Wednesday, May 7, 2025

Lux Mini Fest: il 30 maggio alle Rotondes, per sostenere Radio ARA!!

Quest'oggi non vi parliamo di nuove uscite, per una volta, ma di una bella festa in programma fra due settimane, per sostenere un'importante iniziativa.

Chi ci segue sa che sosteniamo e diffondiamo spesso campagne di crowdfunding, ma in questo caso l'obiettivo non è la produzione di un disco, ma la sopravvivenza della nostra emittente. Da più di 30 anni,
Radio ARA è una voce importante dell'etere lussemburghese, ed è ormai l'unica radio indipendente a diffusione nazionale. Una radio che vuol essere un punto di incontro fra diverse culture, con programmi in tantissime lingue, e fra generazioni, con lo spazio per giovani di Graffiti, e più in generale "una voce alternativa per musica, opinioni, tematiche e comunità che non hanno spazio nei media mainstream".

Ovviamente, al di là del lavoro gratuito di tanti volontari, tutto ciò ha un costo, fra materiale tecnico, affitto, staff, abbonamento SACEM.. e diventa sempre più difficile far quadrare i conti, specialmente in anni complicati come quelli che stiamo vivendo. Per fortuna, le istituzioni lussemburghesi hanno finalmente riconosciuto l'importanza dei community media, e concesso un sostegno importante a Radio ARA per cinque anni. L'accordo raggiunto prevedeva che avremmo continuato a cercare sostegno finanziario esterno da parte dei nostri sostenitori e tramite sponsorizzazioni, quindi torniamo a rivolgerci anche al nostro pubblico, chiedendo come ogni anno il vostro supporto.
Sul sito di Radio ARA trovate tutte le istruzioni per fare una donazione, che i residenti lussemburghesi potranno anche dedurre dalle proprie imposte: qualsiasi importo sarà il benvenuto, come si suol dire a goccia a goccia si fa il mare.

Per lanciare questa importante iniziativa, Radio ARA ha organizzato uno splendido evento, chiamato Lux Mini Fest, che si terrà il prossimo venerdì 30 maggio alle Rotondes.
Le porte si apriranno alle 17, potrete godervi un lungo set dei DJ della radio gustando quanto di buono sarà proposto da vari food truck.
Alle 19 inizieranno i concerti, cinque spettacoli da mezz'ora che vi porteranno in ambienti sonori molto vari ed interessanti: dal rap di Maz Univerze al blues di Kid Colling, dal rock di The Kools, all'afrobeat di Hembadoon fino al techno-punk di The X.
Trovate tutte le info sul sito di Radio ARA, a questa pagina, mentre le prevendite sono online a questo link: #supportRadioARA !!!

Tuesday, May 6, 2025

Any Other, uscito il nuovo EP: Per te, che non ci sarai più

Oggi torniamo a parlare di una delle novità più interessanti di questo periodo, di cui abbiamo presentato due settimane fa in trasmissione (qui il podcast) la prima anticipazione.

Riguarda un'artista che seguiamo dai suoi esordi ed abbiamo ospitato più volte, l'ultima nel febbraio 2024 (qui il podcast). Parliamo di Adele Altro, meglio nota come Any Other, cantautrice e polistrumentista sulle scene da una decina di anni ma appena trentenne, per noi (e non solo) uno dei più fulgidi talenti della sua generazione.
L'anno scorso abbiamo presentato con lei stillness, stop: you have a right to remember, il suo magnifico terzo album, pubblicato il 26 gennaio da 42 Records, cui abbiamo dedicato anche il CD-tipp (disco della settimana di Radio ARA).

Un bel singolo uscito lo scorso 8 aprile, Distratta, ha anticipato il suo nuovo EP, intitolato Per te, che non ci sarai più, "un disco nato senza fare troppi programmi, scritto di getto e registrato in un tempo brevissimo, con l’urgenza di lasciare intatte le emozioni senza che si sedimentassero e perdessero di intensità". Scritto ed arrangiato da Adele, è stato prodotto con l'ottimo Marco Giudici, ed in soli quattro brani è cantato in tre lingue diverse, italiano, inglese ed anche giapponese.
Un lavoro toccante, uscito in digitale ed in cassetta, che vi invitiamo caldamente a scoprire ed acquistare tramite il player qui sotto: enjoy!!


