Saturday, June 30, 2018

Avion Travel & Steven Forti nel podcast della settimana, già online

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, ospiti Avion Travel e Steven Forti, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!


Playlist:
1
Eurocrime!Calibro 35
2
CardineFadi
3
Per amore e bastaMotta
4
EnvyLoners
5
New York City LifeDave Muldoon
6
How The West Was WonPeter Perrett
7
Ntra Mennula e AranciCesare Basile
8
Il sogno delle luccioleRadiodervish
9
Polvere di gessoRiccardo Tesi e Banditaliana
10
AdulcorataJacopo Falchi
11
GuiroVinicio Capossela
12
Come si canta una domandaAvion Travel
13
PrivéAvion Travel

In onda fra poco, ospiti Steven Forti & Avion Travel

È arrivato il weekend, pronti come ogni sabato a seguirci su nuovi Sentieri Sonori?

Puntata come sempre molto densa, fra qualche interessante novità, un collegamento internazionale ed un'intervista di prestigio.
Parlando di novità, vi presenteremo i nuovi singoli di Dave Muldoon e Fadi, e gli album di LonersRadiodervish e Riccardo Tesi & Banditaliana.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il ritorno del nostro mensile collegamento con Barcelona e Steven Forti (ZibaldoneRadio Contrabanda), che ci parlerà del Primavera Sound festival, ed in particolare di Peter Perrett e Cesare Basile.

Sarà infine il momento dell'ultima intervista della stagione, dedicata al grande ritorno di una storica band, a 15 anni dal loro precedente album di inediti.


Parliamo degli Avion Travel, che hanno pubblicato il 18 maggio Privé, un disco fedele allo spirito di produzione indipendente e alle atmosfere della trilogia composta da Bellosguardo, Opplà e Finalmente Fiori e realizzato dopo aver ricostruito lo staff operativo dei loro inizi, con Mario Tronco nel ruolo di produttore artistico e supervisore, oltre che di arrangiatore e musicista. Dal 2003 non avevano abbandonato la loro attività, grazie alle molte pubblicazioni, omaggi, cover, riedizioni e vari tour con formazioni diverse e ridotte, album e tour di successo nei teatri; ognuno dei componenti della band, inoltre, si è nel frattempo dedicato a diversi progetti, tutti di grande valore artistico. Riunitisi in formazione originale completa nel 2014 per una serie di concerti (alla fine, più di 100 in tre anni), come racconta il cantante Peppe Servillo "il 30 marzo dello scorso anno ci siamo visti la prima volta tutti insieme per ascoltare le canzoni e per pianificare una pubblicazione. Proprio nel pomeriggio di quel giorno Fausto ci ha lasciato. Questo lavoro per noi ha il valore di un punto di ri-partenza di una carriera trentennale che non si è mai interrotta nelle nostre relazioni. Anche quando siamo stati fermi."

Privé contiene undici tracce, di cui dieci canzoni ed un extra strumentale, tutte originali ed in parte inedite: quattro canzoni sono state per la prima volta eseguite e interpretate loro ma erano state scritte e suonate per/da altri artisti (Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Musica Nuda), per le altre la scrittura e la scelta dei brani è cominciata durante il Retour insieme al compianto Fausto Mesolella. Sempre Servillo spiega che "è doppia la natura di questo lavoro, come da sempre la natura di questo gruppo che in questi mesi ha rigenerato parte di se, come un piccolo animale dalla lunga vita, riaffidandosi a se stesso, alla sua piccola storia, alla propria varia identità. Corrono gli Avion Travel tra sentimenti opposti, generando con questo movimento il contrasto secondo la legge del dramma e a questa legge si votano in modo vitale e scomposto per un pugno di canzoni nuove."

 

READY TO TUNE IN?!!

11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.


