Abbiamo avuto la fortuna di ospitare Paolo Benvegnù più volte, sia in collegamento che qui a Lussemburgo, dove lo abbiamo fatto esibire già a più riprese, l'ultima nel maggio 2016 (qui il podcast della relativa intervista). Ha pubblicato il 3 marzo 2017 H3+, il quinto album della sua carriera da solista, che conta anche tre EP ed un live: un lavoro che ha concluso la trilogia iniziata da Hermann e Earth Hotel, un viaggio a tre tappe all’interno dell’anima. A seguire tanti progetti, da I racconti delle nebbie con Nicholas Ciuferri a vari tour, ma si iniziava a sentire parecchio la mancanza di un suo nuovo lavoro. Il vuoto è stato finalmente colmato nel marzo dell'anno scorso, con l'uscita per Black Candy del suo nuovo album, intitolato Dell'odio e dell'innocenza. Un lavoro che racconta di aver ricevuto "via posta da un mittente sconosciuto. Dopo un sonno relativo, decido che chi ha scritto e registrato in modo rudimentale tali canzoni ne aveva la stretta necessità. La scrittura mi pare abissale e profonda, vagamente imperfetta e verbosa, vanamente protesa alle risoluzioni degli esseri umani. Quasi un campionario ideale di impossibilità." Storytelling a parte, l'ennesimo grande album di un artista fuori dal comune, che riesce sempre a toccare nel profondo.
Siamo stati felici di dargli il bentornato in trasmissione per presentarlo (qui il podcast), e all'inizio di quest'anno abbiamo parlato di Delle inutili premonizioni - Venti anni di misconosciuto tascabile Vol. 1, disco in cui ha ripreso in chiave acustica alcuni gioielli del suo repertorio.
Due settimane fa è stata pubblicata la puntata a lui dedicata delle Sonic Sunday's Sessions, miniserie in diffusione digitale: una bella intervista unita ad uno splendido live set nel General Recording Studio di Firenze. Enjoy!!
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