Monday, May 5, 2025

Diodato, nuovo singolo e video: Non ci credo più

Apriamo la settimana come abbiamo aperto la trasmissione di sabato scorso (qui il podcast), con un artista che seguiamo ed apprezziamo, musicalmente come umanamente, fin dai suoi esordi da solista.

Parliamo di Diodato, che abbiamo intervistato per la prima volta ormai undici anni fa, nel giugno 2013, per il suo primo disco, E forse sono pazzo, e poi ospitato nuovamente l'anno seguente per A ritrovar bellezza e otto anni fa per Cosa siamo diventati. Il 2020 lo ha visto protagonista, con un nuovo splendido album intitolato Che vita meravigliosa, che lo ha portato a vincere da un lato il Festival di Sanremo con Fai rumore, e dall'altro il David di Donatello ed il Nastro d'Argento con la title-track, arrivata anche ad un solo voto dalla Targa Tenco per il miglior singolo.

Due anni fa Carosello Records ha pubblicato il suo quinto disco, Così speciale: un lavoro di grande spessore e maturità, che lo ha confermato come uno degli artisti di punta della musica italiana di questi anni: la voce è come sappiamo straordinaria, emozionante e sempre al servizio delle canzoni, che sono vere perle di melodia, arrangiamenti di grande gusto (che riservano anche sorprese) e liriche toccanti.
L'anno scorso è tornato sul palco del Festival di Sanremo con una nuova splendida canzone prodotta da Tommaso Colliva, Ti muovi, accompagnato dall'orchestra diretta da Rodrigo D'Erasmo, per poi ricevere nuovamente un David di Donatello, per La mia terra, brano che ha scritto per la colonna sonora del film di Michele Rondino Palazzina LAF. Come se non bastasse, a metà aprile ha anche pubblicato un album registrato dal vivo in studio ed arrangiato con la sua fantastica band, Ho acceso un fuoco, e due bei singoli, a fine giugno Molto amore, e ad inizio ottobre Un atto di rivoluzione.

Sabato scorso vi abbiamo fatto ascoltare la sua nuova canzone, che ha presentato così. "Se oggi, 25 aprile 2025, ho la possibilità di far uscire un brano come Non ci credo più, se posso esprimere il mio dissenso, la mia rabbia, le mie paure, le mie idee, manifestarle con chiarezza, lo devo al sacrificio di chi ha lottato per la resistenza, per la democrazia, per la giustizia e per la libertà. Lo devo a chi lo ha fatto in questi anni e continua a farlo ogni giorno perché consapevole di quanto fragile sia tutto questo. Perciò grazie a chi farà sentire la sua voce, mi avrete sempre al vostro fianco. Grazie a chi, con il suo lavoro, ha provato ad amplificare il messaggio di questo mio piccolo atto di resistenza." Nel nostro piccolo, oggi lo facciamo anche qui, proponendovi il video diretto da Mòndeis: enjoy!!


Sunday, May 4, 2025

Roberto Angelini SOLOLIVE @ Auditorium (Roma, 2009)

Il concerto della domenica del nostro blog di questa settimana vede protagonista un artista cui siamo molto legati, nonché di un amico di vecchia data del sottoscritto.

Parliamo di Roberto Angelini, che ieri è stato nostro ospite (qui il podcast) con Rodrigo D'Erasmo per presentare il loro primo disco di inediti, Il dominio della luce. Il loro omaggio a Nick Drake con fu il primo concerto che organizzai per Panoplie nel 2006, ma conosco Roberto dalla fine del secolo scorso, dall'epoca in cui lui era un giovane artista prossimo all'esordio ed io un dj alle prime armi, in quel posto speciale che si chiamava Il Locale, a Roma. Ho continuato a seguirlo da allora, fra i suoi dischi da solista, quelli con Rodrigo, quelli con Discoverland (il progetto che lo vede unito a Pier Cortese) e mille altre collaborazioni, ma oggi voglio tornare con voi indietro nel tempo, a quasi sedici anni fa.