Friday, June 29, 2018

Il Mucchio Selvaggio chiude i battenti

Un veloce post per condividere una triste notizia, appena pubblicata e subito rimbalzata sui social network: dal mese prossimo non sarà più in edicola quella che è stata una delle più importanti riviste musicali italiane, Il Mucchio Selvaggio.

Si chiude così una storia durata più di 40 anni, nel corso dei quali quelle pagine hanno educato alla buona musica svariate generazioni di lettori, incluso ovviamente il sottoscritto. Ricordo quando, ragazzino, mi trovavo in imbarazzo di fronte ad edicolanti poco informati che, tratti in inganno dal nome, mi chiedevano se si trattasse di un giornalino.. per adulti.
Una storia anche travagliata, ma non ci pare il momento di parlare di quello, e dei motivi della chiusura, almeno in parte legata alla crisi generalizzata del settore editoriale.

Vogliamo piuttosto rendere omaggio a chi ci ha insegnato tanto, ed ha avuto un ruolo fondamentale nella nostra formazione musicale. Fra le tante firme, ne vogliamo citare due: l'amico Federico Guglielmi, che abbiamo anche avuto il piacere di ospitare in trasmissione, e Giancarlo Susanna, purtroppo recentemente scomparso.
Una chiosa vogliamo aggiungerla, in primis per i nostri lettori più giovani. Lo sappiamo, il mondo sta cambiando, la rete sta abituando tutti ad un'infinità di contenuti gratuiti, ma un appassionato di musica non dovrebbe esitare a spendere pochi euro per una rivista specializzata di qualità.


Spazio 1918 di GDG Modern Trio CD-tipp di Radio ARA della prossima settimana!!

Come sapete, abbiamo periodicamente l'onore di scegliere e presentare il CD-tipp, disco della settimana di Radio ARA: da lunedì a venerdì, un brano al giorno, alle 18.
Ci pare giusto annunciarvi che la prossima settimana sarà nuovamente il nostro turno, anche perché ci occuperemo di un nuovo progetto che riunisce però tre musicisti ben noti dalle nostre parti, Stefano Ghittoni (The Dining Rooms), Bruno Dorella (Ronin) e Francesco Giampaoli (Sacri Cuori).

I tre si conoscevano da tempo, ma la scusa per lavorare insieme è arrivata con l’album dei Dining Rooms, per il quale il primo ha chiesto agli altri due una collaborazione; da lì è nata l’idea di un lavoro a tre, in cui unire le visioni dei musicisti caratterizzate dalla fascinazione per la musica da film. Le otto tracce che compongono il disco hanno avuto una gestazione abbastanza lunga, circa due anni, durante i quali Ghittoni ha proposto le sue idee di partenza, già fortemente permeate del suo immaginario di elettronica vintage, che sono state sviluppate insieme da Dorella e Giampaoli; un processo molto stimolante che ha sorpreso e divertito entrambi, facendo emergere l’attitudine exotica di Giampaoli e quella più spigolosa di Dorella, accomunate dalla fascinazione per le atmosfere lynchiane.

Non era facile dare un’identità estetica al progetto: la volontà era, da un lato, quella di dare un’immagine ironica e un po’ retrò dei tre “professionisti” (da qui il nome, GDG Modern Trio), ma di fatto, il progetto è spesso gioiosamente scappato di mano, accumulando ritardi legati ai vari impegni dei tre, alternati a momenti di esaltazione creativa che li ha fatti perdere in “territori sconosciuti”. Da qui l’idea di Spazio 1918, un Retrofuturo, in cui l’elettronica ha un sapore vintage, la musica di bassi e chitarre ha una ritmica elettronica e dove le certezze di chi suona si adattano ai mutamenti inattesi di alcune delle menti più fertili in circolazione da molti anni nel panorama indipendente.
Ve lo abbiamo presentato sabato scorso con una bella intervista (qui il podcast), ed ora vi invitiamo a scoprirlo meglio da lunedì 2 a venerdì 6 luglio alle 18 (circa) su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link.


