dolore degli ulivi di Palestina."

Un lavoro costituito da otto parti, sei pezzi cantati e due strumentali, ma scaturito e da fruire e possibilmente abitare come un flusso unico, composto ed inciso come detto in appena due settimane. Potremmo definirlo un instant concept album, nel quale come sempre le liriche di Cesare non mancano di far sentire forte e chiare la sua voce. Il tema è quello dell’esodo, ed i protagonisti sono come è solito fare i perdenti, gli esclusi: "In un momento in cui agli artisti si chiede solo di intrattenere le persone senza sollevare questioni scomode o prendere parola sulle ambiguità delle società democratiche, ho sentito il bisogno di affrontare una tragedia che per i più è notizia fruita distrattamente; di provare a capire quanto di universale c’è nel dramma palestinese, e nel farlo mi sono subito reso conto che dovevo agire in velocità, senza rimuginare razionalmente la questione, lavorare nell’urgenza poetica e politica."
Un disco intenso ed emozionante, che saremo lieti di presentare dando il bentornato ad un artista, ed una persona, cui ci legano una stima ed un affetto particolare.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Stamattina, 11.30/13, su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Friday, May 17, 2024

Estra, esce oggi il nuovo disco: Gli anni Venti

Nel flusso senza sosta delle nuove uscite, al quale fatichiamo a stare dietro, oggi spicca un grande ritorno, di una band a noi molto cara.

Gli Estra nascono nel 1991 a Treviso dall'incontro fra Giulio "Estremo" Casale (voce), Abe Salvadori (chitarra), Eddy Bassan (basso) e Nicola "Accio" Ghedin (batteria) e si fanno conoscere con due demo autoprodotte nei due anni successivi e con un'intensa attività live. Sono gli anni della grande esplosione della scena rock italiana, nella quale trovano un ruolo da protagonista con quattro ottimi album fra il 1996 ed il 2001, seguiti nel 2003 da un doppio dal vivo. Dopo una lunga pausa, si riuniscono per pochi concerti fra 2014 e 2015, per poi ritrovarsi altre due volte sul palco nel 2017 e nel 2020.
L'anno scorso è arrivato il lieto annuncio della loro intenzione di tornare in studio, che ha trovato subito grande sostegno in una campagna di crowdfunding che ha raccolto in breve tempo più di trentamila euro, a testimonianza del legame ancora molto forte con il loro pubblico. Li ha affiancati alla produzione un altro artista cui siamo molto legati, Giovanni Ferrario, che abbiamo ospitato più volte, in trasmissione e dal vivo, e che aveva anche pubblicato un album con Pocket Heaven, l'etichetta legata alla nostra associazione Panoplie.

Gli anni Venti esce ufficialmente oggi, e ci fa ritrovare la splendida voce e le profonde liriche di Giulio, le chitarre di Abe, armoniose e dissonanti, e la rocciosa sezione ritmica di Eddy e Accio. Una reunion ispirata ed emozionante, che si giova di ospiti come Marco Paolini e Pierpaolo Capovilla (voci recitanti), Giovanni Ferrario e Marco Olivotto.
"Nell’immagine di copertina, una bambina armata di martello si appresta ad abbattere un muro. Oltre si intravvede un cielo rosso sangue che simboleggia il disastro civile, culturale e ambientale in cui siamo intrappolati. È il simbolo di un mondo che può reagire ma deve affrontare senza esitare le sfide epocali di questi anni venti, che sono lo specchio degli anni venti del secolo passato: vigilia di devastazioni che hanno riscritto la storia occidentale e non solo. Per bocca della misteriosa Signora Jones che introduce il lavoro, si attraversano temi come la fluidità di genere, lo spettro di un passato che incautamente consideriamo risolto, i meandri della psiche e dei sentimenti più nascosti, passando per (vani?) tentativi di fuga, nuotando in mezzo a migranti che non possiamo ignorare. Il viaggio termina davanti a un’umanità in fila per sopravvivere, tra le proteste dei più piccoli e la presa di coscienza che potremmo essere gli ultimi esemplari della specie umana."
Un ottimo lavoro, di cui parleremo anche domani in trasmissione, e cui potremmo magari dedicare una bella intervista nei prossimi tempi.. stay tuned!!



Thursday, May 16, 2024

In onda sabato mattina, ospite Cesare Basile!!

