Decima puntata della ventiseiesima stagione, ed ultima trasmissione normale dell'anno, visto che sabato prossimo vi proporremo uno speciale natalizio, ed il 31 dicembre ed il 7 gennaio le tradizionali Sentieri Sonori Picks, la rassegna dei nostri dischi italiani preferiti dell'anno, alla sua dodicesima edizione. Questa settimana abbiamo preparato per voi un programma molto ricco e vario, e visto che avremo una sola intervista potremo dare ancor più spazio a tante interessanti novità, spaziando come sempre fra generi e sonorità diverse. Ascolteremo e parleremo di Studio Murena & Danno, Dj Fede feat. Masito, Deda feat. Davide Shorty, Cut, Confusional Quartet, Fonderia, Bono / Burattini, Andrea Poggio, Fabrizio Coppola, Missincat, Marta Del Grandi e Nostromo.
L'ultima intervista del 2022 vedrà protagonista un musicista che seguiamo ed apprezziamo da vari decenni, in tanti diversi progetti e gruppi.
Abbiamo infatti scoperto Max Casacci nei primi anni '90 come chitarrista degli Africa Unite, per poi seguirlo nell'avventura Subsonica, nata negli anni in cui il sottoscritto iniziava a fare il dj, anche il quel Locale in cui la band torinese si è spesso esibita ai suoi inizi. Negli ultimi anni abbiamo raccontato la nascita ed i tre album di Deproducers, con cui unisce musica e divulgazione scientifica insieme a Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Vittorio Cosma, ma anche altri progetti come Demonology HiFi (presentato qui) con Ninja (batterista dei Subsonica), fino al suo primo disco da solista, Earthphonia, realizzato esclusivamente con suoni della natura e dei suoi ecosistemi.
Prosegue questo percorso di ricerca e sperimentazione basato su campionamenti il suo nuovo lavoro, "un album di musica senza strumenti musicali che gioca a svelare il groove nascosto della città, attraverso la ricerca e la manipolazione delle fonti sonore urbane." Urban Groovescapes (Earthphonia II) è uscito in digitale e in vinile il 25 novembre per 35mm, sezione cinematografica/sperimentale di 42 Records, è stato composto "esclusivamente a partire dai suoni delle città. Mezzi di trasporto, ambienti stradali ma anche oggetti di consumo, sport, la voce di una diva, i rumori di un cocktail bar. Un gioco d’immaginazione creato con i suoni della quotidianità. Un viaggio incentrato sul ritmo e sul movimento. Un invito a ripensare il rapporto con lo spazio urbano: Le città cominciano a cambiare solo quando riusciamo ad immaginarle differenti." Il risultato è un disco che colpisce ed affascina, che saremo lieti di presentare dando il benvenuto a Max.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
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