Lo troviamo sul palco per uno show molto particolare, SOLOLIVE, che lo vedeva eseguire le sue canzoni letteralmente circondato da strumenti. Grazie ad una looper (Boss RC-50) e ad un accurato lavoro di ricerca e sincronizzazione, il musicista romano creava da solo tutto l'impianto sonoro: su Vulcano, ad esempio, partendo da un ritmica elettronica campionava prima la chitarra acustica per poi passare al pianoforte, cantare e nel frattempo arricchire l'arrangiamento con la lapsteel, un basso synth e infine con dei cori. A fargli compagnia degli splendidi video, proiettati dietro di lui, realizzati in un arco di tempo che va dal 2004 al 2009, da diversi, straordinari, animatori e illustratori. Era proprio questa la forza del concerto, in quanto spesso la bellezza di questi video cattura l'attenzione dello spettatore e la musica si trasforma in una colonna sonora.
Un tour che è diventato anche un DVD, per la regia ed il montaggio di Ettore Santoro, girato in occasione di uno straordinario concerto tenuto il 21 novembre 2009 nel teatro studio dell'Auditorium Parco della Musica di Roma. Ve lo proponiamo quest'oggi, per accompagnare la vostra domenica: enjoy!!

 


Saturday, May 3, 2025

Roberto Angelini & Rodrigo D'Erasmo e tante altre novità nel podcast della settimana!!

Non avete ascoltato in diretta la trasmissione di oggi, ospiti Roberto Angelini & Rodrigo D'Erasmo, o forse volete riascoltarla?
La trovate a questo link, con tutti i podcast dalla scorsa stagione: enjoy!!


Tracklist:

1

Eurocrime!

Calibro 35

02:56

2

Non ci credo più

Diodato

03:22

3

Giochi di gambe

Giorgio Poi

03:19

4

La città ci manda a letto

(feat. Emma Nolde)

Dente

03:22

5

Dentro la ferita

(feat. Samuele Bersani)

Cristiano Godano

04:17

6

Ottobre mistico

Otto Ohm

03:21

7

Tromba

Roy Paci

02:55

8

Gherreros

Train To Roots & Shakalab

03:43

9

Run Come Baby

(feat. Linval Thompson)

Madelaine

03:08

10

Pull Up

(feat. Romain Virgo)

Mellow Mood

03:38

11

Niente Di Male

Moder

03:32

12

Cuoreapezzi

(feat. Guè & Joshua)

Neffa

02:37

13

Sensibili Alle Foglie (Main Theme Titoli Di Coda)

(feat. Francesca Bono)

The Dining Rooms

04:06

14

Nazisti Dell'Illinois

Delta V

04:02

15

Finchè buio non ci separi

Roberto Angelini &

Rodrigo D'Erasmo

04:07

16

La verità non fa felice nessuno

Roberto Angelini &

Rodrigo D'Erasmo

04:45


In onda stamattina, ospiti Roberto Angelini & Rodrigo D'Erasmo

È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Per la venticinquesima puntata della ventottesima stagione avremo per una volta una sola intervista, per quanto con due ospiti, e quindi ancor più tempo per proporvi molte altre novità interessanti. Ascolteremo e parleremo di DiodatoCristiano GodanoDelta VThe Dining RoomsDenteGiorgio PoiRoy PaciMellow MoodOtto OhmTrain To Roots & ShakalabMadelaineModer e Neffa.
Saremo poi particolarmente felici di dare il bentornato a quelli che non sono solo due artisti che amiamo, seguiamo da sempre, ed abbiamo più volte portato a suonare a Lussemburgo, ma anche due vecchi e cari amici.

