Friday, December 5, 2025

Weekend music: Il Nuotatore dei Massimo Volume

Nel febbraio del 2019 siamo stati felici di dare il bentornato in trasmissione ad una delle band del nostro cuore, che avevamo già ospitato più volte, ed anche portato in concerto a Lussemburgo, dieci anni prima.

Parliamo dei Massimo Volume, che all'epoca tornavano a pubblicare un nuovo disco, a sei anni dal precedente Aspettando i barbari. Nel frattempo erano stati impegnati in vari progetti, i lavori di Emidio Clementi con Corrado Nuccini e nei Sorge con Marco Caldara, i dischi da solista di Egle Sommacal e le varie collaborazioni di Vittoria Burattini. Il nuotatore è uscito il 1° febbraio 2019 per 42 Records: "diversi da tutto, fedeli solo a loro stessi e a quell’idea di unicità che fin dagli esordi ha scandito tutti i loro passi e reso ogni loro nuovo disco un’esperienza intensa e mai ripetitiva".

Per la prima volta in trio, "confezionano un album che scava proprio nell’essenza del loro suono, mai così volutamente scarno, minimale, eppure molto caldo e pieno, grazie anche alla produzione di Giacomo Fiorenza. Tutto quello che si ascolta è stato realizzato con la voce, il basso, la batteria e le chitarre (tante chitarre). Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco. Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura."
Uno splendido lavoro, che ad oggi non ha ancora trovato un seguito, anche visti i vari altri progetti che hanno nuovamente impegnato Mimì, Egle e Vittoria, che vi invitiamo a (ri)scoprire in questo primo weekend di dicembre: enjoy!!


Thursday, December 4, 2025

In onda sabato mattina, ospite AKA5HA, ritorno della rubrica Radiolescenza

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Per la nona puntata della ventinovesima stagione della trasmissione vi proporremo una scaletta densa di novità, ed accoglieremo due graditi ospiti. Fra le tante uscite interessanti di queste settimane, ascolteremo e parleremo di Filippo Gatti, Alberto Ventrella e Luigi Bonizio, Caparezza, Dadamatto, Satantango, cólgate, Pallida Cavtat, Citrus Citrus e Sì! Boom! Voilà!.
Come ogni primo sabato del mese, tornerà la nostra nuova rubrica mensile, che abbiamo deciso di intitolare Radiolescenza. Il protagonista è infatti un teenager italiano cresciuto a Lussemburgo, Roberto, che nonostante la giovane età sta già coltivando una grande passione per la musica. Per me è una gioia vederlo scoprire ed esplorare con crescente interesse mille artisti e generi (dall'hip-hop al punk, dal rock al reggae, alla canzone d'autore..) ed abbiamo pensato fosse giusto introdurre una voce giovane in una trasmissione di cinquantenni: sceglie e ci presenta ogni volta un album, in questo caso Noi, loro, gli altri, l'ottimo lavoro del 2021 di Marracash.
L'intervista della settimana sarà dedicata ad un disco che qualche settimana fa ha preso possesso di stereo, computer, autoradio... rendendomi ostaggio di ascolti ripetuti, ai limiti dell'ossessione, ma senza mai la minima traccia di noia. Anzi, uno di quei dischi che ti rapisce fin dal primo ascolto, ma che poi non cessa di sorprenderti, con una continua scoperta di dettagli.

Un album che aveva attirato la mia attenzione fin dall'arrivo del promo, già solo per il fatto che esce per Tanca Records, sublabel di Trovarobato diretta artisticamente da IOSONOUNCANE, che ne è anche co-produttore: un artista che stimiamo tantissimo, e che ha anche contribuito ad un altro nostro grande innamoramento musicale, due anni fa, Spira di Daniela Pes.
Questa volta lo troviamo al fianco di Matteo Castaldini, in arte AKA5HA, pianista di formazione, da anni produttore in area urban/rap, che nel 2022 ha fondato il collettivo artistico Matching Criteria vol.1 e nello stesso anno ha autoprodotto il suo debutto discografico, Incanto e Disperazione. Un lavoro che confesso avevo perso, ma che ora ho recuperato, con grande curiosità.

