La settimana scorsa abbiamo dedicato l'intera trasmissione agli Afterhours, in occasione dell'uscita del loro nuovo attesissimo disco, Folfiri o Folfox.
Un doppio album di grandissimo valore, per noi uno dei punti più alti della lunga e già ricchissima storia del gruppo milanese, che è stato accolto talmente bene da debuttare in testa alle classifiche di vendita.
Un risultato ancor più degno di nota se si pensa che parliamo di un lavoro tutt'altro che semplice, sia dal lato musicale che dal punto di vista lirico.
Come vi abbiamo raccontato sabato scorso con Rodrigo D'Erasmo, ma anche con Barbara Santi di Rumore, l'altra nostra ospite, folfiri e folfox sono due protocolli di chemioterapia, e tutto il disco è incentrato su temi difficili come la malattia, la perdita, il lutto. Ma non si pensi ad un album lugubre, quanto piuttosto ad un'opera che affronta demoni comuni a noi tutti, portandoci attraverso un percorso di dolore verso una sorta di catarsi collettiva.
Invito chi si fosse perso la trasmissione della scorsa settimana a recuperare con il podcast (qui il link), e quest'oggi vi propongo un'ulteriore bella intervista, pubblicata negli ultimi giorni.
L'ha realizzata per Fanpage.it uno dei più profondi conoscitori degli Afterhours, e più in generale uno dei giornalisti musicali italiani che stimiamo di più, Federico Guglielmi: enjoy!!
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