 


Questo pomeriggio Sentieri Sonori goes to Spain, featuring Rancore e Delmoro!!

Domattina, come ogni mese o quasi, avremo il piacere di ospitare in trasmissione l'amico Steven Forti di Zibaldone (Radio Contrabanda, Barcelona) con le sue interessanti proposte.

Mi pare giusto informarvi che questo pomeriggio ci sarà anche il collegamento nell'altro senso.
Sarò infatti lieto di partecipare a Zibaldone, per presentare due delle più belle novità degli ultimi tempi, nonché due nostri recenti ospiti, Delmoro e Rancore!!

Vi invito quindi a sintonizzarvi dalle 18 alle 20, sui 91.4 in FM se ci leggete da Barcelona, altrimenti in live streaming a questo link.

 


Thursday, June 28, 2018

In onda sabato mattina, ospiti Steven Forti & Avion Travel

La settimana sta volando via, si avvicina il weekend, e con esso il vostro abituale appuntamento con Sentieri Sonori!!

Appuntamento come sempre molto denso, fra qualche interessante novità, un collegamento internazionale ed un'intervista di prestigio.
Parlando di novità, vi presenteremo i nuovi singoli di Dave MuldoonFadi, e gli album di Loners, Radiodervish e Riccardo Tesi & Banditaliana.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il ritorno del nostro mensile collegamento con Barcelona e Steven Forti (ZibaldoneRadio Contrabanda), che ci parlerà del Primavera Sound festival, ed in particolare di Peter Perrett e Cesare Basile.

Sarà infine il momento dell'ultima intervista della stagione, dedicata al grande ritorno di una storica band, a 15 anni dal loro precedente album di inediti.


Parliamo degli Avion Travel, che hanno pubblicato il 18 maggio Privé, un disco fedele allo spirito di produzione indipendente e alle atmosfere della trilogia composta da Bellosguardo, Opplà e Finalmente Fiori e realizzato dopo aver ricostruito lo staff operativo dei loro inizi, con Mario Tronco nel ruolo di produttore artistico e supervisore, oltre che di arrangiatore e musicista. Dal 2003 non avevano abbandonato la loro attività, grazie alle molte pubblicazioni, omaggi, cover, riedizioni e vari tour con formazioni diverse e ridotte, album e tour di successo nei teatri; ognuno dei componenti della band, inoltre, si è nel frattempo dedicato a diversi progetti, tutti di grande valore artistico. Riunitisi in formazione originale completa nel 2014 per una serie di concerti (alla fine, più di 100 in tre anni), come racconta il cantante Peppe Servillo "il 30 marzo dello scorso anno ci siamo visti la prima volta tutti insieme per ascoltare le canzoni e per pianificare una pubblicazione. Proprio nel pomeriggio di quel giorno Fausto ci ha lasciato. Questo lavoro per noi ha il valore di un punto di ri-partenza di una carriera trentennale che non si è mai interrotta nelle nostre relazioni. Anche quando siamo stati fermi."

Privé contiene undici tracce, di cui dieci canzoni ed un extra strumentale, tutte originali ed in parte inedite: quattro canzoni sono state per la prima volta eseguite e interpretate loro ma erano state scritte e suonate per/da altri artisti (Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Musica Nuda), per le altre la scrittura e la scelta dei brani è cominciata durante il Retour insieme al compianto Fausto Mesolella. Sempre Servillo spiega che "è doppia la natura di questo lavoro, come da sempre la natura di questo gruppo che in questi mesi ha rigenerato parte di se, come un piccolo animale dalla lunga vita, riaffidandosi a se stesso, alla sua piccola storia, alla propria varia identità. Corrono gli Avion Travel tra sentimenti opposti, generando con questo movimento il contrasto secondo la legge del dramma e a questa legge si votano in modo vitale e scomposto per un pugno di canzoni nuove."

 

La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!

Sabato 30 giugno, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.



