Tornano le trasmissioni "normali", dopo i Radioracconti di sabato scorso, ed abbiamo accumulato un gran numero di novità di cui parlare, oltre ad avere come sempre o quasi due graditi ospiti da accogliere.
Vi vogliamo presentare fra gli altri i nuovi singoli di I'm not a blonde, Piotta e The BlueBeaters, le prime anticipazioni dai prossimi dischi di Tin Woodman, Lucio Leoni, Andrea Poggio e Daniele Coccia Paifelman, ed i recenti album di New Candys, Black Tail, Nordgarden e Carl Brave x Franco 126.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il ritorno dopo la pausa estiva dei nostri mensili collegamenti con Barcelona e Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda), con cui per una volta non parleremo (solo) di musica. Lo sapete, in generale non ci occupiamo di attualità o politica, ma in questo caso non ci pareva possibile evitare la questione catalana, soprattutto visto che il nostro amico Steven è Professore di Storia Contemporanea all'Università Autonoma di Barcelona, nonché apprezzato giornalista.
Ospiteremo poi un artista torinese che è stato più volte nelle nostre scalette negli ultimi anni, incluse le prime trasmissioni di questa nuova stagione.
READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il ritorno dopo la pausa estiva dei nostri mensili collegamenti con Barcelona e Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda), con cui per una volta non parleremo (solo) di musica. Lo sapete, in generale non ci occupiamo di attualità o politica, ma in questo caso non ci pareva possibile evitare la questione catalana, soprattutto visto che il nostro amico Steven è Professore di Storia Contemporanea all'Università Autonoma di Barcelona, nonché apprezzato giornalista.
Ospiteremo poi un artista torinese che è stato più volte nelle nostre scalette negli ultimi anni, incluse le prime trasmissioni di questa nuova stagione.
Si fa chiamare Willie Peyote, all’anagrafe Guglielmo Bruno, e per definirlo ci piace citare ciò che scrive di sé sui profili social: “nichilista, torinese e disoccupato, perché dire cantautore fa subito Festa dell’Unità e dire rapper fa subito bimbominkia.”
Lo abbiamo scoperto per il suo ultimo album, Educazione sabauda, uscito nel novembre 2015, che proseguiva il discorso iniziato con Manuale del giovane nichilista e Non è il mio genere, il genere umano. Un lavoro che pareva in effetti collocarsi fra rap e cantautorato, che non si affidava molto alle basi sintetiche, ma era stato anzi quasi interamente arrangiato e suonato da musicisti in carne ed ossa a partire dai beat di Frank Sativa, Kavah e Dj Koma e che anche dal lato delle liriche non deludeva, con rime molto ricche e significative, condite spesso da una buona dose di sana e sottile ironia.
Va nella stessa direzione il nuovo capitolo di questa bella storia, uscito il 6 ottobre ed intitolato La sindrome di Tôret. Uno splendido album, che conferma il suo grande talento, con "un sound e una forma lirica che vanno da Battisti a Bruno Martino, passando dal nuovo cantautorato pop e prendendo spunto dalla narrazione tipica della stand-up comedy e della satira: irriverente, ironico e mai convenzionale, si discosta dal diffuso stereotipo del rapper riuscendo a conquistare anche le platee più difficili."
READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
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