Parliamo di Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo, che hanno iniziato a collaborare ormai venti anni fa, pubblicando un disco di cover di Nick Drake, Pong Moon, per il quale li avevamo fatti esibire al d:qliq nel dicembre del 2006. Dopo avergli dedicato anche un bel documentario per Sky Arte, tre anni fa sono tornati a celebrare il cantautore inglese, in occasione del cinquantenario dell'uscita del suo terzo ed ultimo disco, Pink MoonSongs in a conversation unisce due tracce registrate e prodotte da John Wood, fonico e produttore storico di Nick Drake, a poche miglia dalla casa natale di Drake, ad altre tre registrate a Roma da Daniele Ilmafio Tortora, e suonate con Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso e Andrea Pesce al pianoforte. A completare l'album, cinque pezzi realizzati durante le riprese del documentario di cui sopra, con la collaborazione di altri cantanti che ben conosciamo: Andrea Appino, Manuel Agnelli, Niccolò Fabi, Piers Faccini e Any Other.

Lo scorso 25 aprile Woodworm/Wudz Edizioni hanno pubblicato il loro primo disco di inediti, che presentano così: "L’intento dietro Il dominio della luce è quello di stimolare una riflessione condivisa sul concetto di luce, nei tempi oscuri e spaventosi che ci troviamo ad abitare. Il desiderio condiviso di accendere ognuno una propria piccola luce ad illuminare le strade spesso buie che percorriamo. Con una fiaccola, un lume, un laser o un led, una poesia, un breve saggio o un racconto, un dipinto, una melodia di violino o un arpeggio vorticoso di chitarra, un drone di slide guitar o poche, delicate e solitarie note di pianoforte."
Un riflessione che hanno voluto appunto condividere, ampliando il progetto dalla musica alle parole ed alle immagini, includendo in un artwork molto speciale, anche un libro. Include scritti di una lunga e variegata serie di musicisti, scrittori, artisti, filosofi, registi, attori (fra cui citiamo Vasco Brondi, Enrico Gabrielli, Gemitaiz, Francesca Mannocchi, Telmo Pievani, Antonio Rezza e Filippo Timi) ed è arricchito, come il disco, dall’opera pittorica dell’artista, animatore e illustratore sammarinese Gianluigi Toccafondo.
Una vera e propria chiamata alle arti che saremo felici di presentare dando loro il bentornato in trasmissione, nell’attesa di riuscire a riportarli sui palchi lussemburghesi.

La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Stamattina, 11.30/13, su Radio ARA
, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, a seguire podcast qui.



Friday, May 2, 2025

Weekend music: Dunk

La nostra rubrica del venerdì, con cui usciamo dall'incessante flusso delle nuove uscite per proporvi un disco da (ri)scoprire insieme nel weekend che sta per iniziare (o nel ponte in corso, per i più fortunati), oggi è dedicata all'unico album di un "supergruppo", che ospitammo ormai più di sette anni fa per presentarlo.

I Dunk erano "un esperimento in progress al limite della performance" nato dall'incontro tra due musicisti che già conoscevamo ed apprezzavamo, Luca Ferrari (Verdena) e Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi, poi anche da solista e con gli O.R.K.) ed i fratelli Marco ed Ettore Giuradei, che confessiamo all'epoca conoscevamo più di nome che di fatto. La scintilla iniziale fu l'incontro fra il primo ed il terzo, in occasione di un concerto dei Giuradei a Bergamo, cui sono seguirono una serie di jam session nello studio dei Verdena. Allo stesso tempo Ettore cominciò a scrivere nuove canzoni con testi ispirati ad autori come Carmelo Bene ed Antonin Artaud, incentrati soprattutto sul "tema del doppio e di una certa inadeguatezza dell'esistere".

L'esordio live, nell'aprile del 2017 a Brescia, ottenne ottimi riscontri, e convinse il trio ad allargarsi, coinvolgendo Carmelo Pipitone e la sua chitarra. Dopo un periodo di ulteriori prove e scrittura, nel settembre dello stesso anno la band registrò il primo omonimo disco, che "raccoglie tutto l'entusiasmo di questa manciata di mesi passata insieme: un disco poco pensato, suonato di pancia, a cuore aperto".
Un ottimo album, uscito il 12 gennaio 2018 per Woodworm, dal quale sabato scorso Marco ha estratto un singolo e video, Avevo voglia, per il nostro Mixtape # 17 (qui il podcast). Oggi ve ne proponiamo anche il video, invitandovi a (ri)scoprire con noi questo bel lavoro: enjoy!!