Giacomo Scudellari, primo singolo e video dall'album di esordio: Cantico della sambuca

Questa mattina torniamo a parlare di un interessante album di debutto, che vi abbiamo presentato in trasmissione qualche settimana fa (qui il podcast).

Si tratta di Lo Stretto Necessario, primo LP di Giacomo Scudellari, prodotto da Francesco Giampaoli (di cui vi abbiamo presentato sabato il nuovo progetto, GDG Modern Trio) per la sua etichetta Brutture Moderne ed uscito lo scorso 16 marzo.
Un disco che "raccoglie nove canzoni di cantautorato che, per una volta, non è triste e senza speranza. Anzi. I brani sono positivi e vitali, senza tonalità minori, pur essendo capaci di scavare in profondità. "Non volevo scrivere ancora una volta – spiega l'autore – il manuale del cantautore depresso o incompreso perché magari è stato lasciato dalla fidanzata, o perché è lui che l’ha lasciata e si è pentito, o perché non la trova. Chi cerca questo nelle mie canzoni non troverà pane per i suoi denti." Troverà invece tanti bicchieri di sambuca e un sapore dolciastro, leggermente alcolico, da bevuta in allegria, a ribadire la necessità di non commettere il crimine di accontentarsi, di sparare i propri colpi per terra, di rinchiudersi in un rassicurante acquario. Quello di Giacomo Scudellari è un cantautorato classico, che guarda devotamente alla tradizione dei Settanta ma la sposta verso altri lidi musicali, il più delle volte sorprendenti. Le tracce si muovono infatti fra percussioni africane, cori sghembi, batterie metalliche alla Clash, imperiosi fiati morriconiani, mitraglie country, fanfare calypso come omaggi ad Harry Belafonte e paesaggi lunari. Il tutto per omaggiare il gusto onesto della Gioia con la g maiuscola."

Ve lo abbiamo presentato facendovi ascoltare Cantico della sambuca, il primo singolo radiofonico, che l'autore racconta così: "La sambuca, almeno in Romagna, è un rituale, una specie di messa alcolica. E il rito non si perfeziona se non si mette anche un chicco di caffè all’interno del bicchiere, la cosiddetta 'mosca'. La mia intenzione era di creare una sorta di piccolo manifesto di vita, di quelli che si cantano al salpare del sole. E quale posto migliore della giungla poteva soddisfare la nostra sete? Per questo abbiamo creato un arrangiamento un po’ strambo, con strani cori vagamente fra l'infantile e l'alcolico e percussioni africane."
Oggi ve ne presentiamo il video, realizzato da Davide "Bart" Salvemini con illustrazioni animate: "una storia che ha come protagonista un tronco spezzato dalla sua immobile quotidianità che si trova ad essere al centro di un'avventura che lo porterà a crescere e cambiare profondamente. Una vicenda allegra e colorata, carica di rimandi simbolici e momenti fantasiosi, che rispecchia a pieno l'atmosfera del brano e di tutto il disco." Enjoy!!



Wednesday, June 27, 2018

FADI, primo singolo e video: Cardine

Come diciamo spesso, siamo ormai sepolti da una costante valanga di promo, cui non è semplice star dietro, e che troppo spesso non riserva grandi sorprese. Ogni tanto, però, arrivano dischi o anche semplici singoli che ci conquistano, ed ripagano per tanti sforzi inutili.

È il caso dello splendido brano che vi vogliamo presentare questo pomeriggio, uscito la scorsa settimana per Picicca, che il sottoscritto ascolta da ieri in loop.
Si tratta di Cardine, singolo di esordio di FADI, nome d'arte di Thomas O. Fadimiluyi, italo-nigeriano della riviera romagnola.
Una canzone che come dicevo entra in testa e non esce più, con il suo coinvolgente cescendo ed il suo originale melting-pot di influenze anche molto lontane fra di loro, il tutto impreziosito da una voce bella ed espressiva.

