Tuesday, April 23, 2024

Beth Gibbons, seconda anticipazione dal prossimo esordio da solista: Reaching out

Questa mattina usciamo per una volta dai nostri sentieri sonori italiani, per parlare di un'uscita che merita decisamente questa eccezione.

Si tratta infatti del nuovo brano di una delle voci più belle ed importanti degli ultimi decenni, che anticipa quello che sarà in effetti il suo primo lavoro da solista. Beth Gibbons ha infatti pubblicato tra il 1994 ed il 2008 tre album, più un live, con i Portishead, band seminale di quell'ondata che è stata chiamata trip-hop ed ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica. A questi, oltre a varie collaborazioni, vanno aggiunti Out of season, disco del 2002 con Rustin Man, e la Symphony No. 3 di Górecki, registrata nel 2019 con la Polish National Symphony Orchestra.

Lo scorso 7 febbraio è arrivato l'annuncio che il 17 maggio uscirà il suo primo album da solista in studio, intitolato Lives Outgrown. Lo ha fatto con una nota scritta a mano, pubblicata sui social, nella quale racconta che questo album "come al solito riflette quello che mi sta succedendo internamente, i miei 50 hanno portato avanti un orizzonte nuovo, ma ancora più vecchio. È stato un periodo di addio alla famiglia, agli amici e persino a chi ero prima, i testi rispecchiano le mie ansie e le mie riflessioni insonni notturne, per questo Lives Outgrown. Non solo per il modo in cui viaggiamo attraverso transizioni emotive o psicologiche nella nostra vita, ma in relazione soprattutto al tempo in cui lasciamo questo pianeta ed al nostro movimento verso l'ignoto. Qualcosa che temo, ma che ho solo bisogno di cercare di celebrare come un momento si avvicina, la capacità di crescere oltre i limiti di questo mondo fisico. Il suono è stato anche un processo, esplorando le strutture all'interno delle mie capacità personali. Volevo allontanarmi da breakbeat e snares, concentrandomi sul tessuto legnoso dei timbri lontano dalla dipendenza zuccherina delle alte frequenze che soddisfano come zucchero e sale. Spero che quelli di voi che sono stati così leali e solidali nel corso degli anni, insieme a tutti i nuovi ascoltatori, potrete apprezzare."
Siamo molto curiosi di scoprire questo nuovo lavoro, ed oggi ve ne presentiamo con gioia la seconda anticipazione, Reaching out: enjoy!!


Monday, April 22, 2024

Midnight Again di ...a Toys Orchestra disco della settimana di Radio ARA!!

Come sapete, abbiamo periodicamente l'onore di scegliere e presentare il CD-tipp, disco della settimana di Radio ARA: da lunedì a venerdì, un brano al giorno, alle 18. Ci pare giusto annunciare che questa settimana è nuovamente il nostro turno, anche perché ci occuperemo di una delle più belle uscite di questo inizio di anno, che segna il ritorno di un gruppo che apprezziamo molto ed abbiamo ospitato più volte.

…A Toys Orchestra è una band campana attiva dal 1996, che ha pubblicato nel 2001 l'esordio Job, cui sono seguiti sei ottimi lavori fra il 2004 ed il 2018. Anche grazie all'intensa attività live in quegli anni si sono guadagnati un crescente fedele pubblico, sia in patria che all'estero. Sono senza dubbio fra gli artisti italiani indipendenti più noti oltre confine, aiutati dalla scelta di utilizzare l'inglese ma anche dalle indubbie doti autorali di Enzo Moretto, il frontman della band. Il loro penultimo disco, Lub Dub, è stato pubblicato il 27 aprile 2018 ed ha segnato il ritorno della band di Agropoli a sonorità più organiche, mettendo da parte l'elettronica in primo piano nel precedente, per uno dei loro dischi più intensi ed emozionali.