Thursday, May 1, 2025

In onda sabato mattina, ospiti Roberto Angelini & Rodrigo D'Erasmo

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!

Per la venticinquesima puntata della ventottesima stagione avremo per una volta una sola intervista, per quanto con due ospiti, e quindi ancor più tempo per proporvi molte altre novità interessanti. Ascolteremo e parleremo di Diodato, Cristiano Godano, Delta V, The Dining Rooms, Dente, Giorgio Poi, Roy Paci, Mellow Mood, Otto Ohm, Train To Roots & Shakalab, Madelaine, Moder e Neffa.
Saremo poi particolarmente felici di dare il bentornato a quelli che non sono solo due artisti che amiamo, seguiamo da sempre, ed abbiamo più volte portato a suonare a Lussemburgo, ma anche due vecchi e cari amici.

Parliamo di Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo, che hanno iniziato a collaborare ormai venti anni fa, pubblicando un disco di cover di Nick Drake, Pong Moon, per il quale li avevamo fatti esibire al d:qliq nel dicembre del 2006. Dopo avergli dedicato anche un bel documentario per Sky Arte, tre anni fa sono tornati a celebrare il cantautore inglese, in occasione del cinquantenario dell'uscita del suo terzo ed ultimo disco, Pink Moon. Songs in a conversation unisce due tracce registrate e prodotte da John Wood, fonico e produttore storico di Nick Drake, a poche miglia dalla casa natale di Drake, ad altre tre registrate a Roma da Daniele Ilmafio Tortora, e suonate con Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso e Andrea Pesce al pianoforte. A completare l'album, cinque pezzi realizzati durante le riprese del documentario di cui sopra, con la collaborazione di altri cantanti che ben conosciamo: Andrea Appino, Manuel Agnelli, Niccolò Fabi, Piers Faccini e Any Other.

Lo scorso 25 aprile Woodworm/Wudz Edizioni hanno pubblicato il loro primo disco di inediti, che presentano così: "L’intento dietro Il dominio della luce è quello di stimolare una riflessione condivisa sul concetto di luce, nei tempi oscuri e spaventosi che ci troviamo ad abitare. Il desiderio condiviso di accendere ognuno una propria piccola luce ad illuminare le strade spesso buie che percorriamo. Con una fiaccola, un lume, un laser o un led, una poesia, un breve saggio o un racconto, un dipinto, una melodia di violino o un arpeggio vorticoso di chitarra, un drone di slide guitar o poche, delicate e solitarie note di pianoforte."
Un riflessione che hanno voluto appunto condividere, ampliando il progetto dalla musica alle parole ed alle immagini, includendo in un artwork molto speciale, anche un libro. Include scritti di una lunga e variegata serie di musicisti, scrittori, artisti, filosofi, registi, attori (fra cui citiamo Vasco Brondi, Enrico Gabrielli, Gemitaiz, Francesca Mannocchi, Telmo Pievani, Antonio Rezza e Filippo Timi) ed è arricchito, come il disco, dall’opera pittorica dell’artista, animatore e illustratore sammarinese Gianluigi Toccafondo.
Una vera e propria chiamata alle arti che saremo felici di presentare dando loro il bentornato in trasmissione, nell’attesa di riuscire a riportarli sui palchi lussemburghesi.

La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!
Sabato 3 maggio, 11.30/13, su Radio ARA
, 87.8, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, a seguire podcast qui.


Wednesday, April 30, 2025

The Dining Rooms, nuovo album: Sensibili alle Foglie (The Lost Soundtrack)

Nel maggio di tre anni fa abbiamo dato il bentornato ad una band che programmiamo spesso e volentieri, e che avevamo già ospitato due volte in trasmissione, sempre a gennaio, nel 2016 e nel 2020.

