Lo apriremo questo sabato, 7 ottobre, con il ritorno del nostro appuntamento speciale, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.
Curiosi di sapere quale sarà il secondo tema di questa terza stagione?
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.
Curiosi di sapere quale sarà il secondo tema di questa terza stagione?
Il 14 ottobre avremo in primo luogo il ritorno dopo la pausa estiva dei nostri mensili collegamenti con Barcelona e Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda), con cui per una volta non parleremo di musica. Lo sapete, in generale non ci occupiamo di attualità o politica, ma in questo caso non ci pareva possibile evitare la questione catalana, soprattutto visto che il nostro amico Steven è Professore di Storia Contemporanea all'Università Autonoma di Barcelona, nonché apprezzato giornalista.
Ospiteremo poi un artista torinese che è stato più volte nelle nostre scalette negli ultimi anni, incluse le prime trasmissioni di questa nuova stagione.
Si fa chiamare Willie Peyote, all’anagrafe Guglielmo Bruno, e per definirlo ci piace citare ciò che scrive di sé sui profili social: “nichilista, torinese e disoccupato, perché dire cantautore fa subito Festa dell’Unità e dire rapper fa subito bimbominkia.”
Lo abbiamo scoperto per il suo ultimo album, Educazione sabauda, uscito nel novembre 2015, che proseguiva il discorso iniziato con Manuale del giovane nichilista e Non è il mio genere, il genere umano. Un lavoro che pareva in effetti collocarsi fra rap e cantautorato, che non si affidava molto alle basi sintetiche, ma era stato anzi quasi interamente arrangiato e suonato da musicisti in carne ed ossa a partire dai beat di Frank Sativa, Kavah e Dj Koma e che anche dal lato delle liriche non deludeva, con rime molto ricche e significative, condite spesso da una buona dose di sana e sottile ironia.
Va nella stessa direzione il nuovo capitolo di quella bella storia, che si intitolerà La sindrome di Tôret ed uscirà il prossimo 6 ottobre. Uno splendido album, che conferma il suo grande talento, con "un sound e una forma lirica che vanno da Battisti a Bruno Martino, passando dal nuovo cantautorato pop e prendendo spunto dalla narrazione tipica della stand-up comedy e della satira: irriverente, ironico e mai convenzionale, si discosta dal diffuso stereotipo del rapper riuscendo a conquistare anche le platee più difficili."
Sabato 21 avremo in primo luogo il piacere di accogliere nuovamente in trasmissione l'amica Barbara Santi di Rumore, con cui recupereremo come sempre un bel disco uscito qualche anno fa. Pescheremo in questo caso nella discografia di un cantautore, ed anche attore, che amiamo molto, e che sarà l'altro nostro ospite di giornata.
Lo avevamo ospitato l'ultima volta due anni fa (qui il podcast) per presentare il celebrato Come i Carnevali, che era poi stato seguito l'anno scorso da uno splendido omaggio ad un suo illustre concittadino, Piero Ciampi.
Siamo ora molto curiosi di scoprire il suo nuovo album, Anime storte, in uscita il 6 ottobre, che viene presentato così: "Rondelli continua a vivere la sua seconda giovinezza artistica e per comporre questo disco si fa ispirare dalla figura delle persone semplici dei giorni nostri, virtualmente ingolfati di amicizie social, ma realmente sempre più soli e alienati. La produzione e gli arrangiamenti sono affidati alle sapienti mani di Andrea Appino (Zen Circus), nel disco anche la partecipazione di Bocephus King e Francesco Pellegrini (Zen Circus)."
Chiuderemo il mese di ottobre, sabato 28, in primo luogo con il ritorno dei nostri collegamenti con il Big Pomo, come l’amico Ricky Russo chiama la sua New York, nella quale ci porterà in giro come fa con i suoi tour NY Groove. A settembre ci eravamo diretti verso il New Jersey, sulle strade di Bruce Springsteen, nel giorno del suo compleanno, vedremo dove ci porterà stavolta.
Saremo poi lieti di accogliere un gruppo che abbiamo scoperto in colpevole ritardo solo nelle ultime settimane, per il loro secondo disco, che ci ha conquistati.
La Band del Brasiliano è un ensemble di musicisti toscani con alle spalle collaborazioni molto diverse tra loro (Dilatazione, Paolo Benvegnù, Ulan Bator, Bluebeaters), appositamente riunito per la colonna sonora dell'omonimo film del collettivo John Snellinberg (2010), con il quale condivide alcuni membri. Dal 2011 hanno cominciato, per gioco, ad esibirsi dal vivo. In formazione big band tra gli 8 e i 12 elementi hanno suonato in tutta Italia, dividendo il palco, tra gli altri, con Baustelle e Calibro 35.
Nel 2013 hanno esordito con Vol. 1, ed il prossimo 27 ottobre Cinedelic Records pubblicherà Vol. 2: si attinge di nuovo alla tradizione retrò easy listening, funk e sexy all’italiana, ma questo nuovo lavoro presenta più pezzi cantati (Davide Arnetoli e Serena Altavilla, già con Solki, Mariposa, Calibro 35) e più brani originali rispetto al primo, con il contributo di archi, percussioni e di una sezione fiati completa.
Un disco che ha tre anime: quella beat, smaccatamente retrò nell’approccio musicale e testuale, quella romantica, legata a temi di passione e gelosia, e quella fra funk ed erotismo, come nel singolo che vi abbiamo già proposto, Ti voglio (Vanoni/New Trolls), brano italiano di discomusic preferito dalla band.
La Band del Brasiliano è un ensemble di musicisti toscani con alle spalle collaborazioni molto diverse tra loro (Dilatazione, Paolo Benvegnù, Ulan Bator, Bluebeaters), appositamente riunito per la colonna sonora dell'omonimo film del collettivo John Snellinberg (2010), con il quale condivide alcuni membri. Dal 2011 hanno cominciato, per gioco, ad esibirsi dal vivo. In formazione big band tra gli 8 e i 12 elementi hanno suonato in tutta Italia, dividendo il palco, tra gli altri, con Baustelle e Calibro 35.
Nel 2013 hanno esordito con Vol. 1, ed il prossimo 27 ottobre Cinedelic Records pubblicherà Vol. 2: si attinge di nuovo alla tradizione retrò easy listening, funk e sexy all’italiana, ma questo nuovo lavoro presenta più pezzi cantati (Davide Arnetoli e Serena Altavilla, già con Solki, Mariposa, Calibro 35) e più brani originali rispetto al primo, con il contributo di archi, percussioni e di una sezione fiati completa.
Un disco che ha tre anime: quella beat, smaccatamente retrò nell’approccio musicale e testuale, quella romantica, legata a temi di passione e gelosia, e quella fra funk ed erotismo, come nel singolo che vi abbiamo già proposto, Ti voglio (Vanoni/New Trolls), brano italiano di discomusic preferito dalla band.
Il programma è come sempre molto denso e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio ARA, o quando volete comodamente in podcast.. STAY TUNED!!
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