Non sapendo nulla di più del comunicato stampa ricevuto, che ne dà un'ottima presentazione, ci pareva giusto citarlo: "Un albero genealogico che è un canto meticcio. Il padre originario dell’etnia Yoruba, arriva in Italia nei primissimi anni ‘80 per imparare l’arte del design di automobili e per coltivare la sua passione verso i motori. Mette su famiglia e inizia a gestire insieme alla moglie un alberghetto a Riccione, in cui crescono FADI e i suoi fratelli fra un Ciao ciao mare e una Romagna mia. La costa adriatica, l’eccitazione delle stagioni, quando sei travolto dal passaggio immenso delle persone, dalle contaminazioni e poi d’un tratto rimani solo a guardare sulla spiaggia quello che è rimasto. Nella tratta casa - scuola e nell’autoradio del padre suonano le canzoni di Marley, Ray Charles, Fela Kuti. In quella della madre i grandi cantautori italiani: Battisti, Dalla. Due mondi che in lui trovano una sintesi perfetta: come mettere insieme Michael Kiwanuka, Celentano e Chuck Berry, una miscela potenzialmente pericolosissima che in FADI si traduce semplicemente in una questione di attitudine soul. Arriva l’adolescenza, il grunge, i Fugazi, i Pearl Jam, gli Afterhours, il gusto per la chitarra elettrica, l’indie romagnolo e le sonorità dei Cosmetic, il nuovo cantautorato e Brunori Sas, le discoteche sulla riviera, i motori: una passione ereditaria per l’assemblaggio e lo sporcarsi le mani da un lato e dall’altro una riflessione sul concetto della velocità, sulla sua potenza e i suoi limiti.
La sua timbrica vocale è profonda, il colore inconfondibile. Non ha paura a misurarsi con la forma canzone all’italiana, con il cantautorato migliore che l’italia abbia prodotto nei decenni passati e nei duemila, conservando un gusto tutto anni ‘90 verso alcune sonorità elettriche, nel suono diretto e senza fronzoli. Cardine è il suo singolo d’esordio, un brano che ti rimane in testa subito dopo il primo ascolto, con una scrittura immediata e di grande impatto emozionale. FADI dice che è la sua Stand by me, l’effetto di quando cade la notte, la terra è buia e se non fa la timida la luna, una luce, si fa vedere. Un satellite, una persona, un "e te", qualcosa come un cardine a cui tenersi aggrappato quando sei tirato in profondità dalle sabbie mobili."

Non mancheremo di seguire questo giovane e talentuoso artista, curiosi di scoprirlo impegnato sulla lunga distanza. L'album è infatti atteso per l'autunno/inverno, e se il buongiorno si vede dal mattino è probabile che ve lo presenteremo con un'intervista.
Nel frattempo, vi invitiamo caldamente a scoprire lui e questo suo primo brano, proponendovene il bel video, opera di Crooner Films: enjoy!!




Raffaele Casarano, nuovo album: Oltremare (feat. Danno)

Questa mattina torniamo a parlare di una delle novità che vi abbiamo presentato sabato scorso in trasmissione (qui il podcast).

Si tratta del quarto disco di Raffaele Casarano, sassofonista salentino fra i più talentuosi e noti interpreti della New Jazz Generation italiana, intitolato Oltremare ed uscito il 15 giugno per la Tuk Music di Paolo Fresu.
Un album interamente scritto ed arrangiato da Casarano, che ha diretto un quartetto internazionale che comprende Manu Katché alla batteria, Eric Lagnini a pianoforte, Fender rhodes e sintetizzatori e Lars Danielsson a contrabbasso e violoncello. Un lavoro in cui il jazz si tinge di gospel, soul ed hip hop, anche in seguito ad una serie di tour africani che lo avevano portato a collaborare con vari musicisti dello Zimbabwe e del Sud Africa, "esperienza che ha segnato profondamente la realizzazione di questo album. Grazie all’approccio spirituale del leader il disco si sviluppa come una liturgia, con la musica che si libera pacata e serena, un antidoto ai nostri tempi turbolenti, un inno alla libertà e all’umanità alla ricerca del superamento dei propri limiti."