A fine gennaio hanno finalmente pubblicato un nuovo brano, Life Starts Tomorrow, prima anticipazione del settimo album, Midnight Again, uscito il 22 marzo. Uno splendido ritorno, che valeva la pena di attendere, frutto di un lungo lavoro in analogico, come raccontano: "è un disco registrato alla vecchia maniera, con strumenti e macchine che ronzano, cigolano, respirano. Niente led, niente pixel rassicuranti, zero plug-in. È tutto terribilmente vero. Scotta, punge, taglia e dà la scossa. Mesi e mesi rinchiusi dietro la porta di un vecchio casolare di campagna, tra i campi di grano dorati, alle spalle delle mura grigie del carcere della Dozza. Sembra il Texas ma è Bologna. E qui succede di tutto. Trombe e tromboni sporchi di fango, violoncelli e viole che profumano di resina, un piccolo coro gospel che si struscia e dondola, tamburi d'africa e legni dei caraibi. Le valvole roventi degli amplificatori si gonfiano di chitarre piene di rughe, l'immancabile pianoforte che guida la marcia come un vecchio cocchiere. La voce a tenere insieme il corteo. Una voce fatta di fumo e vino rosso che racconta storie che non vorrebbe mai raccontare o che muore dalla voglia di farlo. La voce di chi di mezzanotte non se n'è mai persa una."
Un lavoro molto ricco, dal punto di vista musicale come da quello lirico, intenso e sentito, emozionante ed emozionato, che siamo stati felici di presentare dando il bentornato ad Enzo (qui il podcast).
Ora vi invitiamo ad approfondirne l'ascolto da oggi a venerdì alle 18 (circa) su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link.


Sunday, April 21, 2024

I Perturbazione e l'arte della cover

Il post della domenica è come spesso accade collegato alla trasmissione della settimana, ma per una volta non vi proponiamo un concerto.

Nel corso dello speciale Vinylthon di ieri (qui il podcast) abbiamo infatti dedicato un ampio spazio alla recente pubblicazione di uno spettacolo di alcuni anni fa, nel quale i Perturbazione hanno riletto uno dei capolavori della musica italiana, La Buona Novella di Fabrizio De Andrè, con la partecipazione di Nada e Alessandro Raina. Ne abbiamo parlato con Tommaso Cerasuolo e Cristiano Lo Mele, rispettivamente voce e chitarra, che ci hanno spiegato il complesso lavoro dietro alla riproposizione di una tale opera, così ricca e complessa sia dal punto di vista musicale che da quello lirico.

Un esercizio, quello delle cover, che la band torinese pratica spesso e volentieri, sia dal vivo che in studio, come testimoniano tanti video disponibili online. 
Oggi vi vogliamo proporre una carrellata di splendidi brani che hanno registrato e pubblicato su YouTube negli ultimi anni, spaziando dalla canzone di autore al rock: enjoy!!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Saturday, April 20, 2024

Online il podcast della puntata di oggi, speciale Vinylthon, ospiti i Perturbazione!!

Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, speciale Vinylthon ospiti i Perturbazione, o forse volete riascoltarla?
Come annunciato, il sito di Radio ARA è parzialmente in manutenzione dopo un cyber-attacco, quindi per il momento non possiamo ancora caricare i podcast, nell'attesa lo trovate qui sotto: enjoy!!


Tracklist:

1

Eurocrime!

Calibro 35

02:36

2

Fuoco Sacro

(feat. Colle Der Fomento)

Cor Veleno

04:44

3

La Forza che scorre

Piotta & Danno

04:01

4

Take Me Home

... A Toys Orchestra

04:10

5

Carme

Daniela Pes

05:08

6

Lato A

(Nabucodonosor/Essere Vivo)

I Cani Baustelle

04:17

7

Stainless steel

Calibro 35

03:39

8

Castle Night

James Jonathan Clancy

02:12

9

Awful Thread

Any Other

04:05

10

Trasloco

Alessandro Fiori

03:33

11

Il male

Mario Altacima

03:39

12

Ave Maria

Perturbazione

02:49

13

Il Testamento di Tito

Perturbazione

06:59



In onda stamattina, speciale Vinylthon, ospiti i Perturbazione!!