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Per la venticinquesima puntata della ventisettesima stagione avremo un solo ospite, e potremo quindi dare molto spazio a tante altre uscite, fra le innumerevoli novità interessanti di queste settimane. Ascolteremo e parleremo di Diodato, Estra, Supremo 73, Kento & Ted Bee, Willie Peyote, Olden, Von Datty, Manitoba feat. Edda, Sandri, John Qualcosa e Nuovo Disordine Mondiale.
Venendo all'ospite, daremo il bentornato ad un grande cantautore che abbiamo già ospitato più volte, sia in trasmissione che in concerto a Lussemburgo.

Sono passati già cinque anni dall’ultima volta che abbiamo avuto il piacere di accogliere Cesare Basile, per il suo precedente lavoro, Cummeddia, che aveva chiuso una serie di quattro dischi in sei anni, dopo i celebrati Cesare Basile e Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più (entrambi vincitori della Targa Tenco come migliore album in dialetto) e U fujutu su nesci chi fa?
A un trentennio esatto dal suo esordio da solista, lo scorso 3 maggio ha pubblicato per Viceversa Records (in vinile e digitale, con distribuzione Audioglobe) il suo album più scuro e sperimentale di sempre, che presenta così: "Saracena è canzone d'esilio e spartenza. Canzone di separazione dall’infanzia, dai luoghi, dalla lingua. Canzone di pietre e nomi nascosti, terra calpestata dalle armate degli invasori, case abbandonate, rabbia che esplode il cuore e la carne. Una lunga canzone scritta e registrata di getto nell'arco di due settimane masticando le parole del poeta palestinese Mahmoud Darwish, quelle degli arabi di Sicilia condannati alla nostalgia come Abd al-Jabbar Ibn Hamdis, i versi di Santo Calì, le strofe popolari dell’abbandono di un’isola saracena negli intervalli delle melodie dei suoi Cantaturi. Questi semi pestati insieme nel mortaio della Nakba per raccontare il dolore degli ulivi di Palestina."

Un lavoro costituito da otto parti, sei pezzi cantati e due strumentali, ma scaturito e da fruire e possibilmente abitare come un flusso unico, composto ed inciso come detto in appena due settimane. Potremmo definirlo un instant concept album, nel quale come sempre le liriche di Cesare non mancano di far sentire forte e chiare la sua voce. Il tema è quello dell’esodo, ed i protagonisti sono come è solito fare i perdenti, gli esclusi: "In un momento in cui agli artisti si chiede solo di intrattenere le persone senza sollevare questioni scomode o prendere parola sulle ambiguità delle società democratiche, ho sentito il bisogno di affrontare una tragedia che per i più è notizia fruita distrattamente; di provare a capire quanto di universale c’è nel dramma palestinese, e nel farlo mi sono subito reso conto che dovevo agire in velocità, senza rimuginare razionalmente la questione, lavorare nell’urgenza poetica e politica."
Un disco intenso ed emozionante, che saremo lieti di presentare dando il bentornato ad un artista, ed una persona, cui ci legano una stima ed un affetto particolare.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Sabato 18 maggio, 11.30/13, su Radio ARA
, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Wednesday, May 15, 2024

Parole liberate volume 2, nuovo singolo e video: Balla RE di Pase feat. Alessandra Donati

Oggi siamo lieti di tornare a parlare del seguito di un progetto molto bello, opera di una realtà che fu tra i protagonisti di quella che definiamo spesso l'epoca d'oro della musica indipendente, gli anni '90.

Parliamo di Baracca & Burattini, etichetta ed agenzia di management che lanciò band come Baustelle, Virginiana Miller, Rosso Maltese, Frangar Non Flectar e Lou Dalfin, e collaborò con il Consorzio Produttori Indipendenti, per C.S.I., Marlene Kuntz, Yo Yo Mundi..
Il suo creatore, Paolo Bedini, ha lanciato due anni fa un'iniziativa molto bella, Parole Liberate"un progetto musicale, culturale e sociale che parte con un bando, creato dall’omonima associazione di promozione sociale ed emanato dal Ministero della Giustizia: si propone ai detenuti di scrivere un testo che diventa canzone grazie al contributo di importanti artisti della scena musicale italiana". Nel febbraio del 2022 abbiamo presentato il disco, che comprendeva artisti quali Andrea Chimenti, Gianni Maroccolo, Yo Yo Mundi, Fabrizio Tavernelli, Giorgio Baldi..

