Quando con gli anni ottanta stava finendo anche il mio liceo, mentre allargavo i miei orizzonti musicali da post punk e new wave verso territori hard & heavy (e da lì a poco sarebbe arrivata Seattle e tutto ciò che ne è conseguito), mi arrivò fra le mani un album di cui si diceva un gran bene: No escape from acid hysteria, debutto dei romani Fasten Belt.
Fu amore al primo ascolto, per un disco ed una band che erano una miscela esplosiva di punk, new wave, psichedelia.. il tutto, avrei scoperto negli anni a venire, ancor più entusiasmante dal vivo. I Fasten Belt fecero un secondo disco, poi si sciolsero, salvo riformarsi per un terzo ed ultimo album, unico in italiano ed unico su major, per poi sciogliersi definitivamente.
Il loro chitarrista, Paolo "Spunk" Bertozzi, è tornato sulle scene dopo una lunga pausa nel 2008, con l'esordio del suo nuovo progetto, 2Hurt. Una band fra Paisley underground, folk ed americana, di cui abbiamo parlato l'ultima volta lo scorso autunno (qui il podcast) per il loro sesto album, Eat my skin, che abbiamo anche incluso nelle Sentieri Sonori Picks 2017.
Torniamo a parlare di loro per proporvi lo splendido concerto dello scorso 17 marzo al Wishlist Club di Roma, in occasione dei festeggiamenti per il loro decennale: enjoy!!
La mia band italiana preferita
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