Friday, December 5, 2025

Weekend music: Il Nuotatore dei Massimo Volume

Nel febbraio del 2019 siamo stati felici di dare il bentornato in trasmissione ad una delle band del nostro cuore, che avevamo già ospitato più volte, ed anche portato in concerto a Lussemburgo, dieci anni prima.

Parliamo dei Massimo Volume, che all'epoca tornavano a pubblicare un nuovo disco, a sei anni dal precedente Aspettando i barbari. Nel frattempo erano stati impegnati in vari progetti, i lavori di Emidio Clementi con Corrado Nuccini e nei Sorge con Marco Caldara, i dischi da solista di Egle Sommacal e le varie collaborazioni di Vittoria Burattini. Il nuotatore è uscito il 1° febbraio 2019 per 42 Records: "diversi da tutto, fedeli solo a loro stessi e a quell’idea di unicità che fin dagli esordi ha scandito tutti i loro passi e reso ogni loro nuovo disco un’esperienza intensa e mai ripetitiva".

Per la prima volta in trio, "confezionano un album che scava proprio nell’essenza del loro suono, mai così volutamente scarno, minimale, eppure molto caldo e pieno, grazie anche alla produzione di Giacomo Fiorenza. Tutto quello che si ascolta è stato realizzato con la voce, il basso, la batteria e le chitarre (tante chitarre). Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco. Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura."
Uno splendido lavoro, che ad oggi non ha ancora trovato un seguito, anche visti i vari altri progetti che hanno nuovamente impegnato Mimì, Egle e Vittoria, che vi invitiamo a (ri)scoprire in questo primo weekend di dicembre: enjoy!!


Thursday, December 4, 2025

In onda sabato mattina, ospite AKA5HA, ritorno della rubrica Radiolescenza

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Per la nona puntata della ventinovesima stagione della trasmissione vi proporremo una scaletta densa di novità, ed accoglieremo due graditi ospiti. Fra le tante uscite interessanti di queste settimane, ascolteremo e parleremo di Filippo Gatti, Alberto Ventrella e Luigi Bonizio, Caparezza, Dadamatto, Satantango, cólgate, Pallida Cavtat, Citrus Citrus e Sì! Boom! Voilà!.
Come ogni primo sabato del mese, tornerà la nostra nuova rubrica mensile, che abbiamo deciso di intitolare Radiolescenza. Il protagonista è infatti un teenager italiano cresciuto a Lussemburgo, Roberto, che nonostante la giovane età sta già coltivando una grande passione per la musica. Per me è una gioia vederlo scoprire ed esplorare con crescente interesse mille artisti e generi (dall'hip-hop al punk, dal rock al reggae, alla canzone d'autore..) ed abbiamo pensato fosse giusto introdurre una voce giovane in una trasmissione di cinquantenni: sceglie e ci presenta ogni volta un album, in questo caso Noi, loro, gli altri, l'ottimo lavoro del 2021 di Marracash.
L'intervista della settimana sarà dedicata ad un disco che qualche settimana fa ha preso possesso di stereo, computer, autoradio... rendendomi ostaggio di ascolti ripetuti, ai limiti dell'ossessione, ma senza mai la minima traccia di noia. Anzi, uno di quei dischi che ti rapisce fin dal primo ascolto, ma che poi non cessa di sorprenderti, con una continua scoperta di dettagli.

Un album che aveva attirato la mia attenzione fin dall'arrivo del promo, già solo per il fatto che esce per Tanca Records, sublabel di Trovarobato diretta artisticamente da IOSONOUNCANE, che ne è anche co-produttore: un artista che stimiamo tantissimo, e che ha anche contribuito ad un altro nostro grande innamoramento musicale, due anni fa, Spira di Daniela Pes.
Questa volta lo troviamo al fianco di Matteo Castaldini, in arte AKA5HA, pianista di formazione, da anni produttore in area urban/rap, che nel 2022 ha fondato il collettivo artistico Matching Criteria vol.1 e nello stesso anno ha autoprodotto il suo debutto discografico, Incanto e Disperazione. Un lavoro che confesso avevo perso, ma che ora ho recuperato, con grande curiosità.