Sabato vi abbiamo fatto ascoltare il primo singolo, la title-track, che vede la partecipazione di uno dei più grandi rapper italiani, Danno del Colle der Fomento, che regala le sue rime pure ad una seconda canzone, La luna del deserto, anch'essa ispirata dal dramma dei migranti
. Oggi ve ne presentiamo il video, realizzato dall’artista Augusto Murgia e patrocinato dal comune di Lampedusa, e a sostegno della campagna #umani di Medici Senza Frontiere: enjoy!!



Tuesday, June 26, 2018

Diodato, uscito il video del nuovo singolo: Essere semplice

Questa mattina vi vogliamo presentare il video del nuovo singolo di un artista che seguiamo dai suoi inizi, che vi abbiamo fatto ascoltare tre settimane fa in trasmissione (qui il podcast).

Stiamo parlando di Diodato, che abbiamo intervistato una prima volta cinque anni fa per presentarvi il suo disco di esordio, E forse sono pazzo, che includemmo anche nelle Sentieri Sonori Picks 2013. Lo abbiamo poi ospitato nuovamente a fine 2014 (qui il podcast) per parlare di A ritrovar bellezza, il suo secondo lavoro in cui reinterpretava con nuovi arrangiamenti e con la sua splendida voce una serie di brani della grande tradizione della canzone italiana. Dopo tanti concerti, riconoscimenti, ed alcune prestigiose collaborazioni, nel gennaio dell'anno scorso il cantautore pugliese è tornato finalmente con un nuovo disco di inediti, Cosa siamo diventati, che vi abbiamo presentato con una nuova intervista (qui il podcast). Un ottimo album, che proseguiva il suo percorso fra canzone d'autore e rock con sempre maggiore maturità, e che arriva al cuore anche per la sua voce, sempre più bella ed emozionante.

A fine anno vi abbiamo presentato un nuovo singolo e video, Cretino che sei, per poi essere felici di rivederlo sul palco del Festival, questa volta fra i big, accompagnato dalla tromba del grande Roy Paci, per presentare Adesso.
Il nuovo singolo si intitola Essere semplice, ed oggi ve ne presentiamo il video, girato da Riccardo Petrillo e Giulio Scarano, che "mostra quattro storie di ribellione e definitiva accettazione della propria complessità, piccole epifanie che sanno di liberazione. Infatti, i quattro protagonisti riscattano il loro diritto a "non vivere come gli altri gli dicevano", a non seguire schemi imposti, strade tracciate da consuetudini e imposizioni sociali." Enjoy!!



Monday, June 25, 2018

GDG Modern Trio: primo video, Audrey's blues

Apriamo la settimana tornando a parlare del disco che vi abbiamo presentato sabato in trasmissione (qui il podcast) con un'intervista, Spazio 1918 di GDG Modern Trio.

Un nuovo progetto che riunisce però tre musicisti ben noti dalle nostre parti, Stefano Ghittoni (The Dining Rooms), Bruno Dorella (Ronin) e Francesco Giampaoli (Sacri Cuori). I tre si conoscevano da tempo, ma la scusa per lavorare insieme è arrivata con l'ultimo album dei Dining Rooms, per il quale il primo ha chiesto agli altri due una collaborazione; da lì è nata l'idea di un lavoro a tre, in cui unire le visioni dei musicisti caratterizzate dalla fascinazione per la musica da film.

