Sono passati ormai sette anni dal suo ultimo disco, Isolation Culture, e dal suo ultimo passaggio dalle nostre parti, per un concerto al De Gudde Wellen in occasione del quale avevamo registrato una bella chiacchierata (qui il podcast) con lui e la band.
Lo scorso 18 ottobre è arrivato l'annuncio della prossima pubblicazione del primo album a suo nome, Sprecato, in uscita il 2 febbraio 2024 sulla sua label, Maple Death Records: "Loner folk cosmico, minimalismo bucolico, proto-elettronica, psichedelia roots ed estasi ambient, unite a un lirismo "walkeriano" e dilatazioni oniriche tracciano una linea di confine attraversata da un alien cowboy in perenne trasporto emotivo. Canzoni immaginifiche che occupano spazio." Un lavoro per il quale ha riunito un cast di amici e ospiti internazionali: troviamo nomi che ben conosciamo, come Stefano Pilia (co-produttore, chitarra, modulare, synths, basso), Andrea Belfi (batteria), Enrico Gabrielli (flauti) e Francesca Bono (piano), mentre il fulcro della band è formato da Dominique Vaccaro alle chitarre, Andrea De Franco ai synth e Kyle Knapp al sax. Scritto e registrato tra Bologna e Londra, dal lato grafico l'album si giova della collaborazione con il disegnatore Michelangelo Setola, con cui Clancy ha dialogato per un anno, in uno scambio di suggestioni tra musica e disegno, alimentando reciprocamente le proprie opere.
Un album particolarmente affascinante e toccante, che non mancheremo di presentare all'uscita dando il bentornato a Jonathan. Nell'attesa, oggi vogliamo proporvi le due prime anticipazioni, che l'autore presenta così: "Da quando è nata l'idea del disco avevo in testa di presentarlo con due canzoni che raccontassero le sue due anime; da un parte Had It All, scritta di notte in un momento difficilissimo, a Londra, dove mi sembrava letteralmente di aver perso tutto. Volevo assolutamente registrarla direttamente con la voce e Stefano Pilia è stato incredibile nel farmi sentire a mio agio, io che sono solitamente gelosissimo di tutte le cose che faccio, l'abbiamo suonata live in trio direttamente con Dominique Vaccaro e Andrea De Franco. Avevo questa idea di piccole sospensioni di flauti che fluttuassero tenendo insieme questa ballata organica che rischia sempre di deragliare nel sintetico, nel kosmische, e al primo colpo Enrico Gabrielli mi ha mandato quello che sentite, perfetto. Precipice rappresenta la visione aliena del disco, dove forse la voce soltanto tiene insieme la narrazione, e ancora si tratta di qualcuno che ha tutto da perdere, niente da salvare. La base elettronica è completamente analogica e cercava di descrivere quei paesaggi industriali presenti nel romanzo di Michelangelo Setola, Gli Sprecati, tra dub industriale, Nite Flights dei Walker Brothers… qua abbiamo lavorato all’opposto, avevo già tutto registrato e con Stefano abbiamo iniziato a stratificare con layer di tape e modulari… " Enjoy!!
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