Il suo nuovo disco si intitola Rifiorirai, è uscito lo scorso 7 novembre, e come avrete capito mi ha colpito profondamente, in primo luogo per l'originalità e la personalità della proposta, che "nasce dal dialogo costante tra le influenze urban/rap nell’uso delle parole, nel flow, nella postura della voce e dell’autotune, nei synth digitali puliti; il mondo dell’elettronica, più acida, più sporca, più vicina anche a certi contesti techno; fino agli echi più folk, con grandi dinamiche, che spesso incollano i due mondi. Ne viene fuori un cantautorato elettronico a fuoco: la voce si sposta al centro ma resta intrecciata a una ricerca sonora precisa, dove sintetizzatori, campioni e strumenti acustici convivono in un equilibrio di densità controllata."
Un lavoro di grande spessore anche dal punto di vista lirico, che nelle sue parole "racconta una rinascita non consolatoria, in cui l’idea di rifiorire non nega il dolore ma ci cresce dentro. Il disco parte dall’addio, attraversa lutto e spaesamento, sfiora la radicalità fino a decantare in una rarefazione lucida."

La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Sabato 6 dicembre, 11.30/13, su Radio ARA
, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming e podcast a questo link.


Wednesday, December 3, 2025

The Dining Rooms, terza anticipazione dal prossimo album: In My Soul (feat. Chiara Castello)

Nel maggio di tre anni fa abbiamo dato il bentornato ad una band che programmiamo spesso e volentieri, e che avevamo già ospitato due volte in trasmissione, sempre a gennaio, nel 2016 e nel 2020.

Il 9 gennaio 2016 avevamo infatti presentato una delle uscite più interessanti della fine del 2015, Do hipsters love Sun (Ra)? di The Dining Rooms. Un progetto creato da Stefano Ghittoni e Cesare Malfatti, che in più di un ventennio ha esplorato universi musicali molto vari anche grazie a tante collaborazioni, e che tornava a quattro anni dal precedente lavoro, Lonesome traveller.
Il loro successivo album, Art is a cat, è uscito il 20 gennaio 2020 e "conserva tutte le caratteristiche del loro tipico trademark: canzoni in bilico tra folk e soul, dilatazioni dub, hip hop strumentale ed atmosfere cinematiche". Ha proseguito questo percorso lo splendido disco uscito nel maggio 2022 per Schema Records, che hanno presentato così: "Un album composito e profondo, malinconico come i tempi che stiamo vivendo, proiettato verso il futuro che, seppur complicato, è ancora tutto da scoprire. Turn To See Me è un'esortazione, quasi una preghiera, ad andare verso l’altro con azioni concrete, poetiche, politiche. Turn To See Me è un disco pieno di amore."

Due anni fa sono usciti due loro EP di Outtakes & Rarities, seguiti nell'aprile 2024 dal loro decimo album, Songs to Make Love to, che "estende la loro eredità sonora classica tra folk psichedelico, atmosfere cinematografiche e ritmi downtempo hip-hop", con la partecipazione delle voci di Chiara Castello (I’m Not a Blonde), Egeeno (del collettivo romano Tropicantesimo) e Tomaz Di Cunto aka Toco.
Lo scorso 25 aprile hanno pubblicato a sorpresa un disco invece completamente strumentale, tranne l’ultima traccia, cantata da Francesca Bono. Un progetto dalla genesi molto particolare, che "parte da un lavoro intitolato Sensibili alle Foglie, commissionato a Stefano e Cesare da un fantomatico gallerista e produttore cinematografico. Dopo alcuni anni, Stefano e Cesare decidono di riprendere in mano il lavoro: aggiungono alcuni arrangiamenti, chiedono a Francesca Bono se è disponibile per cantare la traccia che chiude il progetto. Infine ultimano e pubblicano le tracce intitolando il lavoro Sensibili alle Foglie (The Lost Soundtrack)."

Prima e dopo l'estate sono arrivati Higher Ground, e I Don’t Know Why, i primi due singoli dal loro prossimo album, Lost in the Spinning Sound, che uscirà a marzo 2026 e sarà interamente cantato da Chiara Castello. Il 21 novembre è seguito il terzo, In My Soul, "una ballata spirituale intrisa di eleganza cinematografica, che esplora la delicata fine di una relazione e il desiderio agrodolce di preservarne la memoria. Con il suo tono malinconico e introspettivo, il brano riflette sulla distanza, sulla memoria e sui frammenti persistenti del passato, la lotta per lasciarsi andare ma resistere." Oggi ve ne presentiamo il bel video, con le illustrazioni di Sara Vivan, i cui lavori accompagnano la parte visuale di questo disco: enjoy!!


Tuesday, December 2, 2025

Filippo Gatti pubblica un nuovo singolo ed annuncia un nuovo album!!!