Le otto tracce che compongono il disco hanno avuto una gestazione abbastanza lunga, circa due anni, durante i quali Ghittoni ha proposto le sue idee di partenza, già fortemente permeate del suo immaginario di elettronica vintage, che sono state sviluppate insieme da Dorella e Giampaoli; un processo stimolante che ha sorpreso e divertito entrambi, facendo emergere l’attitudine exotica di Giampaoli e quella più spigolosa di Dorella, accomunate dalla fascinazione per le atmosfere lynchiane.
Ne torniamo a parlare per presentarvi il primo video estratto dal disco, realizzato da Matteo Pozzi per il brano che vi abbiamo fatto ascoltare prima dell'intervista, Audrey's blues: enjoy!!


Sunday, June 24, 2018

Calibro 35 live video: Session Acoustique - Le Cargo !

Poco più di un mese dopo il loro fantastico ritorno a Lussemburgo (qui un ricordo video), torniamo a parlare dei nostri amati Calibro 35.

Lo facciamo per proporvi il bel video di una session che hanno realizzato proprio nel corso del loro recente tour europeo, in occasione del loro passaggio a Parigi.
Una session organizzata dalla webzine musicale Le Cargo !, che racconta: "una session last-minute. I Calibro 35 hanno una giornata a Parigi con un po' di tempo libero, e ci ritroviamo al primo piano della Brasserie Barbés. Il gruppo si installa, abbiamo un'ora per sistemare e filmare. Dopo un rapido soundcheck il gruppo propone di fare semplicemente un mini-set, come in concerto, cinque brani che si susseguono senza alcun tempo morto, senza porsi domande, mantenendo l'energia del suonare, dei brani e del live. Il risultato è una session da filmare praticamente tutta di un fiato di più di 15 minuti. Ma la musica ultra cinematografica dei Calibro 35 ci porta, ci trasporta e ci rapisce in un lungo ed unico movimento, un balletto di energia che vi consigliamo vivamente di andare a vedere dal vivo."

Una session in effetti molto bella e ben filmata, in una bella location, che siamo lieti di proporvi in questa prima domenica d'estate: enjoy!!


Saturday, June 23, 2018

GDG Modern Trio & The Russos nel podcast della settimana, già online

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, ospite The Russos e GDG Modern Trio, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!



Tracklist:
1
Eurocrime!Calibro 35
2
Oltremare (feat. Danno)Raffaele Casarano
3
Criminale emozionaleGhemon
4
Seguimi (l'ultima parola) [feat. Pepp Oh]Speaker Cenzou
5
Buenos Aires Pt.2Belize
6
Baby soldatoI Cani
7
La fine della chemio (feat. Jovanotti, Tre Allegri Ragazzi Morti, Manuel Agnelli, Samuel, Elisa, Meg, Lo Stato Sociale, Pierpaolo Capovilla & Prozac+)Sick Tamburo
8
Le cose succedonoRitmo Tribale
9
11 roseAtleticodefina
10
Sceglie me fra i bisontiSimona Norato
11
Minor MaliMinor Swing Quintet
12
Audrey's bluesGDG Modern Trio
13
SpiritGDG Modern Trio

In onda fra poco, ospiti The Russos & GDG Modern Trio

È arrivato il weekend, pronti come ogni sabato a seguirci su nuovi Sentieri Sonori?

Anche oggi dedicheremo tutta la puntata, o quasi, alle tante interessanti novità del periodo, accogliendo ben tre graditi ospiti. Vi presenteremo in particolare i nuovi singoli di Simona Norato e Ghemon e gli album di Raffaele Casarano (feat. Danno del Colle der Fomento), Speaker Cenzou, Belize e Minor Swing Quintet.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il ritorno dei nostri collegamenti internazionali, confermando la bella novità degli scorsi mesi: da Trieste sarà con noi la storica coppia di Radio e Tele Capodistria, The Russos. Elisa e Ricky ci parleranno di due recenti reunion, quella in studio dei Ritmo Tribale e quella live dei Prozac+ (nonché del singolo benefico dei Sick Tamburo).

L'intervista della settimana sarà dedicata ad un nuovo progetto che riunisce però tre musicisti ben noti dalle nostre parti, Stefano Ghittoni (The Dining Rooms), Bruno Dorella (Ronin) e Francesco Giampaoli (Sacri Cuori).