Il suo nuovo disco si intitola Rifiorirai, è uscito lo scorso 7 novembre, e come avrete capito mi ha colpito profondamente, in primo luogo per l'originalità e la personalità della proposta, che "nasce dal dialogo costante tra le influenze urban/rap nell’uso delle parole, nel flow, nella postura della voce e dell’autotune, nei synth digitali puliti; il mondo dell’elettronica, più acida, più sporca, più vicina anche a certi contesti techno; fino agli echi più folk, con grandi dinamiche, che spesso incollano i due mondi. Ne viene fuori un cantautorato elettronico a fuoco: la voce si sposta al centro ma resta intrecciata a una ricerca sonora precisa, dove sintetizzatori, campioni e strumenti acustici convivono in un equilibrio di densità controllata."
Un lavoro di grande spessore anche dal punto di vista lirico, che nelle sue parole "racconta una rinascita non consolatoria, in cui l’idea di rifiorire non nega il dolore ma ci cresce dentro. Il disco parte dall’addio, attraversa lutto e spaesamento, sfiora la radicalità fino a decantare in una rarefazione lucida."

La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Sabato 6 dicembre, 11.30/13, su Radio ARA
, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming e podcast a questo link.


Wednesday, December 3, 2025

The Dining Rooms, terza anticipazione dal prossimo album: In My Soul (feat. Chiara Castello)

Nel maggio di tre anni fa abbiamo dato il bentornato ad una band che programmiamo spesso e volentieri, e che avevamo già ospitato due volte in trasmissione, sempre a gennaio, nel 2016 e nel 2020.

Il 9 gennaio 2016 avevamo infatti presentato una delle uscite più interessanti della fine del 2015, Do hipsters love Sun (Ra)? di The Dining Rooms. Un progetto creato da Stefano Ghittoni e Cesare Malfatti, che in più di un ventennio ha esplorato universi musicali molto vari anche grazie a tante collaborazioni, e che tornava a quattro anni dal precedente lavoro, Lonesome traveller.
Il loro successivo album, Art is a cat, è uscito il 20 gennaio 2020 e "conserva tutte le caratteristiche del loro tipico trademark: canzoni in bilico tra folk e soul, dilatazioni dub, hip hop strumentale ed atmosfere cinematiche". Ha proseguito questo percorso lo splendido disco uscito nel maggio 2022 per Schema Records, che hanno presentato così: "Un album composito e profondo, malinconico come i tempi che stiamo vivendo, proiettato verso il futuro che, seppur complicato, è ancora tutto da scoprire. Turn To See Me è un'esortazione, quasi una preghiera, ad andare verso l’altro con azioni concrete, poetiche, politiche. Turn To See Me è un disco pieno di amore."

Due anni fa sono usciti due loro EP di Outtakes & Rarities, seguiti nell'aprile 2024 dal loro decimo album, Songs to Make Love to, che "estende la loro eredità sonora classica tra folk psichedelico, atmosfere cinematografiche e ritmi downtempo hip-hop", con la partecipazione delle voci di Chiara Castello (I’m Not a Blonde), Egeeno (del collettivo romano Tropicantesimo) e Tomaz Di Cunto aka Toco.
Lo scorso 25 aprile hanno pubblicato a sorpresa un disco invece completamente strumentale, tranne l’ultima traccia, cantata da Francesca Bono. Un progetto dalla genesi molto particolare, che "parte da un lavoro intitolato Sensibili alle Foglie, commissionato a Stefano e Cesare da un fantomatico gallerista e produttore cinematografico. Dopo alcuni anni, Stefano e Cesare decidono di riprendere in mano il lavoro: aggiungono alcuni arrangiamenti, chiedono a Francesca Bono se è disponibile per cantare la traccia che chiude il progetto. Infine ultimano e pubblicano le tracce intitolando il lavoro Sensibili alle Foglie (The Lost Soundtrack)."

Prima e dopo l'estate sono arrivati Higher Ground, e I Don’t Know Why, i primi due singoli dal loro prossimo album, Lost in the Spinning Sound, che uscirà a marzo 2026 e sarà interamente cantato da Chiara Castello. Il 21 novembre è seguito il terzo, In My Soul, "una ballata spirituale intrisa di eleganza cinematografica, che esplora la delicata fine di una relazione e il desiderio agrodolce di preservarne la memoria. Con il suo tono malinconico e introspettivo, il brano riflette sulla distanza, sulla memoria e sui frammenti persistenti del passato, la lotta per lasciarsi andare ma resistere." Oggi ve ne presentiamo il bel video, con le illustrazioni di Sara Vivan, i cui lavori accompagnano la parte visuale di questo disco: enjoy!!


Tuesday, December 2, 2025

Filippo Gatti pubblica un nuovo singolo ed annuncia un nuovo album!!!