A settembre abbiamo aperto la ventinovesima stagione della nostra trasmissione, ed abbiamo fatto ripartire il nostro blog, con una delle più belle notizie dell'estate.

Riguarda un artista cui siamo molto legati, cui abbiamo dedicato uno degli ultimi post della scorsa stagione, che si chiudeva ricordando che aspettavamo sue novità dal suo ultimo disco, uscito ormai otto anni fa. Parliamo di Filippo Gatti, già frontman dei nostri amati Elettrojoyce, poi autore di due magnifici dischi da solista, Il pilota e la cameriera nel 2012 e La testa e il cuore, appunto nel 2017.
Un cantautore dal talento veramente fuori dal comune, che dopo tanta attesa lo scorso 8 agosto ci ha finalmente regalato una splendida nuova uscita. Si intitola Nottuno/estate ed è definito "un album di due canzoni" (Una minima bugia e Grandeverde) scritto da Filippo e prodotto con un altro artista che amiamo molto, Riccardo Sinigallia.

L'ultima novità, annunciata la scorsa settimana, è che l'8 dicembre arriverà il suo tanto atteso nuovo LP, Viaggio Sentimentale. Un lavoro nel quale Filippo riprende in mano con Riccardo delle canzoni rimaste nel cassetto per molti anni, risuonate e registrate in un solo giorno, salvi successivi ritocchi del secondo, con piano e synth.
Nell'attesa di poterlo scoprire e presentare, magari con una nuova bella intervista, oggi vi proponiamo il singolo che ne lancia l'uscita, intitolato 1968 e dedicato all'artista canadese Joni Mitchell. "Il video è stato realizzato con immagini del rito medievale della focarazza che viene ripetuto da centinaia di anni a Santa Caterina, nei pressi del monte Amiata. Rito propiziatoria del fuoco, ispirato al martirio della prima donna considerata tra i padri della chiesa cattolica." Enjoy!!


Monday, December 1, 2025

Sick Tamburo, primo singolo e video dal prossimo album: Ho perso i sogni

Fra le novità più interessanti di queste settimane c'è il nuovo singolo di una band che siamo stati felici di ospitare, ormai sei anni e mezzo fa.

Parliamo dei Sick Tamburo, nati ormai più di quindici anni fa dalla fine dell’esperienza Prozac+, che "si sono imposti tra i principali riferimenti del panorama alternativo italiano, rappresentando un’espressione unica in grado di coniugare la sensibilità e la poetica della scrittura di Gian Maria Accusani e le sonorità incalzanti più proprie dell’alternative rock."
A due anni da Back To The Roots (Forse è l'amore), che segnava un ritorno alle radici con una serie di loro canzoni riarrangiate e risuonate in versione punk melodico, due anni e mezzo fa hanno pubblicato il loro sesto album di inediti, Non credere a nessuno, seguito da un lungo tour in tutta Italia.

Torniamo ad occuparci di loro perché lo scorso 19 novembre La Tempesta Dischi ha pubblicato un loro nuovo singolo, prima anticipazione dal prossimo album, in uscita il 16 gennaio 2026. Un brano che tocca, in modo delicato e poetico, un tema molto difficile, come spiega il comunicato: "Il delitto più grosso che possa essere commesso è quello di rubare i sogni a un bambino. Permettere che una cosa del genere accada è un vero e proprio crimine. Ho perso i sogni è la storia di un ragazzino di tredici anni rimasto, suo malgrado, solo tra le macerie della sua casa, del suo quartiere, della sua città. Non sa dove andare, dove nascondersi, cerca soltanto di rimanere vivo. Intorno a lui una guerra, di cui non può capire le ragioni, e qualcuno che gli ha portato via tutto: i suoi sogni. Sulle linee vocali sospese di Gian Maria Accusani, un tappeto d’archi accompagna un incredibile intreccio di melodie, che sembrano rincorrersi fino a esplodere in un grido malinconico: il ritornello. È qui che chitarre, basso e batteria diventano il rumore di un treno che prova a ripartire verso qualcosa di nuovo. Di migliore. È il grido di un tredicenne che non può meritarsi ciò che gli sta accadendo."
Una splendida canzone, prodotta, registrata e mixata da Gian Maria, con Giovanni “Joe” Ludovisi al contrabbasso, che si pregia anche di una bella copertina disegnata da Davide Toffolo. Oggi ve ne presentiamo il bel video, girato da Stefano Poletti con protagonisti, non a caso, dei giovani pordenonesi: enjoy!!!