Qualche settimana fa siamo stati lieti di annunciare il seguito di questo bel progetto, che non è limitato all’ambito discografico ma vede la partecipazione di molti artisti alle presentazioni e concerti che si svolgono dentro e fuori le carceri. Parole Liberate volume 2 è uscito il 3 aprile, sempre per Baracca & Burattini, e vede anche stavolta la partecipazione di una lunga schiera di artisti nazionali e internazionali, fra cui citiamo Bandabardò, Andrea Chimenti, Giorgio Baldi, Tony Levin e Xabier Iriondo. Uno splendido lavoro, che vi invitiamo nuovamente a scoprire con Balla RE, brano interpretato da PASE e Alessandra Donati su un testo di Dany, di cui vi proponiamo il video, realizzato da Davide Verni e Leonardo Battaglia: enjoy!!


Tuesday, May 14, 2024

VonDatty, nuovo singolo: Grimilde

Tre anni fa abbiamo dedicato una bella intervista ad un bel disco, che segnava il ritorno di un artista già in precedenza nelle nostre scalette.

Nel 2017 avevamo infatti presentato Ninnenanne, secondo album di Roberto Datti, in arte Von Datty, che chiudeva la "Trilogia della notte" iniziata con l’EP Diavolerie nel 2012 e proseguita con l'LP Madrigali due anni dopo. Il 15 gennaio 2021 Vrec Music Label ha pubblicato il suo terzo disco, Nemico pubblico, co-prodotto con Pierfrancesco Aliotta, con la partecipazione di ospiti come Roberto Dell’Era (Afterhours, The Winstons), Giorgio Baldi (chitarrista e produttore di Max Gazzè), Lucio Leoni, Lara Martelli e Dj Myke. 
Un ottimo lavoro, che ci ha riportato il suo indubbio talento di autore ed interprete, messo ancor più in risalto da una veste sonora ricca e curata, e che pare troverà presto un seguito.

Lo scorso 26 aprile ha infatti pubblicato un nuovo singolo, che ha presentato così: "La Grimilde della Disney è uno dei primi villain ad apparire sullo schermo In tributo a lei, che secondo alcune teorie avrebbe gli occhi della diva Joan Crawford, ho tentato di riscrivere una storia moderna che potesse farla essere protagonista immedesimandomi nello specchio servo delle sue brame."
Un brano affascinante, che lo vede nuovamente affiancato da Aliotta e Baldi, che oggi vi proponiamo con i visual di Cla Il Fumettaro: enjoy!!


Monday, May 13, 2024

Gianni Maroccolo, nuovo brano con Hugo Race: La Pace

Apriamo la settimana tornando ad occuparci di un musicista che seguiamo ed amiamo dalla nostra adolescenza, e che abbiamo avuto il piacere di ospitare più volte, sia in collegamento in trasmissione che in concerto a Lussemburgo.

Parliamo di Gianni Maroccolo, protagonista degli ultimi decenni di storia della musica italiana, dai Litfiba ai CCCP, dai C.S.I. ai P.G.R., dal primo lavoro da "solista", A.C.A.U. La nostra meraviglia a quelli con Claudio Rocchi e con i Deproducers. Lo abbiamo portato in concerto in Lussemburgo, ed è stato molte volte con noi in trasmissione, l'ultima volta due anni fa per il suo disco con Antonio Aiazzi, che ha seguito quello con Edda ed i primi quattro volumi di Alone, iniziativa molto particolare, una vera e propria collana pubblicata da Contempo Records.

Mercoledì scorso, 8 maggio, era il suo compleanno, ma.. il regalo lo ha fatto lui a noi tutti! Ha infatti pubblicato un nuovo splendido brano, La pace, che lo vede affiancato da un altro artista che amiamo, Hugo Race, presentandolo così:
"sai cos'è la pace ?
Maybe it was a mistake to leave my post But I saw this strange bird out of nowhere A demon come down from heaven
I was distracted for just a moment A short moment, my God It took our beating heart into its beak And flew away crying peace! Do you know what peace is? No, me neither...
Well, maybe I did betray my duty But let me tell you the price I paid See, when peace is gone it never returns You know when peace escapes it never comes back
It happened in the moment I left Sometimes we do the wrong thing, you know how it is In a moment of distraction, vaporized The fires that smolder for a lifetime Then erupt into flames, that’s how I am Do you know what peace is? Once it escapes it never comes back Peace never returns
So then I grew feathers Yes, i've seen miracles, dark miracles Like seeing me flying over the rooves of the city I know it's wrong but I felt Freed from failure when I took off Like a demon shouting peace! Do you know what peace is? Me neither, just that once it runs away It never comes back.
lyrics: Hugo Race music: Hugo Race e Gianni Maroccolo"

Nell'attesa di scoprire se è il primo passo verso un disco a quattro mani, oggi ve ne proponiamo il video, opera di un'altra nostra vecchia conoscenza, Flavio Ferri: enjoy!!