A settembre abbiamo aperto la ventinovesima stagione della nostra trasmissione, ed abbiamo fatto ripartire il nostro blog, con una delle più belle notizie dell'estate.

Riguarda un artista cui siamo molto legati, cui abbiamo dedicato uno degli ultimi post della scorsa stagione, che si chiudeva ricordando che aspettavamo sue novità dal suo ultimo disco, uscito ormai otto anni fa. Parliamo di Filippo Gatti, già frontman dei nostri amati Elettrojoyce, poi autore di due magnifici dischi da solista, Il pilota e la cameriera nel 2012 e La testa e il cuore, appunto nel 2017.
Un cantautore dal talento veramente fuori dal comune, che dopo tanta attesa lo scorso 8 agosto ci ha finalmente regalato una splendida nuova uscita. Si intitola Nottuno/estate ed è definito "un album di due canzoni" (Una minima bugia e Grandeverde) scritto da Filippo e prodotto con un altro artista che amiamo molto, Riccardo Sinigallia.

L'ultima novità, annunciata la scorsa settimana, è che l'8 dicembre arriverà il suo tanto atteso nuovo LP, Viaggio Sentimentale. Un lavoro nel quale Filippo riprende in mano con Riccardo delle canzoni rimaste nel cassetto per molti anni, risuonate e registrate in un solo giorno, salvi successivi ritocchi del secondo, con piano e synth.
Nell'attesa di poterlo scoprire e presentare, magari con una nuova bella intervista, oggi vi proponiamo il singolo che ne lancia l'uscita, intitolato 1968 e dedicato all'artista canadese Joni Mitchell. "Il video è stato realizzato con immagini del rito medievale della focarazza che viene ripetuto da centinaia di anni a Santa Caterina, nei pressi del monte Amiata. Rito propiziatoria del fuoco, ispirato al martirio della prima donna considerata tra i padri della chiesa cattolica." Enjoy!!


Monday, December 1, 2025

Sick Tamburo, primo singolo e video dal prossimo album: Ho perso i sogni

Fra le novità più interessanti di queste settimane c'è il nuovo singolo di una band che siamo stati felici di ospitare, ormai sei anni e mezzo fa.

Parliamo dei Sick Tamburo, nati ormai più di quindici anni fa dalla fine dell’esperienza Prozac+, che "si sono imposti tra i principali riferimenti del panorama alternativo italiano, rappresentando un’espressione unica in grado di coniugare la sensibilità e la poetica della scrittura di Gian Maria Accusani e le sonorità incalzanti più proprie dell’alternative rock."
A due anni da Back To The Roots (Forse è l'amore), che segnava un ritorno alle radici con una serie di loro canzoni riarrangiate e risuonate in versione punk melodico, due anni e mezzo fa hanno pubblicato il loro sesto album di inediti, Non credere a nessuno, seguito da un lungo tour in tutta Italia.

Torniamo ad occuparci di loro perché lo scorso 19 novembre La Tempesta Dischi ha pubblicato un loro nuovo singolo, prima anticipazione dal prossimo album, in uscita il 16 gennaio 2026. Un brano che tocca, in modo delicato e poetico, un tema molto difficile, come spiega il comunicato: "Il delitto più grosso che possa essere commesso è quello di rubare i sogni a un bambino. Permettere che una cosa del genere accada è un vero e proprio crimine. Ho perso i sogni è la storia di un ragazzino di tredici anni rimasto, suo malgrado, solo tra le macerie della sua casa, del suo quartiere, della sua città. Non sa dove andare, dove nascondersi, cerca soltanto di rimanere vivo. Intorno a lui una guerra, di cui non può capire le ragioni, e qualcuno che gli ha portato via tutto: i suoi sogni. Sulle linee vocali sospese di Gian Maria Accusani, un tappeto d’archi accompagna un incredibile intreccio di melodie, che sembrano rincorrersi fino a esplodere in un grido malinconico: il ritornello. È qui che chitarre, basso e batteria diventano il rumore di un treno che prova a ripartire verso qualcosa di nuovo. Di migliore. È il grido di un tredicenne che non può meritarsi ciò che gli sta accadendo."
Una splendida canzone, prodotta, registrata e mixata da Gian Maria, con Giovanni “Joe” Ludovisi al contrabbasso, che si pregia anche di una bella copertina disegnata da Davide Toffolo. Oggi ve ne presentiamo il bel video, girato da Stefano Poletti con protagonisti, non a caso, dei giovani pordenonesi: enjoy!!!