Il 9 gennaio 2016 avevamo infatti presentato una delle uscite più interessanti della fine del 2015, Do hipsters love Sun (Ra)? di The Dining Rooms. Un progetto creato da Stefano Ghittoni e Cesare Malfatti, che in più di un ventennio ha esplorato universi musicali molto vari anche grazie a tante collaborazioni, e che tornava a quattro anni dal precedente lavoro, Lonesome traveller. Il loro successivo album, Art is a cat, è uscito il 20 gennaio 2020 e "conserva tutte le caratteristiche del loro tipico trademark: canzoni in bilico tra folk e soul, dilatazioni dub, hip hop strumentale ed atmosfere cinematiche". Ha proseguito questo percorso il loro splendido disco uscito nel maggio 2022 per Schema Records, che hanno presentato così: "Un album composito e profondo, malinconico come i tempi che stiamo vivendo, proiettato verso il futuro che, seppur complicato, è ancora tutto da scoprire. Turn To See Me è un'esortazione, quasi una preghiera, ad andare verso l’altro con azioni concrete, poetiche, politiche. Turn To See Me è un disco pieno di amore."
Due anni fa hanno pubblicato a fine marzo ed a fine settembre due EP di Outtakes & Rarities, che sono stati seguiti nell'aprile 2024 dal loro decimo album, Songs to Make Love to, che "estende la loro eredità sonora classica tra folk psichedelico, atmosfere cinematografiche e ritmi downtempo hip-hop", con la partecipazione delle voci di Chiara Castello (I’m Not a Blonde), Egeeno (del collettivo romano Tropicantesimo) e del compagno di etichetta Tomaz Di Cunto aka Toco.

In attesa del prossimo album, che uscirà dopo l’estate e che sarà interamente cantato da Chiara Castello, il 25 aprile hanno pubblicato a sorpresa un disco invece completamente strumentale, tranne l’ultima traccia, cantata da Francesca Bono. Un progetto dalla genesi molto particolare, che "parte da un lavoro intitolato Sensibili alle Foglie, commissionato a Stefano e Cesare da un fantomatico gallerista e produttore cinematografico. Si trattava di produrre una serie di brani musicali ispirati da alcuni personaggi iconici del secolo scorso, una sonorizzazione di una mostra di sculture a loro dedicate e in un secondo momento una colonna sonora per un documentario sulla produzione della mostra stessa. Il duo si mise al lavoro con grande entusiasmo perché i personaggi scelti facevano parte della loro formazione culturale. Personaggi anche controversi ma tutti spinti da un desiderio quasi incontrollabile di cambiare lo stato delle cose. Da Mario Schifano e Marianne Faithfull a Alighiero Boetti, da Renato Curcio e Mara Cagol a Joe Strummer, passando per Antonia Pozzi, Francesca Woodman e Pier Paolo Pasolini. A metà del lavoro però il produttore sparisce, lasciando inevitabilmente incompiuta l’opera. Dopo alcuni anni, Stefano e Cesare decidono di riprendere in mano il lavoro: aggiungono alcuni arrangiamenti, chiedono a Francesca Bono se è disponibile per cantare la traccia che chiude il progetto. Infine ultimano e pubblicano le tracce intitolando il lavoro Sensibili alle Foglie (The Lost Soundtrack)."
Un album come loro abitudine molto affascinante, che vi invitiamo a scoprire ed acquistare tramite il player qui sotto: enjoy!!


Tuesday, April 29, 2025

Piotta, bel video dalla colonna sonora del film documentario La Scuola Romana

Questa mattina torniamo ad occuparci di un artista che apprezziamo molto, nostro ospite nel marzo dell'anno scorso (qui il podcast).

Abbiamo avuto il piacere di dare il bentornato a Piotta, rapper e cantautore attivo dagli anni '90, che era già stato con noi nel 2018 per il suo precedente album, Interno 7, e che l'anno scorso ha pubblicato non solo un nuovo disco, ma anche un nuovo libro. 'Na notte infame, il suo decimo lavoro in studio, è uscito il 1° marzo per La Grande Onda e prende l'ispirazione dalla recente prematura scomparsa del fratello maggiore Fabio, apprezzato scrittore e saggista, con cui ha firmato molti dei testi, e la cui voce ed i cui versi aprono la prima traccia. Un lavoro molto sentito, seguito dal suo primo romanzo, Corso Trieste, anch'esso scritto a quattro mani con Fabio ed uscito per la prestigiosa casa editrice La Nave di Teseo.
Dopo aver reso omaggio a Luigi Tenco con una bella cover di Vedrai vedrai, lo abbiamo ritrovato a dirigere Me ne andavo da quella Roma...(reloaded), nuova versione di un altro capolavoro, Mamma Roma addio, iconico brano di teatro canzone di Remo Remotti, poeta, attore, umorista e cantante romano scomparso nel 2015.