Sunday, May 12, 2024

Iosonouncane live @ Mi Ami 2022

Fra le novità presentate nella trasmissione della scorsa settimana (qui il podcast) c'era un nuovo brano di uno degli artisti più importanti ed originali emersi negli ultimi anni.
Parliamo di Jacopo Incani, in arte Iosonouncane, che aveva esordito nel 2010 con La macarena su Roma, che confessiamo non ci avesse entusiasmati, contrariamente al successivo Die, uscito nel 2015 e lanciato da quello che è senza dubbio uno dei singoli dello scorso decennio, Stormi

Dopo una lunga attesa, anche a causa dalla pandemia, il 14 maggio 2021 ha pubblicato il suo terzo album, Ira, che prosegue il suo percorso di ricerca ed è caratterizzato da testi molto particolari, fra arabo, spagnolo, inglese e francese.
Dopo aver concluso il lungo tour europeo, a fine 2022, da un lato si è chiuso nel suo studio, dedicandosi alla scrittura di musica per le immagini e colonne sonore, dall'altro ci ha regalato varie nuove uscite. Nel giugno dell'anno scorso Jalitah, album in duo con Paolo Angeli registrato dal vivo nel 2018, seguito in autunno da Qui noi cadiamo verso il fondo gelido (Concerti 2021-22), un triplo dal vivo con materiale registrato nei tre tour di Ira, che include 2/3 di materiale totalmente inedito. Non possiamo non ricordare la sua partecipazione ad uno dei nostri innamoramenti musicali del 2023, Spira di Daniela Pes, uscito sulla sua Tanca Records, che ha ottenuto grandi riscontri e riconoscimenti come la Targa Tenco come miglior disco di esordio.

L'ultima novità, che abbiamo presentato in trasmissione, è Viudas, brano inedito inserito nella colonna sonora di una nuova serie Netflix ambientata In un'Italia meridionale di metà Ottocento, che presenta così: "Due anni fa, quando mi venne chiesto di scrivere un brano per una serie tv in lavorazione intitolata Briganti, decisi di metter mano a un'idea nata al pianoforte durante la registrazione delle voci di IRA, nel settembre 2019".
ggi vi vogliamo proporre il video della sua esibizione al MI AMI Festival di due anni fa, poco meno di venti minuti per due magnifici brani, Jabal e Hajar: enjoy!!


Saturday, May 11, 2024

Stamattina tornano i Radioracconti di Radio ARA!!

È arrivato il weekend, e con esso l'abituale appuntamento con Sentieri Sonori!!

Questa settimana appuntamento speciale, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo gli amici Jacopo e Francesco: ecco nati i Radioracconti, che vanno in onda ogni secondo sabato del mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.


Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata?
Per scoprirlo, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
In onda stamattina, 11.30/13, su Radio ARA!!


Friday, May 10, 2024

Diodato, nuovo video dal recente live in studio: Ma che vuoi

Chiudiamo la settimana, e ci lanciamo verso il weekend, tornando ad occuparci di un artista che seguiamo ed apprezziamo, musicalmente come umanamente, fin dai suoi esordi da solista.

Parliamo di Diodato, che abbiamo intervistato per la prima volta ormai quasi undici anni fa, nel giugno 2013, per il suo primo disco, E forse sono pazzo, e poi ospitato nuovamente l'anno seguente per A ritrovar bellezza e sei anni fa per Cosa siamo diventati. Il 2020 lo ha visto protagonista, con un nuovo splendido album intitolato Che vita meravigliosa, che lo ha portato a vincere da un lato il Festival di Sanremo con Fai rumore, e dall'altro il David di Donatello ed il Nastro d'Argento con la title-track, arrivata anche ad un solo voto dalla Targa Tenco per il miglior singolo.

L'anno scorso Carosello Records ha pubblicato il suo quinto album, Così speciale: un lavoro di grande spessore e maturità, che lo ha confermato come uno degli artisti di punta della musica italiana di questi anni: la voce è come sappiamo straordinaria, emozionante e sempre al servizio delle canzoni, che sono vere perle di melodia, arrangiamenti di grande gusto (che riservano anche sorprese) e liriche toccanti.
Quest'anno è tornato sul palco del Festival di Sanremo con una nuova splendida canzone prodotta da Tommaso Colliva, Ti muovi, accompagnato dall'orchestra diretta da Rodrigo D'Erasmo, e giusto la scorsa settimana è stato nuovamente premiato con un David di Donatello, per La mia terra, brano che ha scritto per la colonna sonora del film di Michele Rondino Palazzina LAF.

