Oggi torniamo a parlare di un cantautore che abbiamo ospitato in trasmissione ormai cinque anni e mezzo fa (qui il link al podcast) per presentare il suo nuovo disco, che ci ha veramente conquistati.
Si chiama Cesare Livrizzi, è di origine siciliana, ed aveva pubblicato nel 2011 il suo esordio, Dall’altra parte del cielo. A ben cinque anni di distanza, l'11 novembre 2016 è uscito il suo secondo album, intitolato Milano non contiene amore. Un lavoro dalla lunga gestazione, sul quale ha lavorato con una serie di nomi ben noti dalle nostre parti, ad iniziare da Marco Parente, alla produzione ed anche alla batteria. Con loro al basso Vincenzo Vasi, noto soprattutto come uno dei migliori theremin italiani, agli archi Valeria Sturba, e last but not least alle chitarre Alessandro Asso Stefana. Il risultato è un album che colpisce e sorprende, per qualità e per varietà. Musica pop, nel senso più alto del termine, nata da una penna di indubbio talento, sviluppata con ottimi collaboratori, ed interpretata con una voce particolare ed intrigante.
Sono seguiti vari singoli, fra cui L'amore che perdi che abbiamo presentato tre mesi fa in trasmissione (qui il podcast), fino ad arrivare lo scorso 5 maggio al nuovo Dei cani: "E' un grido generazionale electro pop. Visi illuminati dagli schermi, stremati su una tastiera ne compongono le istantanee. L’indifferenza è al centro, subita da chi non si arrende ai "guarda come canta" della gente, subita da chi ancora ha dei sogni da voler portare avanti aldilà del sentire comune, aldilà degli schemi vigenti. Che siamo cani con i sogni accesi, canti stonati sopra i loro imperi, generazioni senza desideri, siamo ancora in piedi." Enjoy!!
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