Per aprire l'anno nuovo, ha pubblicato dei bei video dal vivo, girati in occasione del suo concerto dello scorso 29 dicembre nello storico quartiere romano di Garbatella, e lo scorso 4 aprile è uscita su tutte le piattaforme digitali la bella colonna sonora che ha realizzato per La Scuola Romana (delle risate) di Marco Spagnoli, il nuovo film documentario dedicato alle storie della commedia e della comicità romana, dal 17 aprile al cinema e in prima TV su Rai 3 il 26 aprile. Nove tracce scritte o selezionate appositamente per il film accompagnano i racconti di 16 tra attori e registi simbolo del cinema romano, da Carlo Verdone a Zerocalcare, da Corrado Guzzanti e Serena Dandini a Lillo e Marco Giallini, tra le immagini di una Roma contemporanea e rari documenti video tra Fellini, Anna Magnani, Monica Vitti e Alberto Sordi. "Qui il tappeto sonoro realizzato da Piotta fa da chiaroscuro ai protagonisti del film, sottolineando tutta l’emotività che attraversa la narrazione. Gli accenti e le cadenze del dialetto romano si sposano in modo naturale con gli sketch memorabili messi in scena dai protagonisti, creando un legame senza tempo tra musica e immagini."

Oggi vi proponiamo il video di Tu me piaci, presentato così dallo stesso Tommaso: "Vi faccio vedere com'è nata la soundtrack. Mentre le immagini scorrono sulla parte, io, Francesco Santalucia, e la band le musichiamo dal vivo. Oltre a noi, e a Roma, potete vedere anche tutte le attrici e gli attori presenti, in ordine di apparizione. Buona (condi)visione!" Enjoy!!


Monday, April 28, 2025

Niccolò Fabi, nuovo singolo e video: Al cuore gentile

Prosegue il percorso di avvicinamento al nuovo disco di un artista che apprezziamo molto, seguiamo dagli esordi, ed abbiamo già ospitato più volte.

Parliamo di Niccolò Fabi, che ho avuto il piacere di conoscere all’epoca in cui lui era un giovane cantautore agli esordi, già con grande successo, ed io, dopo i miei esordi radiofonici, ero uno dei dj del Locale, storico live-club nel centro di Roma che era una sorta di seconda casa per entrambi, e per tanti artisti della nuova scena della capitale
.
Ho continuato a seguire il suo percorso da Lussemburgo, dove abbiamo anche avuto il piacere di accoglierlo due volte, anche in trasmissione. Nel 2014 in occasione del concerto al Conservatoire con due altri "localari", Daniele Silvestri e Max Gazzè. e nel 2016 organizzando il passaggio al Bar National del tour di Una somma di piccole cose, disco registrato in perfetta solitudine che gli è valso anche la Targa Tenco per il migliore album, come gli era già successo nel 2013 con Ecco.

È seguito nel 2019 Tradizione e tradimento, album prodotto con Roberto Angelini e Pier Cortese, in cui il suo inconfondibile stile si tinge anche di elettronica, con grande gusto, e nel 2022 Meno per meno, in cui ha dato nuova veste ad alcune canzoni del suo repertorio (più due inediti) con l’Orchestra Notturna Clandestina di Enrico Melozzi, festeggiando i 25 anni di attività sul palco dell'Arena di Verona.
Ad inizio anno abbiamo diffuso la bella notizia stava registrando un nuovo disco, e che con lui c’erano i collaboratori di questi ultimi anni, più una bella aggiunta: oltre a Roberto Angelini, Pier Cortese, Alberto Bianco e Filippo Cornaglia, al suo fianco abbiamo trovato anche l’ottima Emma Nolde, già con noi per i suoi due primi album. Con loro, anche Cesare Augusto Giorgini, cantautore e producer conosciuto grazie all’esperienza presso Officina delle Arti Pierpaolo Pasolini, e Riccardo Parravicini, sound engineer a cui si accompagna da più di 15 anni.

