Friday, November 10, 2023

Paolo Saporiti, uscito il nuovo album: La mia falsa identità

Fra le tante belle novità incluse nella nostra scaletta di sabato scorso (qui il podcast) c'era il nuovo singolo di un artista che abbiamo ospitato cinque anni fa, ma che era stato già molte volte nelle nostre scalette per i suoi album da solista ed anche per i due lavori dei Todo Modo, band che aveva creato con Giorgio Prette e Xabier Iriondo.

Chitarrista, cantante e compositore, Paolo Saporiti propone "un cantautorato in cui domina l’attenzione per i dettagli e la profondità dei testi. La sua voce calda, graffiante ed evocativa si interseca perfettamente con gli arpeggi costruiti dalla chitarra baritona acustica." A tre anni dal suo precedente album, il 23 marzo 2018 ha pubblicato Acini, il suo ottavo disco: uno splendido album, intenso ed affascinante, che metteva da parte le sperimentazioni dei precedenti lavori per focalizzarsi sulla forma canzone, con talento ed eleganza. Siamo stati lieti di presentarlo con una bella intervista (qui il podcast), e due anni dopo vi abbiamo proposto la testimonianza del relativo tour, Acini live trio, disco dal vivo con Alberto N.A. Turra alla chitarra elettrica e Lucio Sagone alla batteria.

Etrambi sono ancora con lui per il suo nuovo album, La mia falsa identità, pubblicato il 25 ottobre da OrangeHomeRecords, che il cantautore milanese definisce "definitivo" per svariate ragioni: la mole di lavoro, i tempi di realizzazione, i contributi artistici e l’impegno economico profusi. La sua chitarra acustica e la sua voce questa volta incontrano le orchestrazioni e l’elettronica cinematica ed emozionale, con la scrittura del violoncellista Stefano Cabrera (GnuQuartet, Gnus Cello) e del produttore Raffaele Abbate, l’elettronica, dando vita ad "un lavoro discografico maturo, ispirato a un concetto di fondo lasco magari, sfaccettato e multiforme, ma proprio per questo estremamente contemporaneo: la confusione, la molteplicità e l’incontro/scontro delle identità, dopo la caduta degli ideali, degli dei e dei muri, non è mai stata tanto evidente come oggi."

Ben venti brani suddivisi in due capitoli, Lo sfratto e La Zattera, per un lavoro che definiremmo emozionante e emozionato, che l'autore racconta così: "La mia falsa identità potrebbe rappresentare tanto la fine del percorso intrapreso fino a ora, quanto un nuovo inizio. Un punto di svolta sicuro nella visione e nella proposta di me stesso. Ci arrivo a 50 anni, con un cammino importante alle spalle, e dopo la pandemia. Ho voluto unire aspetti autobiografici, più o meno evidenti, vissuti introspettivi e punti di vista poetici sul sociale, sul mondo e sulla vita stessa, ma la mia cifra rimane comunque un insieme di fantasia, di sogno e di rielaborazione del lutto, di ricerca della felicità, tramite l’assunzione della sofferenza e della musica come compagna di crescita essenziale e metafora per la vita."
Saremo presto lieti di dargli il bentornato per parlarne in trasmissione, nel frattempo oggi vi proponiamo il video del singolo che ha lanciato l'uscita del disco, la splendida Vince lei: enjoy!!


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