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Questa settimana vi proporremo una trasmissione speciale, in occasione della settima edizione del Vinylthon. Si tratta di un'iniziativa della College Radio Foundation, organizzazione no-profit che riunisce più di mille emittenti in più di cinquanta Paesi: una celebrazione del vinile, ed anche un'occasione per raccogliere fondi per sostenere gli studenti che vogliono lavorare nel mondo della radiofonia. Radio ARA partecipa nuovamente all'evento con una serie di trasmissioni esclusivamente in vinile, cui non potevamo mancare di unirci anche stavolta, con una scaletta di 33 e 45 giri usciti fra quest'anno e lo scorso. Ascolteremo e parleremo di Cor VelenoPiotta e Danno... A Toys OrchestraJames Jonathan ClancyI Cani BaustelleCalibro 35Any OtherAlessandro FioriMario Altacima e Daniela Pes.
Avremo anche il piacere di presentare una nuova uscita, dando il bentornato ad una band che amiamo molto, musicalmente come umanamente, abbiamo portato più volte a suonare a Lussemburgo, ed ancor più spesso intervistato.

Perturbazione sono stati con noi l'ultima volta nel 2020 per (dis)amore, il loro ottavo disco di studio, un doppio concept album di 23 canzoni, uscito purtroppo nel primo periodo della pandemia, con tutte le conseguenti difficoltà di diffusione e promozione. L'anno seguente (in un periodo peraltro ancora non facile) hanno dato alle stampe un nuovo lavoro, ma questa vota si trattava di una graphic novel, Chi conosci davvero, in collaborazione con il disegnatore Davide Aurilia.
Lo scorso 22 marzo hanno pubblicato uno splendido nuovo disco, che in realtà testimonia un concerto di qualche anno fa, che rendeva omaggio ad uno dei capolavori della musica italiana.

Parliamo di La Buona Novella, quarto album di Fabrizio De André, uscito nel 1970 ed ispirato ai Vangeli apocrifi. Un concept album che si giovava delle orchestrazioni di Gian Piero Reverberi, "un'opera rivoluzionaria, che incarna la visione anarchica, laica e terrena di De André sul mondo, che l'artista stesso ha definito il suo lavoro migliore, paragonando Gesù, il protagonista dell'album, al più grande rivoluzionario della storia". Nell'ottobre 2010, in occasione dei quarant'anni dall'uscita, l'intero album era stato eseguito dal vivo dai Perturbazione, ancora in formazione a sei: Tommaso Cerasuolo (voce), Cristiano Lo Mele (chitarre, synth, elettronica), Gigi Giancursi (chitarre e cori), Elena Diana (violoncello e cori), Alex Baracco (basso e cori) e Rossano Lo Mele (batteria). Con loro, le voci di Nada e Alessandro Raina su alcuni brani, e Dario Mimmo a fisarmonica, bouzouki, tastiere e cori.
A venticinque anni dalla scomparsa di Faber, possiamo ora riascoltare il concerto, tenutosi al Teatro Civico di Varallo Sesia (VC), grazie alla registrazione di Lorenzo 'Loz' Ori e Cristiano Lo Mele, al mix di quest'ultimo, ed al mastering di Paolo Iafelice. Un omaggio che riesce a trovare un mirabile equilibrio fra il rispetto di questo immortale capolavoro ed il riuscito intento di "improntare le canzoni al loro stile unico e inconfondibile", che presenteremo dando il bentornato a Tommaso e Cristiano.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Stamattina, 11.30/13, su Radio ARA, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Friday, April 19, 2024

Ferro Solo, prima anticipazione dal terzo disco, in uscita domani: Habit

A fine 2019 abbiamo dato il bentornato in trasmissione, nelle vesti di solista, ad un musicista che seguiamo ed apprezziamo da tanti anni come membro di una delle più grandi rock-band italiane.