Il suo decimo album di inediti, Libertà negli occhi, sarà disponibile dal 16 maggio in due versioni, entrambe in edizione limitata e numerata: in vinile ed in CD più libretto di 56 pagine, conteranno oltre ai testi delle canzoni, uno scritto inedito a firma di Niccolò e una serie di fotografie che raccontano e trasportano nell’atmosfera intima della baita sul Lago dei Caprioli, in Trentino, in cui il disco è stato registrato e prodotto in 10 giorni di residenza artistica.
Acquistando il disco in formato fisico si potrà scaricare la versione digitale dell’album, che sarà disponibile su tutte le piattaforme streaming in un secondo tempo, solo a partire dal 13 giugno.

Il primo singolo, Acqua che scorre, è uscito il 4 aprile, seguito la scorsa settimana dal brano che vi presentiamo oggi, Al cuor gentile, che Niccolò presenta così: "Nella seconda metà del XIII secolo Guido Guinizelli scriveva Al cor gentile rempaira sempre amore, canzone che viene considerata il manifesto di quel nuovo modo di cantar d’amore chiamato dolce stil novo. Alla poesia medievale in un tempo oramai lontano ho dedicato cinque anni della mia vita. In qualche modo libertà negli occhi è anche un dialogo con quella stagione della vita che per brevità chiamiamo gioventù in cui si formano quelle categorie emotive e mentali che nel bene e nel male ci accompagneranno per sempre. L’amore ai tempi dello stilnovo per me è una di quelle quindi ho sentito il bisogno di omaggiarlo musicando una libera riduzione e parafrasi della sua canzone simbolo. Questa è una sua versione notturna nella nostra baita in mezzo alla neve mentre i miei amici mi ascoltavano seduti su un divano bevendosi una birra. Ed è stato un momento che non dimenticherò." Enjoy!!


Sunday, April 27, 2025

Un bel docufilm racconta la storia dei C.S.I.: Forma e sostanza

Questa domenica non vi proponiamo un concerto, per una volta, ma un bel docufilm pubblicato di recente e dedicato ad un pezzo di storia del rock italiano.

I protagonisti sono senza dubbio fra le band seminali del rock indipendente, cui hanno dato un enorme impulso con il loro successo e con l'etichetta che avevano creato. Parliamo dei C.S.I. Consorzio Suonatori Indipendenti, nati dalle ceneri dei (recentemente riuniti) CCCP Fedeli alla linea, nelle persone di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, cui si erano aggiunti i transfughi dei Litfiba, Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli, la compagna di quest'ultimo Ginevra Di Marco, ed il loro storico tecnico del suono, Giorgio Canali.
Una formazione che aveva già lavorato insieme per Epica Etica Etnica Pathos, l'ultimo disco dei CCCP, e che debuttò il 18 settembre 1992 con un concerto al Centro per l'arte contemporanea Pecci di Prato, che vide sul palco anche Üstmamò e Disciplinatha e fu documentato nel disco Maciste contro tutti. Il loro primo album, Ko de mondo, fu realizzato interamente in un casale del Finistère, in Bretagna, fra agosto e settembre del 1993, pubblicato l'anno seguente, e vide la collaborazione di Pino Gulli alla batteria ed Alessandro Gerby e Marco Parente alle percussioni.

Da là è iniziato un percorso durato pochi anni, circa cinque, e tre album in studio, che è stato poi seguito da tanti altri lavori dei vari membri della band, da solista o in altri progetti, come PGR e post-CSI. Un percorso che ha però lasciato un segno indelebile, e che è ben raccontato da Forma e sostanza, docufilm ideato, narrato e montato da Cristiano Lucidi e basato in larga parte sul libro È stato un tempo il mondo di Donato Zoppo: enjoy!!