È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!!
Vi proporremo come sempre un programma incentrato sulle novità, con due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di Amerigo Verardi, Yo Yo Mundi, Von Datty, Gold Mass, Nicaragua e della compilation Her Dem Amade Me, già presentata qui sul blog.
Venendo agli ospiti, accoglieremo in primo luogo una band che due anni fa ci aveva veramente conquistati, al punto da avere il brano più programmato della stagione.
Venendo agli ospiti, accoglieremo in primo luogo una band che due anni fa ci aveva veramente conquistati, al punto da avere il brano più programmato della stagione.
Si tratta dei Campos, che hanno pubblicato nel novembre 2018 il loro secondo disco. Una band nata nel 2011 a Pisa dall'incontro tra Davide Barbafiera e Simone Bettin, già membro di quei Criminal Jokers che abbiamo ospitato nel 2012 (intervista riproposta nella trasmissione dedicata al loro ex-frontman, Motta, qui il podcast). Il trasferimento di Simone a Berlino non ferma il progetto, che anzi si allarga con l'ingresso di Dhari Vij, bassista australiana con un passato da contrabbassista classica. Il trio comincia così da un lato ad esibirsi dal vivo e dall'altro a lavorare al suo primo album, Viva, che esce nel marzo 2017. Seguono più di 50 concerti in tutta Italia, per i quali il ruolo di bassista è preso da un altro ex-Criminal Jokers, Tommaso Tanzini, di cui vi avevamo anche presentato un interessante disco da solista. Alla fine del 2017 lavorano alla scrittura dei nuovi brani, che vanno a comporre Umani, vento e piante, un disco veramente sorprendente e convincente, originale ed intenso, che abbiamo ascoltato a ripetizione, e che siamo stati felici di presentare con una bella intervista (qui il podcast).
Venerdì scorso, 27 novembre, Woodworm ha pubblicato il loro nuovo album, Latlong, che "si compone di 11 brani, in cui sonorità acustiche e innesti elettronici danno vita a un’ambientazione singolare, frutto di un lavoro di produzione ricco e accurato. Ne risulta un’atmosfera di suoni e colori ben definiti, ma che lasciano spazio a un universo poetico e immaginativo tutto da scoprire." Un altro ottimo disco, che conferma il talento di questa interessante band.
Daremo poi il bentornato, a due anni dall'ultima volta che lo abbiamo intervistato (qui il podcast), ad un artista che seguiamo ed amiamo da qualche decennio.
All'epoca Giorgio Canali si era fatto attendere per un lungo periodo, avendo pubblicato ben 7 anni prima il suo precedente disco di inediti, Rojo, cui era seguito nel 2016 Perle per i porci, album di cover che vi avevamo presentato ospitandolo in trasmissione (insieme all'allora esordiente Motta, qui il podcast). L'attesa è stata ripagata dal suo splendido ottavo album, settimo con la sua band Giorgio Canali & Rossofuoco, che porta un titolo nello suo stile, Undici canzoni di merda con la pioggia dentro.
Questa volta non si è invece fatto troppo aspettare, ed il suo nuovo disco, Venti, è uscito giusto ieri, ed è addirittura un doppio: "20 nuove canzoni frutto della sua poetica intimista ma schietta, visionaria ma realista, sostenuta appieno dalla forza musicale dei Rossofuoco. Si tratta di un disco che consegna ancora una volta all’ascoltatore quella profondità, quella sensibilità musicale e quell’energia instancabile riscontrabile oggi in pochi musicisti." Un lavoro nato nel periodo di lockdown, e realizzato a distanza, ma che ci riporta l'inconfondibile stile di questo grande artista.
READY TO TUNE IN?!!
No comments:
Post a Comment