Parliamo di Ferruccio Quercetti, una delle due chitarre e voci dei CUT, che ha fatto uscire nel 2018 e nel 2019 con Riff Records due album come Ferro Solo, dal lunghissimo titolo Almost mine: the unexpected rise and sudden demise of Fernando - Part I & Part II. Dischi da solista, ma realizzati insieme ad una serie di bei nomi della musica indipendente italiana, e suoi cari amici. Citiamo fra gli altri Andrea Rovacchi ed Ulisse Tramalloni dei Julie's Haircut, Riccardo Frabetti dei Chow e Sergio Carlini dei Three Second Kiss. Due ottimi lavori, dal comune filo narrativo, che raccontano le (dis)avventure di Fernando, sorta di alter-ego dell'autore, spaziando con maestria dal rock'n'roll che frequenta abitualmente con la sua band ad altri sentieri sonori, anche sorprendendo con sonorità folk ed inaspettate ballads.

La scorsa settimana è arrivato l'annuncio che domani, 20 aprile 2024, Hellnation e Riff Records pubblicheranno Almost Mine Part III: The Fernando Chronicles, il terzo ed a quanto pare ultimo capitolo della saga. Non mancheremo di parlarne ancora nelle prossime settimane, ma fin d'ora ve ne proponiamo la prima anticipazione, Habit, con il lyric video realizzato da Luca Giovanardi: enjoy!!


Thursday, April 18, 2024

In onda sabato mattina, speciale Vinylthon, ospiti i Perturbazione!!

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Questa settimana vi proporremo una trasmissione speciale, in occasione della settima edizione del Vinylthon. Si tratta di un'iniziativa della College Radio Foundation, organizzazione no-profit che riunisce più di mille emittenti in più di cinquanta Paesi: una celebrazione del vinile, ed anche un'occasione per raccogliere fondi per sostenere gli studenti che vogliono lavorare nel mondo della radiofonia. Radio ARA partecipa nuovamente all'evento con una serie di trasmissioni esclusivamente in vinile, cui non potevamo mancare di unirci anche stavolta, con una scaletta di 33 e 45 giri usciti fra quest'anno e lo scorso. Ascolteremo e parleremo di Cor Veleno, Piotta e Danno, ... A Toys Orchestra, James Jonathan Clancy, I Cani Baustelle, Calibro 35, Any Other, Alessandro Fiori, Mario Altacima e Daniela Pes.
Avremo anche il piacere di presentare una nuova uscita, dando il bentornato ad una band che amiamo molto, musicalmente come umanamente, abbiamo portato più volte a suonare a Lussemburgo, ed ancor più spesso intervistato.

I Perturbazione sono stati con noi l'ultima volta nel 2020 per (dis)amore, il loro ottavo disco di studio, un doppio concept album di 23 canzoni, uscito purtroppo nel primo periodo della pandemia, con tutte le conseguenti difficoltà di diffusione e promozione. L'anno seguente (in un periodo peraltro ancora non facile) hanno dato alle stampe un nuovo lavoro, ma questa vota si trattava di una graphic novel, Chi conosci davvero, in collaborazione con il disegnatore Davide Aurilia.
Lo scorso 22 marzo hanno pubblicato uno splendido nuovo disco, che in realtà testimonia un concerto di qualche anno fa, che rendeva omaggio ad uno dei capolavori della musica italiana.

