Train To Roots, secondo singolo e video dal prossimo album: Oi

Nella trasmissione di sabato (qui il podcast) vi abbiamo presentato il nuovo singolo di un'ottima reggae band italiana, già più volte nelle nostre scalette

Si chiamano Train to Roots, vengono dalla Sardegna, e si sono formati nel 2004. In questi anni si sono fatti conoscere non solo in Italia, ma in tutta Europa, soprattutto grazie ad un'intensa attività live. "Caratterizzati da una maturazione costante e dai live esplosivi, nei loro dischi hanno mantenuto un mix particolare di stili e lingue, in cui trovano spazio le varie sfumature della musica giamaicana e della black music con testi impegnati e divertenti in italiano, sardo e inglese."
Ne avevamo parlato per l'ultima volta due anni fa, per la pubblicazione di quello che ad oggi è il loro ultimo album, Declaration N° 6, distribuito globalmente dalla storica etichetta giamaicana VPAL, come già il precedente. Un ottimo lavoro, impreziosito dalla partecipazione di Bunna (Africa Unite) ed Eugenio Finardi, e che confermava il valore della band.

Siamo tornati ad occuparci di loro perché nelle ultime settimane sono stati pubblicati due nuovi singoli, che anticipano il loro nuovo disco, il settimo della loro storia. Sabato abbiamo proposto in trasmissione il secondo, intitolato Oi e dedicato al tema della discriminazione, che Bujumannu, voce della band, presenta così: "Mi è capitato di conoscere rifugiati e parlare con loro, ascoltarli e conoscerne le storie, disperate e piene di dolore. Ogni essere umano ha il diritto di vivere in pace ed in armonia e di non sentirsi solo ed abbandonato, sono diritti che non hanno e non dovrebbero avere un colore. Abbiamo tutti lo stesso sangue, che è di un colore rosso vivo e abbiamo tutti il dovere di aprire il cuore di fronte ad un persona sola, disperata, che sogna la pace e di vivere una vita dignitosa."

Oggi ve ne presentiamo il video, per la regia di Emanuele Bardi: enjoy!!