Sunday, November 30, 2025

Online il podcast di ieri, ospiti Ricky Russo e Julie's Haircut

Non avete ascoltato la trasmissione di ieri, ospiti Ricky Russo e Julie's Haircut, o forse volete riascoltarla?
La trovate, in streaming e download, a questo link: enjoy!!


Tracklist:

1

Eurocrime!

Calibro 35

02:56

2

Little rat

Birthh

02:43

3

Abitudini di vita

Marco Giudici

03:58

4

Quello che deve essere sarà

Emma Nolde

03:41

5

San Babila ore 20(25)

Delta V

04:46

6

Follow the Sun

Michele Ducci

03:26

7

Alpha Centauri

Marta Del Grandi

04:32

8

Blitzkrieg Bop

The Ramones

02:13

9

New York Groove

Ace Frehley

03:01

10

La Diavoletto

Edda

03:17

11

Vida E Amor

Mellow Mood

03:14

12

Fragile Hands

Gaudi

03:28

13

Cacopoulos 

Atabasca

03:26

14

Unit Circle

Julie’s Haircut

03:56

15

Wounds

Julie’s Haircut

03:43


Saturday, November 29, 2025

In onda stamattina, ospiti Ricky Russo e Julie's Haircut

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Ottava puntata della ventinovesima stagione della trasmissione, e dopo il nostro Mixtape # 21 della scorsa settimana (qui il podcast) torniamo ad occuparci di novità, accogliendo anche due graditi ospiti. Fra le tante uscite interessanti di questo periodo, ascolteremo e parleremo di EddaDelta VEmma NoldeMarco GiudiciBirthhMarta Del GrandiGaudiMellow MoodMichele Ducci e Atabasca.
Venendo agli ospiti, daremo innanzitutto il bentornato all'amico Ricky Russo, che ci porterà come sempre in giro per New York City, come fa con i suoi walking tour NY Groove, in questo caso parlandoci in particolare di una bella mostra su The Ramones e rendendo omaggio ad Ace Frehley.
L'intervista della settimana ci permetterà di dare il bentornato una band che amiamo molto ed abbiamo più volte ospitato, sia in collegamento che fisicamente, portandoli a suonare a Lussemburgo.

Parliamo dei Julie's Haircut, che abbiamo fatto passare dalle nostra parti l'ultima volta ormai più di 10 anni fa, nel gennaio 2015, per il loro affascinante Ashram Equinox, che è stato seguito nel febbraio 2017 da Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin, uscito per la celebre etichetta inglese Rocket Recordings, che siamo stati felici ed onorati di presentarvi in anteprima con una nuova bella intervista. L'anno successivo siamo tornati a parlare di loro per l'uscita di Music from The Last Command, la loro sonorizzazione del film del 1928 di Josef Von Sternberg, mentre quello che ad oggi è loro ultimo album, In the silence electric, è stato pubblicato il 4 ottobre 2019, sempre da Rocket, e lo abbiamo presentato con una nuova intervista. Nel settembre 2021 hanno pubblicato Follow Fluxus, testimonianza di un loro lavoro del 2012 con Philip Corner, seguito due anni fa da un nuovo EP, Plaster Mask, e l'anno scorso da un singolo che celebrava i loro 30 anni, Skull Flower.

A fine settembre è finalmente arrivato l'annuncio del loro nuovo album: Radiance Opposition è stato pubblicato ieri, 28 novembre, da Superlove e Weird Beard e può essere ordinato a questo link. Il lavoro segna l'ingresso nella band della vocalist Anna Bassy (già nostra ospite da solista) al fianco della classica lineup composta da Nicola Caleffi, Luca Giovanardi, Andrea Rovacchi, Andrea Scarfone e Ulisse Tramalloni, e "propone un viaggio musicale sospeso tra psichedelia, elettronica e poliritmi, in un sincretismo capace di coniugare elementi apparentemente lontani e inconciliabili: una ideale unione tra gli opposti evocata anche dal titolo, che trae ispirazione dall'I Ching, il testo sapienziale della tradizione cinese."
Il risultato è l'ennesimo ottimo album di una band che non cessa di evolvere, che saremo lieti  di  presentare dando il bentornato a Nicola Caleffi.

La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Stamattina, 11.30/13, su Radio ARA
, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming e podcast a questo link.


Friday, November 28, 2025

Weekend music: Gli anni Venti degli Estra

Il nostro Mixtape della settimana scorsa (qui il podcast) si è aperto con la cover di The Passenger di Iggy Pop fatta da una band che abbiamo avuto il piacere di ospitare un anno e mezzo fa (qui il podcast). Cogliamo l'occasione per dedicare loro la nostra rubrica del venerdì, con cui usciamo dall'incessante flusso delle nuove uscite per proporvi un disco da (ri)scoprire insieme nel weekend che sta per iniziare.

