Sunday, January 12, 2020

Andrea Laszlo De Simone, pubblicato il suo mediometraggio: Immensità

Ad inizio dicembre abbiamo presentato con ad una delle novità da noi più attese, il seguito di un disco assolutamente sorprendente e molto convincente, cui avevamo dedicato l’ultima intervista prima dell'estate 2017 (qui il podcast).

Si trattava in quel caso dell’esordio "ufficiale" di Andrea Laszlo De Simone, cantautore che aveva realizzato nel 2012 Ecce Homo, disco interamente autoprodotto. Intorno a lui si è formata in seguito una vera e propria band di sei elementi, ed è arrivato a pubblicare un primo interessante singolo, Uomo Donna. Così si intitolava anche l’album, che è uscito il 9 giugno 2017 per 42 Records: "un disco complesso, articolato e vitale che vive in un tempo tutto suo dove convivono passato, presente e futuro. È stato registrato in presa diretta, e successivamente post-prodotto e mixato utilizzando tecniche sperimentali a cavallo tra l’analogico e il digitale fino a creare una sorta di paradosso sonoro che parte dalla canzone italiana anni ’70 per arrivare a oggi. Il mondo sonoro di Andrea Laszlo De Simone nasce dallo scontro di classico e moderno. La canzone d’autore italiana e la psichedelia. Battisti e i Radiohead. Modugno e i Verdena. I Beatles e i Tame Impala. Il volo magico di Claudio Rocchi e quello terreno di IOSONOUNCANE."

Un lavoro di grande spessore, che potremmo definire vintage e moderno allo stesso tempo, e che nelle scorse settimane ha trovato un seguito, con un nuovo progetto, molto particolare. Si intitola Immensità, è uscito l'8 novembre, ed "è di fatto la colonna sonora dell'omonimo mediometraggio musicale. Immensità è un’opera complessa che lega musica e immagini. Un lavoro diviso in quattro capitoli (le canzoni) per nove tracce (ogni "capitolo" ha un prologo o una conclusione). Una vera e propria suite, per usare il termine classico che meglio descrive una composizione strumentale in più tempi, che può essere fruita nella sua completezza solo ascoltando il vinile, oppure in digitale nell’innovativo formato in traccia unica, senza pause: un’unica sinfonia di 25 minuti e 16 secondi." Siamo stati lieti di presentarla dando il bentornato all'artista torinese, e fieri di fare ciò che solo una radio libera può fare, ovvero far ascoltare l'intera suite, dall'inizio alla fine senza interruzioni (qui il podcast).

Lo scorso 31 dicembre è stato finalmente pubblicato il mediometraggio, che vogliamo proporvi quest'oggi, lasciandolo presentare dalle parole dell'autore: "Alla vigilia dell’ultimo giorno dell’anno fare un bilancio è inevitabile. Questo è stato un anno indimenticabile. Da un disco nuovo ad una figlia nuova di zecca. E’ successo tutto. Collaborazioni con registi, videomaker, musicisti francesi e italiani, l’amicizia sincera con i The Lumineers, il tour, un piccolo studio messo su con un piccolo grande pugno di amici, la seconda elementare di mio figlio, una marea di canzoni nuove, idee, progetti. Un anno che ne vale 10, forse 20. Per certi versi si potrebbe dire che le cose via via si sono fatte sempre più serie, che sono diventato adulto. Ma io vengo dal gioco e dall’amatoriale. Dalle idee completamente fini a se stesse e senza pretese. Ed è con questo spirito che ormai parecchi mesi fa ho cominciato un piccolo gioco portato avanti part-time, l’ennesimo esempio di quanto io sia assolutamente privo di senso pratico e di senso degli affari. Per il nuovo album Immensità avevo previsto di fare 4 video clip. Quello che non avevo assolutamente previsto è che avrei disseminato ogni video con piccoli elementi, spiragli che mi avrebbero dato la possibilità di giocare, in maniera del tutto amatoriale, ad unire ogni videoclip sotto un’unica trama, creando un mediometraggio a dir poco assurdo, scomposto e grottesco. Qualsiasi critico o analista potrebbe liquidare tutto ciò in un attimo, perché se uno guardasse questo mini film come un prodotto o una proposta saprebbe bene che è attaccabile sotto ogni punto di vista. Ma questo è un gioco, non è arte, non è materia da critici ne da chi guarda il mondo pensando a ciò che funziona, a ciò che vale la pena fare o non fare ai fini commerciali o del vanto personale. Questo sono io che gioco con il pongo insieme ai miei figli, che bevo un amaro insieme ai miei amici, che parlo di politica con i miei genitori o che disegno con la mia fidanzata. E’ questa per me l’immensità. E’ un indefinito campo di possibilità. E’ un gioco che non pretende niente e che tutto da o che tutto pretende e niente da. E’ la voglia che nessuno potrà togliermi mai." Enjoy!!


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