Come se non bastasse, lo scorso 19 aprile ha anche pubblicato un album molto particolare, che ha registrato dal vivo in studio ed arrangiato con la sua fantastica band, in cui troviamo vari habitué delle nostre scalette e che vogliamo citare per intero: Rodrigo D’Erasmo (violino, percussioni e cori), Alessandro Commisso (batteria e percussioni), Roberto Dragonetti (basso), Simona Norato (tastiere, chitarra elettrica e cori), Andrea Bianchi di Castelbianco (chitarre e cori), Lorenzo di Blasi (pianoforte, tastiere e cori), Lorenzo Manfredini (trombone), Beppe Scardino (sax baritono e flauto), Stefano Piri Colosimo (tromba e flicorno) e con la partecipazione di Roy Paci che ha curato, insieme a Beppe Scardino, l’arrangiamento dei fiati in Ubriaco.
Il disco si intitola Ho acceso un fuoco, e lo ha presentato così: "Era da un po’ che avrei voluto fare un’esperienza inversa riportando in studio di registrazione ciò che ho raccolto con i miei compagni di viaggio in questi anni di concerti. È stata una sfida che ho lanciato anche a me stesso: provare a perdere il controllo, ad abbandonarmi il più possibile al flusso emotivo proprio come faccio nei live, ma questa volta all’interno di uno studio di registrazione. Ho accettato l’imprevedibile, l’imperfezione, suonando la chitarra mentre cantavo, con dieci musicisti e strumenti che suonavano insieme e vibravano nell’aria e nel corpo. Provare a cogliere un momento unico, irripetibile, il movimento di un corpo vivo fino a sentire il suono e il calore del suo cuore infuocato."
Il disco è stato registrato alle Officine Meccaniche da Carlo Madaghiele e Tommaso Colliva e prodotto e mixato da quest'ultimo nei suoi Laboratori Testone, ed effettivamente trasmette l'energia del live, per la gioia di chi pur seguendolo da così tanti anni non ha mai avuto la fortuna di vederlo in concerto. Vi invitiamo a scoprirlo con il video realizzato da Giacomo Citro per la trascinante traccia di apertura, Ma che vuoi: enjoy!!


Thursday, May 9, 2024

Sabato mattina tornano i Radioracconti di Radio ARA!!

Si avvicina il weekend, e con esso l'abituale appuntamento con Sentieri Sonori!!

Questa settimana appuntamento speciale, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma. Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo gli amici Jacopo e Francesco: ecco nati i Radioracconti, che vanno in onda ogni secondo sabato del mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.


Curiosi di sapere quale sarà il tema di questa puntata?
Per scoprirlo, la raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 11 maggio, 11.30/13, su Radio ARA!!


Wednesday, May 8, 2024

Ninotchka, nuovo singolo: Lune di Gaza (feat. Amerigo Verardi)

Fra le novità presentate sabato scorso in trasmissione (qui il podcast) c'era un nuovo singolo molto toccante, legato alla triste attualità degli ultimi mesi.

Si intitola infatti Lune di Gaza, e segna il ritorno di Ninotchka, progetto di Mimmo Pesare, a tre anni dal suo ultimo album, Temporalità. Un disco che aveva ricevuto il plauso della stampa specializzata e degli appassionati grazie alla originalità della proposta musicale, un mix di post-rock e trip-hop cantato in italiano, ed agli ospiti di valore, fra cui ricordiamo Emidio Clementi, Georgeanne Kalweit e Gianluca De Rubertis. Era stata la prima pubblicazione di NOS Records, etichetta pugliese di cui Mimmo è A&R, che oggi conta oltre 100 releases e una quindicina di artisti e che ha quindi occupato molto del suo tempo.

Con il suo nuovo disco in piena fase di scrittura e arrangiamento, questo nuovo singolo "nasce quasi con l’urgenza di una instant-song, esplicitamente dedicata al genocidio palestinese e con uno specialissimo featuring vocale", quello di Amerigo Verardi, grande artista cui abbiamo di recente dato il bentornato in trasmissione (qui il podcast) per il suo nuovo progetto Maverick Persona, vecchio amico di Mimmo ed anche Direttore artistico di NOS.
Una splendida ballad, malinconica e sofferta, che oltre alla voce di Amerigo contiene anche quella di una reporter di guerra, uscita il 25 aprile ed accompagnata dal video che vi presentiamo oggi, diretto da Guglielmo Fliess e con Annette Béance: enjoy!!