Tuesday, November 10, 2020

Her dem amade me: una bella compilation a fine benefico

Riceviamo e teniamo a diffondere l'annuncio di una splendida iniziativa, cui partecipano tanti artisti che amiamo. Noi abbiamo subito ordinato il disco, speriamo lo farete in tanti!!

Uscirà il 4 dicembre HER DEM AMADE ME – Siamo sempre pronte, siamo sempre pronti, la raccolta realizzata in memoria di Lorenzo Orsetti, ragazzo fiorentino morto in Siria per mano dell’ISIS il 18 marzo 2019, all’età di 33 anni. Her dem amade me è un progetto curato da Lucio Leoni, prodotto da Blackcandy Produzioni in collaborazione con Arci Firenze, Associazione Lorenzo Orso Tekoşer, UIKI Onlus, WJAR- Weqfa Jina Azad a Rojava e Bao Publishing. Si tratta di una raccolta fondi, i cui proventi saranno interamente devoluti al centro Alan’s Rainbow di Kobane per dotarlo di un ambulatorio pediatrico che sarà intitolato a Lorenzo Orsetti Tekoşer, partigiano internazionalista.
Un doppio cd (pre-order qui) con i brani di 24 Grana, Serena Altavilla, Assalti Frontali, Angela Baraldi, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, Giorgio Canali, Pierpaolo Capovilla, Marco Colonna, Vittorio Continelli, Max Collini, Cristiano Crisci, Dagger Moth, Ginevra Di Marco, Er Tempesta, Giancane, La Rappresentate di Lista, Lucio Leoni, Malasuerte, Mokadelic, Nummiriun, Rita Lilith Oberti, Marco Parente, Carmelo Pipitone, Rapper C J A SAP, Marina Rei, Roncea, Rossofuoco, Tre Allegri Ragazzi Morti, Giovanni Truppi, Margherita Vicario, e il contributo artistico di Zerocalcare, che ha fornito le illustrazioni presenti nel booklet, tratte dal suo fumetto Macelli.

Ricordare Lorenzo significa continuare la sua lotta. Tutti i proventi derivati dall’acquisto del supporto fisico e, successivamente, da quelli della pubblicazione dello stesso in digitale saranno destinati alle popolazioni curdo siriane, che, insieme alle minoranze etniche del nord della Siria dal 2012, portano avanti il progetto di costruzione del Confederalismo Democratico, ovvero una società che abbia come pilastri fondamentali la democrazia diretta, la solidarietà, l’autodeterminazione delle donne, la laicità delle istituzioni pubbliche, il superamento del concetto di Stato-Nazione, l’ecologismo e lo sviluppo di una economia non capitalista.
Grazie ai partner con i quali abbiamo collaborato (Associazione Lorenzo Orso Tekoşer, UIKI Onlus, WJAR- Weqfa Jina Azad a Rojava e Arci Firenze APS) abbiamo identificato un progetto specifico che ci proponiamo di finanziare grazie al supporto di tutte e tutti. L’Alan’s Rainbow è un edificio dove vivono in sicurezza e in un ambiente comunitario fino a 50 bambine e bambini rimasti orfani a seguito dell’occupazione dell’ISIS di Kobanê. Oltre al semplice alloggio, in questa struttura viene offerto anche un sostegno alle bambine e ai bambini per superare le esperienze traumatiche degli attacchi di ISIS e della perdita di uno dei genitori o di entrambi. Grazie al progetto è stata creata una nuova comunità e le bambine e i bambini hanno la possibilità di crescere in un ambiente protetto e comunitario che gli permetta di superare le loro esperienze traumatiche e crearsi nuove prospettive di vita per il loro futuro.
I ricavati dalla vendita del disco saranno interamente devoluti a questo luogo con l’intenzione di dotare la struttura di un ambulatorio medico pediatrico che possa essere un centro di salute per gli ospiti dell’orfanotrofio, per tutti gli studenti e le studentesse del comprensorio formativo e per tutti gli abitanti che vivono nella zona. Per fare questo abbiamo diviso il progetto in due fasi. La prima fase doterà l’ambulatorio pediatrico degli adeguamenti e delle forniture indispensabili per poter entrare in funzione il prima possibile. La seconda fase verrà sviluppata in maniera modulare al termine della prima e dando priorità alle forniture che vengano ritenute necessarie dalla WJAR - Weqfa Jina Azad a Rojava e dall’esperienza maturata durante il primo periodo di funzionamento dell’ambulatorio. L’ambulatorio pediatrico dell’Alan’s Rainbow sarà intitolato a Lorenzo Orsetti Tekoşer, partigiano internazionalista di Rifredi/Firenze che ha combattuto e dato la vita per la Liberazione dei popoli del Nordest della Siria.
Ulteriori informazioni sul progetto a questo link.

Her dem amade me vuole ricordare un uomo, Lorenzo Orsetti, mantenere viva la sua memoria. Allo stesso tempo è una presa di posizione netta determinata dall’urgenza di mantenere alta l’attenzione su quella che è una delle più imbarazzanti sconfitte politiche, umane, sociali e culturali del mondo occidentale contemporaneo: la questione curda, l’abbandono e l’indifferenza del mondo intero nei confronti di un popolo che lotta per libertà propria e quella di tutti ponendosi come ultima linea difensiva nei confronti del fanatismo religioso. Lorenzo è partito da Rifredi, quartiere di Firenze per combattere al fianco dello YPG ed è caduto a Baghuz, in Siria, mentre combatteva l’ISIS il 18 marzo 2019. Lorenzo era un ragazzo di trentatrè anni.
La compilation è frutto di una direzione artistica collettiva; ogni artista ne ha coinvolto un altro in una catena che solo per motivi tecnici si è dovuta fermare a 24 canzoni. Tra band, collaborazioni e artisti dell’immagine che hanno confezionato il disco le voci coinvolte sono però molte di più. Artisti che, come dice il titolo, si sono fatti trovare pronti ad alzare la voce in memoria di un uomo e al fianco di un popolo; al fianco, soprattutto, di un’idea diversa di mondo e di società. L’idea ha serpeggiato la penisola a partire dal marzo 2020 e ha preso forma nei mesi successivi grazie alla disponibilità e al lavoro di ciascun artista che in autonomia si è adoperato per produrre un brano, un canto, un’opera da offrire al progetto.
BlackCandy, promotrice dell’idea, fa da collettore e cornice ad un lavoro corale, un respiro simultaneo di musicisti e musiciste, grafici e grafiche, illustratori e illustratrici, autori e autrici che hanno donato il proprio lavoro. Sentitamente grazie ad Arci Firenze per il lavoro di progettazione e la cura dedicata alle riunioni e all’ascolto, a Bao Publishing per il supporto e soprattutto grazie alla famiglia Orsetti: Alessandro, Annalisa e Chiara, che con il loro affetto, il loro amore, hanno saputo aiutarci nel costruire questo piccolo pezzo di noi, che altro non è che un altro pezzo di Lorenzo sparso nel mondo, adesso.


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