Thursday, January 10, 2019

In onda sabato mattina, ospiti Alessio Bondì & I hate my village (Rondanini/Viterbini)

La settimana sta come sempre volando via, si avvicina il weekend, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Vi proporremo come sempre 90 minuti di ottima musica italiana, totalmente incentrati sulle novità, accogliendo due graditi ospiti. Per quanto riguarda le nuove uscite, presenteremo i singoli di Ritmo Tribale, O.R.k., Ofeliadorme, Mèsa, Delmoro e Swingrowers (feat. Davide Shorty) ed il recente album di Soul Island.
Venendo agli ospiti, ci occuperemo di una delle più liete sorprese degli ultimi mesi, che non abbiamo esitato ed includere nelle nostre Sentieri Sonori Picks 2018.

Si tratta del secondo album di Alessio Bondì, giovane e talentuoso cantautore siciliano che ha esordito nel 2015 con Sfardo, raccogliendo consensi e riconoscimenti. È stato definito come "una via di mezzo tra Jeff Buckley e Rosa Balistreri", per la sua capacità di unire le moderne sonorità internazionali alla tradizione musicale della sua terra, testimoniata anche dal cantato in siciliano. Nel 2017 il disco è stato ristampato in 10 Paesi, e Bondì ha iniziato a farsi conoscere internazionalmente, finendo per innamorarsi della musica brasiliana ed imparare il portoghese, ed andando anche a vivere per qualche tempo a Barcellona, dove ha appreso anche un po’ di spagnolo.

Un percorso che pare aver lasciato un segno importante nella sua carriera, a giudicare da Nivuru, il suo secondo disco, prodotto da Fabio Rizzo ed uscito il 2 novembre per 800A Records. Un titolo che in siciliano significa nero, per un album che è invece un'esplosione di suoni e colori, "un viaggio dentro la potenza della Sicilia tra ritmi vivaci e sospensioni improvvise. Lontano da climi folkloristici o tradizionali, la tracklist rappresenta piuttosto un ponte tra una Sicilia profonda, l’Africa e l’America Latina, il cui sound si snoda tra ritmi afro-funk, soul, musica popular do Brasil e scenari poetici, umidi di sesso e disperazione, spaesamenti e momenti luminosissimi." Un lavoro che sorprende, conquista e che si fatica molto ad estrarre dallo stereo, per freschezza, originalità e qualità della proposta.

 

Ci tufferemo poi negli album del 2019, iniziando dall'anteprima del debutto di un nuovo progetto, formato però da musicisti molto ben noti dalle nostre parti.

Si chiama I hate my village, ed è il risultato dell'unione della batteria di Fabio Rondanini (Calibro 35 ed Afterhours, fra gli altri) con la chitarra di Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri), con la partecipazione della voce di Alberto Ferrari (Verdena) e la produzione di Marco Fasolo (Jennifer Gentle). Una collaborazione nata dalla loro comune passione per la musica africana, nata sui palchi accompagnando maestri quali Bombino e Rokia Traoré. Il primo frutto era stato il singolo che aveva lanciato l'uscita del secondo disco da solista del chitarrista romano, che ci aveva anche parlato di queste loro affinità elettiva nell'intervista che ci aveva concesso all'uscita del disco (qui il podcast).

A partire da là, "jam dopo jam prendono forma 9 incredibili tracce in cui melodie e ritmi dalla Madre Africa si fondono con timbriche occidentali, ottenendo una miscela di straordinario effetto. Questo risultato si amplifica ulteriormente grazie al contributo di uno dei personaggi chiave del rock nostrano dagli anni ’90: Alberto Ferrari si inserisce con la sua inconfondibile vocalità donando all’amalgama strumentale un ulteriore elemento capace di unire mondi - apparentemente lontani - che in I Hate My Village sembrano coesistere da sempre. Il suono che deriva da questo magico incontro è coraggioso ed innovativo. In cabina di regia Marco Fasolo lo restituisce in maniera emozionante, dimostrandosi ancora una volta uno dei produttori più visionari e abili, tanto nel riprendere l’energia dei musicisti in gioco, quanto nel raccontare tutti i variopinti paesaggi sonori della loro scrittura." Uno splendido progetto, ed un disco molto bello e coinvolgente, che sarà pubblicato il 18 gennaio da La Tempesta International, e che siamo fieri di potervi presentare in anteprima.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 12 gennaio, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

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