Friday, January 11, 2019

Veeblefetzer, nuova anticipazione dal prossimo disco, More: Love Buzz

Questa mattina siamo felici di tornare a parlare di una band di cui ci siamo letteralmente innamorati ormai più di tre anni fa.

Fra le più liete sorprese musicali del 2015 per noi ci sono senza dubbio stati i Veeblefetzer, quattro musicisti romani che hanno imboccato sentieri sonori molto originali, che presentavano così: "volendo scomodare gli dei dell’Olimpo, immaginate Tom Waits festeggiare tre giorni di fila in compagnia di Lee Scratch Perry e Joe Strummer al matrimonio di Emir Kusturica." Nel loro LP di esordio, No Magic, No Bullet, troviamo infatti reggae e dub, musica gypsy, rock'n'roll, dixieland, il tutto con attitudine punk ed una strumentazione anch'essa molto particolare: chitarre fra il levare ed il manouche, fiati molto presenti e spesso travolgenti, ed una sezione ritmica che al posto della batteria usa tamburi e macchina da scrivere ed al posto del basso il susafono, un basso tuba da parata. Il risultato è un album, tutto cantato in inglese, che dall'inizio alla fine non smette di sorprendere e di spiazzare, ma che cattura e conquista: una botta di energia dalla quale è poi difficile staccarsi, e che non abbiamo dubitato un secondo ad inserire nelle Sentieri Sonori Picks 2015.

Nello scorso mese di ottobre abbiamo presentato, in trasmissione e qui sul blog, un loro nuovo brano, Katabum, con cui hanno partecipato alla colonna sonora de La Profezia dell'Armadillo, film diretto dall'esordiente Emanuele Scaringi ed ispirato alla graphic novel best seller di Zerocalcare, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dove si sono fatti notare con uno strepitoso ingresso in sala. Nella colonna sonora del film ci sono altri due loro brani: una versione electro cumbia del brano La Notte, parte della raccolta Istituto Italiano di Cumbia Vol.2, ed un'originale cover di Love Buzz, canzone sixties della band olandese Shocking Blue resa celebre dai Nirvana.

Oggi vi proponiamo proprio quest'ultimo pezzo, pubblicato ieri con l'annuncio del nuovo disco, 
More, che uscirà il 25 gennaio per Goodfellas"More, perché queste canzoni sono come frutti che nascono dagli arbusti, dalle spine. More, perché in inglese vuol dire di più, abbiamo evoluto il nostro sound. More, perché sempre in inglese è anche anagramma di Rome, la nostra città dove torniamo a rifugiarci dopo ogni scorribanda. More, perché Roma è bella, ma qui se more un po’ ogni giorno." Enjoy!!



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