Saturday, July 28, 2018

In onda fra poco, riascolteremo le interviste a Dunk, Lucio Leoni, Generic Animal e The Zen Circus

È arrivato il weekend, pronti come ogni sabato a seguirci su nuovi Sentieri Sonori?
Appuntamento speciale, questa settimana, il secondo dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione appena conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.

Quest'oggi torneremo in primo luogo ad inizio anno, al 13 gennaio, quando vi abbiamo presentato un "esperimento in progress al limite della performance".

Dunk sono nati dall'unione di due musicisti a noi ben noti, Luca Ferrari (Verdena) e Carmelo Pipitone (Marta Sui TubiO.R.k.), con i fratelli Ettore e Marco GiuradeiLa scintilla iniziale è stata l'incontro fra il primo e l'ultimo ad un concerto dei Giuradei a Bergamo, cui sono seguite una serie di jam session nello studio dei Verdena. Allo stesso tempo Ettore ha cominciato a scrivere nuove canzoni, con testi ispirati ad autori come Carmelo Bene ed Antonin Artaud, incentrati soprattutto sul "tema del doppio e di una certa inadeguatezza dell'esistere".

L'esordio live, nel mese di aprile dell'anno scorso a Brescia, ottiene ottimi riscontri, ma convince il trio ad allargarsi, coinvolgendo Carmelo Pipitone e la sua chitarra. Dopo un periodo di ulteriori prove e scrittura, a settembre la band registra il primo omonimo disco, uscito il 12 gennaio per l'ottima Woodworm, che "raccoglie tutto l'entusiasmo di questa manciata di mesi passata insieme: un disco poco pensato, suonato di pancia, a cuore aperto."

 

Il nostro viaggio nel tempo ci porterà poi al 18 novembre, quando abbiamo dato il bentornato ad un giovane musicista romano che definire semplicemente cantautore sarebbe oltremodo riduttivo.

Lucio Leoni alterna infatti brani parlati, recitati o rappati ad altri cantati, su ambientazioni sonore molto varie, che vanno dallo stornello romano al rock, il tutto con liriche di indubbio valore.
Il suo secondo disco era del resto originale e significativo fin dal titolo, Lorem Ipsum, che altro non è che l'inizio del testo segnaposto nei modelli dei programmi di impaginazione. Ve lo avevamo presentato con un'intervista (qui il link al podcast) e lo avevamo senza dubbio alcuno inserito nelle nostre Sentieri Sonori Picks 2015.

Il suo terzo album si intitola Il lupo cattivo ed è uscito il 10 novembre, finendo anch'esso nelle Picks 2017: un lavoro che conferma la peculiarità di questo giovane artista come il suo grande talento, espresso in modo ancor più convincente e maturo.


Torneremo poi in avanti nel tempo, al 10 febbraio, quando vi abbiamo presentato quello che è senza dubbio uno dei dischi più sorprendenti ed originali che abbiamo ricevuto negli ultimi tempi, debutto solista di un giovane artista già in attività da qualche anno.

Si fa chiamare Generic Animal, all'anagrafe Luca Galizia, cantante dei Leute, band basata a Milano il cui album di esordio del 2016 è stato pubblicato da Legno, etichetta dei Fine Before You Came, spesso presenti nelle nostre scalette ed anche nelle Sentieri Sonori Picks 2017. Proprio il loro cantante, Iacopo Lietti, ha stimolato Luca ha lavorare per la prima volta su testi in italiano: "mi ha mandato un testo e io gli ho mandato una demo. whatsapp e garage band. siamo andati avanti così per un paio di mesi. abbiam fatto 11 pezzi. nel disco ce ne sono 8. non che non ci piacciano i 3 tenuti fuori. a un certo punto faremo uscire anche loro."

L'album è stato pubblicato il 19 gennaio da La Tempesta, vede la collaborazione di Adele Nigro e Marco Giudici (ben conosciuti dalle nostre parti per Any Other ed Halfalib) e di Birthh, ed è stato mixato e masterizzato da Andrea Suriani.
Un lavoro come dicevamo molto bello ed originale, ben definito dal suo autore: "per quanto storto abbiamo l’impressione che si tratti di un disco pop senza ritornelli. con degli arrangiamenti dal gusto barocco/medievale a tratti folk a tratti soul. e anche un po’ hip hop. senza rime e tutto suonato con la chitarra classica di mia mamma."


Chiuderemo infine il nostro viaggio nel tempo andando al 3 marzo, quando abbiamo dato il bentornato ad una delle migliori rockband italiane.

Abbiamo accolto infatti nuovamente in trasmissione The Zen Circus, tornati a pubblicare un album ad un anno e mezzo dall'ottimo La terza guerra mondiale, che vi avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast), come il precedente con il cantante, Appino. Un disco con il quale hanno superato tutti i loro record, entrando direttamente al sesto posto nella classifica di vendite, ed ampliando ulteriormente la fedele fanbase che si sono guadagnati in diciotto anni, 9 album ed un EP, e più di mille concerti.

Questa volta è stato con noi il bassista Ufo, per parlare de Il fuoco in una stanza, uscito il 2 marzo per Woodworm e La Tempesta, che rappresenta un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana.
Il loro sound, ormai inconfondibile, è sempre più ricco e maturo, e come loro abitudine sono molto ispirati anche i testi, più intimi e toccanti che mai.


READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

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