Gli Estra nascono nel 1991 a Treviso dall'incontro fra Giulio "Estremo" Casale (voce), Abe Salvadori (chitarra), Eddy Bassan (basso) e Nicola "Accio" Ghedin (batteria) e si fanno conoscere con due demo autoprodotte nei due anni successivi e con un'intensa attività live. Sono gli anni della grande esplosione della scena rock italiana, nella quale trovano un ruolo da protagonista con quattro ottimi album fra il 1996 ed il 2001, seguiti nel 2003 da un doppio dal vivo. Dopo una lunga pausa, si riuniscono per pochi concerti fra 2014 e 2015, per poi ritrovarsi altre due volte sul palco nel 2017 e nel 2020.L'anno scorso è arrivato il lieto annuncio della loro intenzione di tornare in studio, che ha trovato subito grande sostegno in una campagna di crowdfunding che ha raccolto in breve tempo più di trentamila euro, a testimonianza del legame ancora molto forte con il loro pubblico. Li ha affiancati alla produzione un altro artista cui siamo molto legati, Giovanni Ferrario, che abbiamo ospitato più volte, in trasmissione e dal vivo, e che aveva anche pubblicato un album con Pocket Heaven, l'etichetta legata alla nostra associazione Panoplie.

Gli anni Venti è uscito ufficialmente il 17 maggio 2024, e ci fa ritrovare la splendida voce e le profonde liriche di Giulio, le chitarre di Abe, armoniose e dissonanti, e la rocciosa sezione ritmica di Eddy e Accio. Una reunion ispirata ed emozionante, che si giova di ospiti come Marco Paolini e Pierpaolo Capovilla (voci recitanti), Giovanni Ferrario e Marco Olivotto. "Nell’immagine di copertina, una bambina armata di martello si appresta ad abbattere un muro. Oltre si intravvede un cielo rosso sangue che simboleggia il disastro civile, culturale e ambientale in cui siamo intrappolati. È il simbolo di un mondo che può reagire ma deve affrontare senza esitare le sfide epocali di questi anni venti, che sono lo specchio degli anni venti del secolo passato: vigilia di devastazioni che hanno riscritto la storia occidentale e non solo. Per bocca della misteriosa Signora Jones che introduce il lavoro, si attraversano temi come la fluidità di genere, lo spettro di un passato che incautamente consideriamo risolto, i meandri della psiche e dei sentimenti più nascosti, passando per (vani?) tentativi di fuga, nuotando in mezzo a migranti che non possiamo ignorare. Il viaggio termina davanti a un’umanità in fila per sopravvivere, tra le proteste dei più piccoli e la presa di coscienza che potremmo essere gli ultimi esemplari della specie umana."
Un lavoro di spessore, che vi invitiamo a (ri)scoprire in questo weekend di fine novembre: enjoy!!


Thursday, November 27, 2025

In onda sabato mattina, ospiti Ricky Russo e Julie's Haircut

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Ottava puntata della ventinovesima stagione della trasmissione, e dopo il nostro Mixtape # 21 della scorsa settimana (qui il podcast) torniamo ad occuparci di novità, accogliendo anche due graditi ospiti. Fra le tante uscite interessanti di questo periodo, ascolteremo e parleremo di Edda, Delta V, Emma Nolde, Marco Giudici, Birthh, Marta Del Grandi, Gaudi, Mellow Mood, Michele Ducci e Atabasca.
Venendo agli ospiti, daremo innanzitutto il bentornato all'amico Ricky Russo, che ci porterà come sempre in giro per New York City, come fa con i suoi walking tour NY Groove, in questo caso parlandoci in particolare di una bella mostra su The Ramones e rendendo omaggio ad Ace Frehley.
L'intervista della settimana ci permetterà di dare il bentornato una band che amiamo molto ed abbiamo più volte ospitato, sia in collegamento che fisicamente, portandoli a suonare a Lussemburgo.