Parliamo di La Buona Novella, quarto album di Fabrizio De André, uscito nel 1970 ed ispirato ai Vangeli apocrifi. Un concept album che si giovava delle orchestrazioni di Gian Piero Reverberi, "un'opera rivoluzionaria, che incarna la visione anarchica, laica e terrena di De André sul mondo, che l'artista stesso ha definito il suo lavoro migliore, paragonando Gesù, il protagonista dell'album, al più grande rivoluzionario della storia". Nell'ottobre 2010, in occasione dei quarant'anni dall'uscita, l'intero album era stato eseguito dal vivo dai Perturbazione, ancora in formazione a sei: Tommaso Cerasuolo (voce), Cristiano Lo Mele (chitarre, synth, elettronica), Gigi Giancursi (chitarre e cori), Elena Diana (violoncello e cori), Alex Baracco (basso e cori) e Rossano Lo Mele (batteria). Con loro, le voci di Nada e Alessandro Raina su alcuni brani, e Dario Mimmo a fisarmonica, bouzouki, tastiere e cori.
A venticinque anni dalla scomparsa di Faber, possiamo ora riascoltare il concerto, tenutosi al Teatro Civico di Varallo Sesia (VC), grazie alla registrazione di Lorenzo 'Loz' Ori e Cristiano Lo Mele, al mix di quest'ultimo, ed al mastering di Paolo Iafelice. Un omaggio che riesce a trovare un mirabile equilibrio fra il rispetto di questo immortale capolavoro ed il riuscito intento di "improntare le canzoni al loro stile unico e inconfondibile", che presenteremo dando il bentornato a Tommaso e Cristiano.


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Sabato 20 aprile, 11.30/13, su Radio ARA,
87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

Wednesday, April 17, 2024

Cesare Basile, prima anticipazione dal prossimo disco: C’è na casa rutta a Notu

Fra le tante belle novità di questi primi mesi del 2024, la scorsa settimana siamo stati particolarmente felici di accogliere l’annuncio della prossima uscita del nuovo album di un grande cantautore che abbiamo già ospitato più volte, sia in trasmissione che in concerto a Lussemburgo.

Sono passati già cinque anni dall’ultima volta che abbiamo avuto il piacere di accogliere Cesare Basile, per quello che ad oggi è il suo ultimo lavoro, Cummeddia, che aveva chiuso una serie di quattro dischi in sei anni, dopo i celebrati Cesare Basile e Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più (entrambi vincitori della Targa Tenco come migliore album in dialetto) e U fujutu su nesci chi fa? A un trentennio esatto dal suo esordio da solista, il prossimo 3 maggio pubblicherà per Viceversa Records (in vinile e digitale, con distribuzione Audioglobe) il suo album più scuro e sperimentale di sempre, che presenta così: "Saracena è canzone d'esilio e spartenza. Canzone di separazione dall’infanzia, dai luoghi, dalla lingua. Canzone di pietre e nomi nascosti, terra calpestata dalle armate degli invasori, case abbandonate, rabbia che esplode il cuore e la carne. Una lunga canzone scritta e registrata di getto nell'arco di due settimane masticando le parole del poeta palestinese Mahmoud Darwish, quelle degli arabi di Sicilia condannati alla nostalgia come Abd al-Jabbar Ibn Hamdis, i versi di Santo Calì, le strofe popolari dell’abbandono di un’isola saracena negli intervalli delle melodie dei suoi Cantaturi. Questi semi pestati insieme nel mortaio della Nakba per raccontare il dolore degli ulivi di Palestina."

Un lavoro costituito da otto parti, sei pezzi cantati e due strumentali, ma scaturito e da fruire e possibilmente abitare come un flusso unico, composto ed inciso come detto in appena due settimane. Potremmo definirlo un instant concept album, nel quale come sempre le liriche di Cesare non mancano di far sentire forte e chiare la sua voce. Il tema è quello dell’esodo, ed i protagonisti sono come è solito fare i perdenti, gli esclusi.
Anche qui, ci sembra giusto lasciarlo raccontare dalle sue parole: "In un momento in cui agli artisti si chiede solo di intrattenere le persone senza sollevare questioni scomode o prendere parola sulle ambiguità delle società democratiche, ho sentito il bisogno di affrontare una tragedia che per i più è notizia fruita distrattamente; di provare a capire quanto di universale c’è nel dramma palestinese, e nel farlo mi sono subito reso conto che dovevo agire in velocità, senza rimuginare razionalmente la questione, lavorare nell’urgenza poetica e politica."

