Oggi siamo lieti di tornare a parlare di un vecchio amico della trasmissione, ed anche del sottoscritto, che abbiamo già portato in concerto a Lussemburgo.
Parlo di (Massimo) Giangrande, talentuoso cantautore che conosco dai tempi in cui era il frontman dei Punch & Judy, rockband romana che dopo una lunga gavetta ed un paio di EP autoprodotti arrivò a pubblicare un bell'album, La cura migliore, nel 2004. Risale invece al 2008 il suo esordio solista, Apnea: un disco straordinario, che avrebbe meritato ben maggior attenzione, e per il quale lo portammo a suonare a Lussemburgo. Nel 2012 è uscito il suo secondo album, Directions, prodotto da Paolo Benvegnù e seguito nel 2018 da Beauty at closing time (qui il podcast con l'intervista). Nel mezzo, lo abbiamo ospitato sei anni fa (qui il podcast) per l'EP Disappear di Antiphone, un progetto di musica elettronica con Andrea Biagioli, di cui abbiamo in seguito presentato il primo album, Elestart.
Lo scorso 8 giugno ha pubblicato il suo nuovo album, Beehives of resistance, che ha registrato in gran parte nel suo studio tra i boschi dell’Appennino tosco-emiliano suonando quasi interamente tutte le parti strumentali e vocali, affiancato da Gioele Pagliaccia alla batteria e da Andrea Biagioli al pianoforte, rhodes e synth. Un lavoro dagli arrangiamenti scarni ed essenziali, ma come sua abitudine molto eleganti, che lo porta ad esplorare in direzioni nuove e diverse: "è quasi un’opera di utopia che mi aiuta a camminare, spostandosi di continuo, così come fa la linea dell’orizzonte quando la inseguiamo, sempre un passo più in là."
L'uscita del disco è lanciata da un secondo singolo, Morning dew, che racconta così: "Per registrare nel mio studio, circondato dal bosco, prima di mettermi a lavoro devo fare un po' di legna così da assicurarmi il caldo per tutto il giorno. Quella mattina la rugiada copriva ogni cosa intorno a me e da lì ho preso spunto per scrivere la musica e il testo. Tutto si è generato con grande immediatezza, in un ruvido equilibrio tra immagini e sensazioni quasi primordiali che ho cercato di trasferire nel brano, registrandolo in un'unica take, per fotografare lo stato emotivo del momento." Oggi vi invitiamo a scoprire il bel video in animazione, a cura del regista Gianluca Maruotti: enjoy!!
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