Parliamo dei Julie's Haircut, che abbiamo fatto passare dalle nostra parti l'ultima volta ormai più di 10 anni fa, nel gennaio 2015, per il loro affascinante Ashram Equinox, che è stato seguito nel febbraio 2017 da Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin, uscito per la celebre etichetta inglese Rocket Recordings, che siamo stati felici ed onorati di presentarvi in anteprima con una nuova bella intervista. L'anno successivo siamo tornati a parlare di loro per l'uscita di Music from The Last Command, la loro sonorizzazione del film del 1928 di Josef Von Sternberg, mentre quello che ad oggi è loro ultimo album, In the silence electric, è stato pubblicato il 4 ottobre 2019, sempre da Rocket, e lo abbiamo presentato con una nuova intervista. Nel settembre 2021 hanno pubblicato Follow Fluxus, testimonianza di un loro lavoro del 2012 con Philip Corner, seguito due anni fa da un nuovo EP, Plaster Mask, e l'anno scorso da un singolo che celebrava i loro 30 anni, Skull Flower.

A fine settembre è finalmente arrivato l'annuncio del loro nuovo album: Radiance Opposition sarà pubblicato domani, 28 novembre, da Superlove e Weird Beard e può essere ordinato a questo link. Il lavoro segna l'ingresso nella band della vocalist Anna Bassy (già nostra ospite da solista) al fianco della classica lineup composta da Nicola Caleffi, Luca Giovanardi, Andrea Rovacchi, Andrea Scarfone e Ulisse Tramalloni, e "propone un viaggio musicale sospeso tra psichedelia, elettronica e poliritmi, in un sincretismo capace di coniugare elementi apparentemente lontani e inconciliabili: una ideale unione tra gli opposti evocata anche dal titolo, che trae ispirazione dall'I Ching, il testo sapienziale della tradizione cinese."
Il risultato è l'ennesimo ottimo album di una band che non cessa di evolvere, che saremo lieti  di  presentare dando il bentornato a Nicola Caleffi.

La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Sabato 29 novembre, 11.30/13, su Radio ARA
, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming e podcast a questo link.


Wednesday, November 26, 2025

Neffa Universo: molto più di un concerto

Tre settimane fa ho avuto la fortuna di assistere a quello che è stato molto più di un concerto, un evento unico, che il suo stesso protagonista ha definito irripetibile.

Protagonista un artista dalla storia lunga e variegata, che mi pare giusto riassumere brevemente, soprattutto per i più giovani fra i nostri ascoltatori e lettori. Giovanni Pellino nasce a Scafati (Salerno) nel 1967, ma a otto anni si trasferisce con la famiglia a Bologna, dove cresce. I suoi inizi nella musica sono come batterista hardcore, fra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, che lo vedono fra l'altro militare nei grandi Negazione, con cui va in tour negli USA e registra il seminale 100% (1990). A seguire, con il nome di un giocatore paraguaiano della Cremonese, Gustavo Neffa, entra nella nascente scena hip-hop da protagonista, prima con l'Isola Posse All Stars, poi creando con Deda e Dj Gruff i Sangue Misto, il cui SXM (1994) è considerato unanimemente una delle colonne portanti del rap italiano. Pubblica poi due splendidi album da solista, Neffa & I Messaggeri della Dopa (1996) e 107 Elementi (1998), fino all'EP Chicopisco (2000), che lo vede iniziare a prendere altre strade. Nel 2001 il successo del singolo La mia signorina apre la sua "nuova carriera" da cantante, spingendolo a regalare una serie di basi recuperate da un hard disk ad un giovane rapper, Fabri Fibra, che ne fa il suo esordio da solista, Turbe giovanili (2002). Da allora, confesso di aver seguito con meno entusiasmo il suo percorso fra pop, funky e soul, sempre di grande qualità ma meno nelle mie corde.

Lo abbiamo ritrovato con piacere come ospite nei dischi di Deda (House Party) e Fabri Fibra (Caos), entrambi inclusi nelle Sentieri Sonori Picks 2022, e l'anno scorso è arrivato un suo nuovo singolo, Foglie morte, che lo vede tornare a rappare, proprio in compagnia di Fibra, come a voler chiudere un cerchio aperto più di vent'anni fa.
Il suo nuovo album si intitola Canerandagio ed è uscito in due parti, la prima il 18 aprile e la seconda il 28 agosto. Un lavoro caratterizzato da produzioni molto varie, e da una lunghissima lista di ospiti, artisti di diverse estrazioni e generazioni, che vogliamo citare in ordine di apparizione: Noyz Narcos, Franco126, Guè & Joshua, Izi, Fabri Fibra & Myss Keta, Frah Quintale, Joan Thiele & Gemitaiz, Lucariello & Ste, Ele A & Francesca Michielin, Jake La Furia, Nayt, Coez, Kaos, J-Ax, Mahmood e Salmo.

