Nelle ultime settimane abbiamo presentato, sia in trasmissione che qui sul blog, le prime anticipazioni del nuovo disco dei Calibro 35, band che amiamo e seguiamo dai loro esordi, e che ci vantiamo di aver "battezzato", organizzando il loro primo concerto in assoluto nell'ormai lontano gennaio 2008. Ci regalano da anni la nostra sigla, Eurocrime, ed anche quelle che usiamo dalla scorsa stagione per aprire e chiudere i nostri Mixtape, Big Burger e Carbonara, sono opera da solista del loro chitarrista (e non solo) Massimo Martellotta.
Nell'ottobre dell'anno scorso abbiamo scoperto Jazzploitation, un EP che li ha visti avvicinarsi nel mondo del jazz e che troverà il suo ideale sviluppo nel prossimo album, il nono (più live, EP, colonne sonore...) nella loro discografia. Exploration uscirà il prossimo 6 giugno per Record Kicks e vede Tommaso Colliva, Enrico Gabrielli, Massimo Martellotta e Fabio Rondanini affiancati da Roberto Dragonetti al basso: "Negli ultimi tempi abbiamo ingerito una grande quantità di musica. Grazie alla produzione di colonne sonore abbiamo messo i nostri strumenti in funzione di storie da raccontare e immagini da vedere. Grazie - anche - all'invito a diversi festival italiani ed europei, ci si è confrontati con un mondo ampio, ampissimo come quello del jazz. Abbiamo tenuto le orecchie aperte, assaggiato tutto quello che potevamo, cercando di capire cosa avremmo potuto inserire nel nostro linguaggio."
Nell'ottobre dell'anno scorso abbiamo scoperto Jazzploitation, un EP che li ha visti avvicinarsi nel mondo del jazz e che troverà il suo ideale sviluppo nel prossimo album, il nono (più live, EP, colonne sonore...) nella loro discografia. Exploration uscirà il prossimo 6 giugno per Record Kicks e vede Tommaso Colliva, Enrico Gabrielli, Massimo Martellotta e Fabio Rondanini affiancati da Roberto Dragonetti al basso: "Negli ultimi tempi abbiamo ingerito una grande quantità di musica. Grazie alla produzione di colonne sonore abbiamo messo i nostri strumenti in funzione di storie da raccontare e immagini da vedere. Grazie - anche - all'invito a diversi festival italiani ed europei, ci si è confrontati con un mondo ampio, ampissimo come quello del jazz. Abbiamo tenuto le orecchie aperte, assaggiato tutto quello che potevamo, cercando di capire cosa avremmo potuto inserire nel nostro linguaggio."
In attesa di presentarvi con una nuova intervista (confessiamo che abbiamo perso il conto di quante volte li abbiamo ospitati in trasmissione) questo nuovo capitolo di una bellissima storia, oggi ve ne proponiamo un bel video che racconta la sua realizzazione. È stato girato, come gli ultimi due video, nel Sound Work Shop, lo storico studio romano di Piero Umiliani dove hanno registrato il disco: enjoy!!

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