Sunday, March 15, 2015

Simona Norato: La fine del mondo

Nel corso dell'intervista di ieri, Cesare Basile ci ha fra l'altro raccontato chi ha lavorato con lui sul suo nuovo splendido disco, citando Simona Norato, di cui ha prodotto il recente album.
Confesso che non la conoscevo: vista la grande stima che abbiamo di Cesare, sono andato subito a cercare la sua biografia, scoprendo che si tratta di una musicista attiva dai primi anni 2000 in vari progetti, fra cui Dimartino e Iotatola.

Il suo debutto solista, La fine del mondo, è stato pubblicato in febbraio, ed è disponibile direttamente sul suo sito, con la formula "paga quanto vuoi" (anche zero) in formato digitale, o a 10 euro in cd.
Un disco senza dubbio molto interessante, che non mancheremo di presentarvi nelle prossime settimane più approfonditamente, ma che volevo iniziare a proporvi subito e che la sua autrice racconta così.
“Questo disco è il frutto di una scrittura incoercibile, come il reflusso gastrico perpetuo dopo la sbronza. La morte alcolica dell'eroe senza pelle che si rinchiude in casa per paura e per amore dell'uomo, è necessaria. Perché è la fine che precede il principio, non il contrario. Questo disco parla di Rinascita, parla di quella salvezza che proviene dalla scrittura, dal racconto. La bellezza del viaggio che prescinde dal risultato e nutre, qui ed ora. La ricerca di nuovi modelli culturali che cancellino quelli vecchi, ingoiati senza critiche. La rivoluzione allo specchio. Il cambiamento ed il movimento applicati innanzitutto a se stessi, perché lasciarsi non è la fine del mondo”.




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