L’impossibilità di portare in tour un disco con così tanti ospiti lo ha spinto a scegliere di organizzare un’unica data, non a caso battezzata Universo Neffa. Con lui sul palco, il fido compagno di avventure DJ Double S, da trent'anni sulle scene anche con Fabri Fibra e tanti altri, ed una band di sette elementi, inclusi due artisti che ben conosciamo, Patrick Benifei (Bluebeaters, Casino Royale) alle tastiere, ed ai cori con Tahnee Rodriguez.
La scaletta ha dato ovviamente grande spazio al nuovo disco, con la partecipazione di tutti gli ospiti tranne Noyz Narcos e Salmo, ma è anche andata a toccare i precedenti vent’anni "da cantante", e confesso che mi ha portato a riascoltare e riscoprire una serie di dischi che all’epoca avevo un po’ sottovalutato, nostalgico del Neffa rapper. Non sono mancati anche i tuffi negli anni '90, come una splendida Carcere a vita con Kaos, Stare al mondo (ad essere precisi, uscita nel 2000) con Al Castellana, due brani dei Sangue Misto, Cani sciolti e Lo straniero, e soprattutto un finale particolarmente emozionante. Ha infatti chiamato sul palco Deda, ringraziandolo di avergli regalato la base di quella che è una delle canzoni più importanti della mia vita, Aspettando il sole, con cui ha concluso il concerto al fianco di Giuliano Palma, per quella che pare sia stata la prima volta che eseguivano il pezzo insieme in concerto.

Un pubblico vario quanto in completa comunione non credo dimenticherà facilmente quello che come dicevo è stato più di un concerto, la giusta celebrazione di più di trent’anni di storia della musica italiana, percorsa seguendo l’unica stella polare della sua ispirazione, in assoluta libertà, senza esitare a cambiare radicalmente strada, più volte, a costo di spiazzare pubblico ed addetti ai lavori. Respect!!!


(foto e video, che spero non verrà rimosso, del sottoscritto)

Tuesday, November 25, 2025

Un interessante nuovo progetto, creato da musicisti a noi ben noti: Si! Boom! Voilà!

Qualche settimana fa avevamo diffuso l'annuncio dell'uscita dai Verdena di Roberta Sammarelli, che a seguire ha svelato il nuovo interessante progetto che la coinvolge.

Sotto il curioso nome Si! Boom! Voilà! si sono riuniti cinque musicisti che, "dopo anni di palchi, dischi e collaborazioni diverse, sentono l’urgenza di ricominciare da un suono crudo, diretto, umano. Un progetto nato senza premeditazione, in una sala di registrazione, come un esperimento spontaneo che ha preso vita da sé — un gesto collettivo che diventa musica."
Il basso è come detto quello di Roberta Sammarelli, che dopo tre decenni con i Verdena avevamo già trovato impegnata con Motta ed in altri progetti, come la sonorizzazione di Metropolis di Fritz Lang con Xabier Iriondo, Corrado Nuccini e Karim Qqru. La sezione ritmica è completata da Giulia Formica, batterista e performer che ha collaborato con Baustelle, Chiello, Colombre e Selton, "muovendosi tra ritmo, improvvisazione e ricerca visiva. La sua batteria è gesto, presenza, dialogo: un centro propulsivo che unisce corpo e suono." Con loro, Davide Lasala, chitarrista, produttore e fondatore dell'Edac Studio, dove sono nati dischi nazionali e internazionali (tra gli altri, Gorillaz, Fatoumata Diawara, Nic Cester), autore e musicista di numerosi progetti indipendenti. L'altra chitarra è quella di Giulio Ragno Favero, produttore e multistrumentista "noto per la sua ricerca sonora radicale, colonna portante de Il Teatro degli Orrori e One Dimensional Man, e sound designer e compositore in ambito teatrale". La voce, infine, è quella di Michelangelo Mercuri (N.A.I.P.), acronimo di Nessun Artista In Particolare, "una delle personalità più libere e riconoscibili della scena musicale. Musicista, performer e produttore, fonde voce, elettronica e loop station in un linguaggio che abbatte i confini tra canzone, performance e sperimentazione."