Non mancheremo di parlarne con lui all’uscita, nell’attesa oggi ve ne proponiamo la prima anticipazione, C’è na casa rutta a Notu, con il video diretto da Andrea Nicotra: "un modo di narrare la Nakba attraverso un’altra esperienza di separazione, che è quella subita dagli arabi di Sicilia dopo la conquista normanna, un evento molto lontano nel tempo ma testimoniato attraverso la poesia in maniera sorprendentemente simile al racconto dell’esodo palestinese fatto da Mahmoud Darwish. Da qui, deriva anche l’idea di chiamare Saracena questa epica del disastro. Un ponte fra luoghi storici e geografici apparentemente distanti ma vicini nelle conseguenze, anche poetiche, del disastro."


Tuesday, April 16, 2024

Targhe Tenco 2024 al via, con Sentieri Sonori in giuria

Come ogni primavera, sta arrivando il momento di quella che per noi è diventata una bella abitudine, annunciata cinque anni e mezzo fa in trasmissione.

In quell'occasione avevamo infatti ospitato, come facciamo periodicamente, Steven Forti di Zibaldone (Radio Contrabanda), con cui avevamo parlato fra l'altro di una delle sue innumerevoli attività, quella con il Club Tenco.
Ci aveva infatti raccontato quella che era stata la 42a edizione della Rassegna della canzone d'autore, che quest'anno si terrà dal 16 al 19 ottobre, come sempre a Sanremo. Nel corso della manifestazione vengono consegnati i Premi Tenco, assegnati dal direttorio del Club ad artisti affermati per il complesso della loro opera, e le Targhe Tenco, che invece premiano dal 1984 canzoni e dischi dell'anno, sulla base dei voti di una giuria di oltre 300 giornalisti musicali ed operatori del settore.

Le Targhe Tenco sono sei: Migliore album, Miglior canzone, Album in dialetto, Opera prima, Album di interprete e Album a progetto realizzato con l'intervento di più artisti, il cui premio va al produttore dell’album. Vengono assegnate dalla giuria con votazioni in due turni: tre titoli per ogni categoria nel primo, uno solo nel ballottaggio finale tra i 5 titoli meglio piazzati.
La novità riguardava proprio questa giuria: dal 2019 ho infatti il piacere e l'onore di farne parte. L'invito dell'amico Steven, che ringrazio, rappresenta ovviamente una grande soddisfazione, ma soprattutto un importante riconoscimento per quello che Sentieri Sonori fa per la musica italiana ormai da più di venticinque anni.

Anche quest'anno vi terremo informati dello svolgimento della manifestazione, e per iniziare oggi ricordiamo a i vincitori della scorsa edizione:
  • Miglior album: VINICIO CAPOSSELA con Tredici canzoni urgenti
  • Miglior album Interprete: Eri con me di ALICE e Canzoni da intorto di FRANCESCO GUCCINI (ad ex aequo)
  • Miglior canzone: Andare oltre, scritta e interpretata da NICCOLÒ FABI
  • Miglior Opera prima: DANIELA PES, con l’album Spira
  • Miglior album in dialetto: Senghe degli ALMAMEGRETTA
  • Miglior album a Progetto: Nella notte ci guidano le stelle. Canti per la Resistenza prodotto da MIMMO FERRARO e MARCO ROVELLI


Monday, April 15, 2024

Il ritorno del guaglione sulla traccia

Apriamo la settimana con una nuova uscita a sorpresa, almeno per il sottoscritto, che da qualche giorno a questa parte faccio fatica a smettere di ascoltare.

