La musica ha sempre fatto parte della vita di Elisabetta Spada, anche se in giovane età la sua pratica è stata ostacolata dalla severità familiare, costringendola ad imparare i fondamenti della chitarra di nascosto, con gli amici. Dopo essersi laureata in psicologia del lavoro a Roma, si è trasferita a Bruxelles, e anche grazie alle sue conoscenze di inglese, tedesco e francese è riuscita ad arrivare ad una posizione stabile ed invidiabile nelle istituzioni europee.
La passione per la musica non si era però sopita, e l'ha spinta a partecipare a La Nouvelle Star, l'X Factor francese, per poi decidere di lasciare il lavoro e dedicarsi completamente alla musica, esibendosi su prestigiosi palchi belgi (e non solo) sotto il moniker Kiss & Drive e iniziando a pensare al suo primo album.
Questo bel percorso è stato purtroppo ostacolato dal destino. "Vittima della sindrome dell'impostore, la cantante era tormentata da un senso di illegittimità. Incerta sul suo posto dietro al microfono, ha anche subito alcune tragedie personali. Perdite e lutti si aggiungono a un'equazione emotiva che è diventata irrisolvibile...Elisabetta Spada si è presa il tempo necessario per risollevarsi e reinventarsi."
La passione per la musica non si era però sopita, e l'ha spinta a partecipare a La Nouvelle Star, l'X Factor francese, per poi decidere di lasciare il lavoro e dedicarsi completamente alla musica, esibendosi su prestigiosi palchi belgi (e non solo) sotto il moniker Kiss & Drive e iniziando a pensare al suo primo album.
Questo bel percorso è stato purtroppo ostacolato dal destino. "Vittima della sindrome dell'impostore, la cantante era tormentata da un senso di illegittimità. Incerta sul suo posto dietro al microfono, ha anche subito alcune tragedie personali. Perdite e lutti si aggiungono a un'equazione emotiva che è diventata irrisolvibile...Elisabetta Spada si è presa il tempo necessario per risollevarsi e reinventarsi."
Si è quindi rimessa al lavoro, affiancata dal chitarrista, bassista e produttore italiano Ruggero Catania, che ben conosciamo per la lunga militanza negli Africa Unite, e che ha pubblicato il disco con la sua etichetta Lady Lovely. Si intitola Home Again, e vede con loro la violinista e arpista Margaret Hermant (ex collaboratrice di Jóhann Jóhannsson e fondatrice del gruppo Echo Collective), il batterista e produttore Franck Baya (Françoiz Breut, Fùgù Mango). È il risultato di un lavoro di squadra, ma anche, e soprattutto, un viaggio personale, sincero e sentito, che unisce liriche intime e toccanti a melodie luminose ed accattivanti, quasi a trovare "il perfetto equilibrio su una corda tesa tra i sentimenti più estremi".
Nell'attesa di parlarne anche in trasmissione, oggi vi invitiamo a scoprire (e comprare, tramite il player Bandcamp qui sotto) questo ottimo esordio, proponendovi anche tre brani dell'album eseguiti in trio in una bella casa di campagna: enjoy!!
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