Una line-up che ha dato vita ad un "collettivo noise-punk in cui esperienza e istinto convivono, dove ogni suono nasce dall’altro, ogni strumento diventa voce, ogni gesto genera un dialogo. La loro musica non cerca la perfezione, ma il momento vero, quello in cui il suono si scopre vivo, imperfetto, irripetibile."
Il loro disco di esordio, omonimo, sarà pubblicato il 16 gennaio 2025 da Woodworm (qui il pre-order), e sarà seguito da un tour nei nei club delle principali città italiane. Oggi ve ne proponiamo la prima anticipazione, Pinocchio, è uscita il 14 novembre: "Un brano noise-punk che pulsa a ritmo accelerato, come un corpo che si risveglia, raccontando l’istante in cui la materia prende forma e si scopre viva. Quell’energia originaria ora si traduce in presenza: sul palco diventa movimento, dialogo, materia che vibra tra corpi e frequenze, fragile e feroce come ogni cosa viva." Enjoy!!


Monday, November 24, 2025

Atabasca, primo singolo e video: Cacopoulos

Apriamo la settimana dando il benvenuto, ed un grosso in bocca al lupo, a Killer Groove Records, neonata "etichetta discografica indipendente ed editrice musicale, specializzata nelle sonorità afroamericane che vanno dal soul e dal funk ai ritmi giamaicani del rock steady, early reggae e dello ska. Tra contaminazioni afrobeat, jazz, r&b e atmosfere cinematiche, Killer Groove Records celebra l’eredità del groove, rinnovandola con stile e visione contemporanea."
Dobbiamo dire che l'inizio è dei più promettenti, con un singolo esplosivo che vogliamo lasciar presentare dalle parole del comunicato.

"Killer Groove Records è orgogliosa di presentare Cacopoulos, il singolo di debutto del trio funk cinematico Atabasca. Un viaggio sincopato, dove funk, psichedelia e tensione cinematica si fondono in una narrazione senza tempo, sospesa tra ritmo e visione.
Cacopoulos segna la nascita del mondo sonoro di Atabasca: primo estratto dall’omonimo album d’esordio, in uscita nella primavera 2026 in formato LP (edizione limitata), CD e digitale. Il singolo, oltre alla versione digitale, sarà disponibile anche su formato vinile 45 giri in edizione limitata (300 copie), fuori il prossimo 23 Gennaio 2026.
L’ ascoltatore, con questa traccia, viene immediatamente trasportato in uno scenario arido e polveroso, sorretto da un battito primitivo di tamburi e dal tema acido di una chitarra che richiama le atmosfere dei grandi western all’italiana. Una cavalcata impetuosa e visionaria che unisce la fisicità del suono strumentale all’immaginario evocativo della library music e delle colonne sonore d’autore.
Cacopoulos è infatti un omaggio a I Quattro dell’Ave Maria e al leggendario Eli Wallach, l’astuto bandito che con l’inganno ottiene la sua vendetta. Una citazione sottile ma potente, che lega l’universo sonoro del trio a un immaginario carico di visioni oniriche, polvere e redenzione.

Il brano è stato registrato in studio in presa diretta, preservando pienamente la naturalezza dei suoni e l’atmosfera della sessione. La produzione artistica è stata curata dal trio insieme ad Andrea Fabrizii (digger, musicista, produttore e catalogue curator per Cam Sugar) mentre il mastering è stato affidato a Riccardo Ricci presso il Velvet Room Mastering Studio di Brighton.
Come il deserto che cresce in mezzo alle foreste sempreverdi dell'estremo nord del pianeta, un ambiente unico, alieno, di rottura. Questa è la visione alla base del progetto Atabasca che vede coinvolti Luca Mongia (chitarre, lap steel, tastiere, voci), Paolo Mazziotti (basso, tastiere, voci) e Valerio Pompei (batteria, percussioni, voci). Attivi individualmente da oltre vent’anni tra scena nazionale e internazionale, i tre musicisti si ritrovano nel 2023 per dare vita a un progetto che unisce esperienza, sperimentazione e libertà creativa. Musica immaginifica, a tratti onirica, in cui il concetto classico di trio strumentale si fonde con il mondo delle colonne sonore e sound design.
Il loro viaggio sonoro attraversa territori jazz-funk, world e cinematici, intrecciando suggestioni afrobeat, desertiche e psichedeliche in un linguaggio personale e senza tempo. Ogni brano è una scena, ogni suono un frammento di mondo: un viaggio tra realtà e immaginazione in cui groove, texture e timbri organici si fondono in un ecosistema sonoro unico, in un equilibrio perennemente instabile in grado di generare nuovi paesaggi interiori."

Vi invitiamo a tuffarci un questo coinvolgente mondo sonoro con il bel video che accompagna il brano, diretto ed editato da Marco Mazzone: enjoy!!