I tre si conoscevano da tempo, ma la scusa per lavorare insieme è arrivata con l'ultimo album dei Dining Rooms, per il quale il primo ha chiesto agli altri due una collaborazione; da lì è nata l'idea di un lavoro a tre, in cui unire le visioni dei musicisti caratterizzate dalla fascinazione per la musica da film. Le otto tracce che compongono il disco hanno avuto una gestazione abbastanza lunga, circa due anni, durante i quali Ghittoni ha proposto le sue idee di partenza, già fortemente permeate del suo immaginario di elettronica vintage, che sono state sviluppate insieme da Dorella e Giampaoli; un processo molto stimolante che ha sorpreso e divertito entrambi, facendo emergere l’attitudine exotica di Giampaoli e quella più spigolosa di Dorella, accomunate dalla fascinazione per le atmosfere lynchiane.

Non era facile dare un'identità estetica al progetto: la volontà era, da un lato, quella di dare un'immagine ironica e un po' retrò dei tre "professionisti" (da qui il nome, GDG Modern Trio), ma di fatto, il progetto è spesso gioiosamente scappato di mano, accumulando ritardi legati ai vari impegni dei tre, alternati a momenti di esaltazione creativa che li ha fatti perdere in "territori sconosciuti". Da qui l’idea di Spazio 1918, un Retrofuturo, in cui l'elettronica ha un sapore vintage, la musica di bassi e chitarre ha una ritmica elettronica e dove le certezze di chi suona si adattano ai mutamenti inattesi di alcune delle menti più fertili in circolazione da molti anni nel panorama indipendente.

 

READY TO TUNE IN?!!

11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Friday, June 22, 2018

Generic Animal, due nuovi singoli e video: Aeroplano e Gattino

Questa mattina torniamo a parlare di quello che è senza dubbio uno dei dischi più sorprendenti ed originali che abbiamo ricevuto negli ultimi tempi, debutto solista di un giovane artista già in attività da qualche anno.

Si fa chiamare Generic Animal, all'anagrafe Luca Galizia, cantante dei Leute, band basata a Milano il cui album di esordio del 2016 è stato pubblicato da Legno, etichetta dei Fine Before You Came, spesso presenti nelle nostre scalette ed anche nelle Sentieri Sonori Picks 2017. Proprio il loro cantante, Iacopo Lietti, ha stimolato Luca ha lavorare per la prima volta su testi in italiano: "mi ha mandato un testo e io gli ho mandato una demo. whatsapp e garage band. siamo andati avanti così per un paio di mesi. abbiam fatto 11 pezzi. nel disco ce ne sono 8. non che non ci piacciano i 3 tenuti fuori. a un certo punto faremo uscire anche loro."

L'album è stato pubblicato il 19 gennaio da La Tempesta, vede la collaborazione di Adele Nigro e Marco Giudici (ben conosciuti dalle nostre parti per Any Other ed Halfalib) e di Birthh, ed è stato mixato e masterizzato da Andrea Suriani.
Un lavoro come dicevamo molto bello ed originale, ben definito dal suo autore: "per quanto storto abbiamo l’impressione che si tratti di un disco pop senza ritornelli. con degli arrangiamenti dal gusto barocco/medievale a tratti folk a tratti soul. e anche un po’ hip hop. senza rime e tutto suonato con la chitarra classica di mia mamma."

Ve lo abbiamo presentato ad inizio febbraio con una bella intervista (qui il podcast), ed oggi siamo lieti di presentarvi i suoi due nuovi singoli, inediti, pubblicati nelle scorse settimane. Il primo è uscito il 22 maggio e si intitola Aeroplano, il secondo l'11 giugno, si intitola Gattino ed è stato scritto con Carlo Zollo, già in passato a Lussemburgo come fonico dei Calibro 35: enjoy!!