Apriamo la settimana come abbiamo aperto la trasmissione di sabato scorso (qui il podcast), con un artista che seguiamo ed apprezziamo, musicalmente come umanamente, fin dai suoi esordi da solista.
Parliamo di Diodato, che abbiamo intervistato per la prima volta ormai undici anni fa, nel giugno 2013, per il suo primo disco, E forse sono pazzo, e poi ospitato nuovamente l'anno seguente per A ritrovar bellezza e otto anni fa per Cosa siamo diventati. Il 2020 lo ha visto protagonista, con un nuovo splendido album intitolato Che vita meravigliosa, che lo ha portato a vincere da un lato il Festival di Sanremo con Fai rumore, e dall'altro il David di Donatello ed il Nastro d'Argento con la title-track, arrivata anche ad un solo voto dalla Targa Tenco per il miglior singolo.
Due anni fa Carosello Records ha pubblicato il suo quinto disco, Così speciale: un lavoro di grande spessore e maturità, che lo ha confermato come uno degli artisti di punta della musica italiana di questi anni: la voce è come sappiamo straordinaria, emozionante e sempre al servizio delle canzoni, che sono vere perle di melodia, arrangiamenti di grande gusto (che riservano anche sorprese) e liriche toccanti.
L'anno scorso è tornato sul palco del Festival di Sanremo con una nuova splendida canzone prodotta da Tommaso Colliva, Ti muovi, accompagnato dall'orchestra diretta da Rodrigo D'Erasmo, per poi ricevere nuovamente un David di Donatello, per La mia terra, brano che ha scritto per la colonna sonora del film di Michele Rondino Palazzina LAF. Come se non bastasse, a metà aprile ha anche pubblicato un album registrato dal vivo in studio ed arrangiato con la sua fantastica band, Ho acceso un fuoco, e due bei singoli, a fine giugno Molto amore, e ad inizio ottobre Un atto di rivoluzione.
Sabato scorso vi abbiamo fatto ascoltare la sua nuova canzone, che ha presentato così. "Se oggi, 25 aprile 2025, ho la possibilità di far uscire un brano come Non ci credo più, se posso esprimere il mio dissenso, la mia rabbia, le mie paure, le mie idee, manifestarle con chiarezza, lo devo al sacrificio di chi ha lottato per la resistenza, per la democrazia, per la giustizia e per la libertà. Lo devo a chi lo ha fatto in questi anni e continua a farlo ogni giorno perché consapevole di quanto fragile sia tutto questo. Perciò grazie a chi farà sentire la sua voce, mi avrete sempre al vostro fianco. Grazie a chi, con il suo lavoro, ha provato ad amplificare il messaggio di questo mio piccolo atto di resistenza." Nel nostro piccolo, oggi lo facciamo anche qui, proponendovi il video diretto da Mòndeis: enjoy!!

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