Lo dico da subito, in questo caso faccio fatica ad essere obiettivo, ad analizzare criticamente questa novità, uscita venerdì scorso dopo che un'anticipazione social aveva già creato un grande buzz online. Si tratta di Foglie morte, il nuovo singolo di 
Neffa, accompagnato per l'occasione da Fabri Fibra, due voci che avevamo ascoltato insieme in un'altra bella sorpresa due anni fa, Universo, il singolo che aveva anticipato l'album di Deda. La grande novità, che non nascondo avermi emozionato fin dal primo ascolto, è che in questo nuovo brano Neffa non "si limita" a cantare, ma torna dopo tanti anni a regalarci qualche strofa in rap.

Parliamo di un artista dalla storia lunga e variegata, che mi pare giusto riassumere in due parole, soprattutto per i più giovani fra i nostri ascoltatori e lettori. Giovanni Pellino nasce a Scafati (Salerno) nel 1967, ma a otto anni si trasferisce con la famiglia a Bologna, dove cresce. I suoi inizi nella musica sono come batterista hardcore, fra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, che lo vedono fra l'altro militare nei grandi Negazione, con cui va in tour anche negli USA e registra il seminale 100% (1990). A seguire, con il nome di un giocatore paraguaiano della Cremonese, Gustavo Neffa, entra nella nascente scena hip-hop da protagonista, prima con l'Isola Posse All Stars, poi creando con Deda e Dj Gruff i Sangue Misto, il cui SXM (1994) resta una delle colonne portanti del rap italiano. Sono seguiti due splendidi album da solista, Neffa & I Messaggeri della Dopa (1996) e 107 Elementi (1998), fino all'EP Chicopisco (2000), che lo vede iniziare a prendere altre strade. Nel 2001 il successo del singolo La mia signorina apre la sua "nuova carriera" da cantante, spingendolo a regalare una serie di basi recuperate da un hard disk ad un giovane rapper, Fabri Fibra, che ne fece il suo esordio da solista, Turbe giovanili (2002). Da allora, confesso di non aver seguito il suo percorso, e forse è meglio così, essendo riuscito ad esempio a evitare di ascoltare fino a ieri un singolo con J-Ax che spero non conosciate.

Lo abbiamo come detto ritrovato con piacere come ospite nel bel disco di Deda, House Party, ed anche in quello di Fabri Fibra, Caos, entrambi inclusi nelle Sentieri Sonori Picks 2022, e la scorsa settimana è arrivata questa ulteriore bella sorpresa. Ero in viaggio in Italia, ed una story subito rimbalzata sui social, dai quali mancava da quasi tre anni, ha diffuso una sua nota audio. Dei dell'Olimpo è una bozza di skit, con versi che non potevano non suscitare grande attesa: "So bene com’è quando sei ragazzino, rappi e fai il figo, ma come fai amico se perdi il filo, ti chiederai come quando mai scriverai il libro, si cresce molto in fretta in questo mondo".
Alla mezzanotte di venerdì ho subito scaricato questo nuovo singolo, con enorme curiosità. Un ululato ed un giro di chitarra introducono il suo cantato soulful, che lascia spazio alle strofe di Fibra, come a voler chiudere un cerchio aperto 22 anni fa? Un nuovo ritornello si sospende, e lancia il momento in cui l'emozione di è fatta visibile sulle mie braccia, in forma di pelle d'oca, a risentire il flow di Neffa: "Ehi, è solo un click, flash ed è andata. Solo un'altra storia che ora ha preso un'altra strada che ora ha preso una tranvata sulla faccia. Piede che schiaccia sul gas mo', posso fare finta ma non fingere un orgasmo. E anche se uno ha detto: "Devi stare molto calmo", non controllo un altro spasmo. Il cuore è a pezzi, ma non volta pagina, corre fino a te mentre sanguina, con le stigmate".
Ancora non ci sono notizie ufficiali su un possibile album, nell'attesa io metto repeat e mi lascio trasportare fra le Foglie Morte.. enjoy!!