Stiamo parlando del grande Bobo Rondelli, che avevamo ospitato l'ultima volta due anni fa (qui il podcast) per il celebrato Come i Carnevali, che era poi stato seguito l'anno scorso da uno toccante omaggio ad un suo illustre concittadino, Piero Ciampi.
Vi presenteremo ora il suo nuovo album, Anime storte, uscito il 6 ottobre, e gli dedicheremo anche una buona parte della trasmissione, con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore, con cui ripercorreremo la storia del cantautore livornese.
Abbiamo deciso di iniziare questo excursus già nel corso della settimana qui sul blog, e dopo aver parlato degli Ottavo Padiglione oggi ci occupiamo degli inizi della sua carriera solista. L'esordio fu nel 2001 con Figlio del nulla, un album che purtroppo non ottenne l'attenzione che avrebbe meritato, e che fortunatamente gli fu concessa un anno dopo, per un lavoro nato da una bella collaborazione.
Disperati intellettuali ubriaconi, prodotto ed accompagnato al piano da Stefano Bollani, riuniva una serie di brani inediti a qualche rilettura di precedenti brani di Bobo e due intense cover, Io e te, Maria di Piero Ciampi e Un giorno dopo l'altro di Luigi Tenco. Un album che valse a Bollani il Premio Ciampi per il miglior arrangiamento, ed oggi vi vogliamo proporre proprio il concerto al Teatro 4Mori di Livorno in occasione della consegna del premio: enjoy!!
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