Il 9 gennaio 2016 avevamo infatti presentato una delle uscite più interessanti della fine del 2015, Do hipsters love Sun (Ra)? di The Dining Rooms. Un progetto creato da Stefano Ghittoni e Cesare Malfatti, che in più di un ventennio ha esplorato universi musicali molto vari anche grazie a tante collaborazioni, e che tornava a quattro anni dal precedente lavoro, Lonesome traveller. Il loro successivo album, Art is a cat, è uscito il 20 gennaio 2020 e "conserva tutte le caratteristiche del loro tipico trademark: canzoni in bilico tra folk e soul, dilatazioni dub, hip hop strumentale ed atmosfere cinematiche". Ha proseguito questo percorso il loro splendido disco uscito nel maggio 2022 per Schema Records, che hanno presentato così: "Un album composito e profondo, malinconico come i tempi che stiamo vivendo, proiettato verso il futuro che, seppur complicato, è ancora tutto da scoprire. Turn To See Me è un'esortazione, quasi una preghiera, ad andare verso l’altro con azioni concrete, poetiche, politiche. Turn To See Me è un disco pieno di amore."
Due anni fa hanno pubblicato a fine marzo ed a fine settembre due EP di Outtakes & Rarities, che sono stati seguiti nell'aprile 2024 dal loro decimo album, Songs to Make Love to, che "estende la loro eredità sonora classica tra folk psichedelico, atmosfere cinematografiche e ritmi downtempo hip-hop", con la partecipazione delle voci di Chiara Castello (I’m Not a Blonde), Egeeno (del collettivo romano Tropicantesimo) e del compagno di etichetta Tomaz Di Cunto aka Toco.
In attesa del prossimo album, che uscirà dopo l’estate e che sarà interamente cantato da Chiara Castello, il 25 aprile hanno pubblicato a sorpresa un disco invece completamente strumentale, tranne l’ultima traccia, cantata da Francesca Bono. Un progetto dalla genesi molto particolare, che "parte da un lavoro intitolato Sensibili alle Foglie, commissionato a Stefano e Cesare da un fantomatico gallerista e produttore cinematografico. Si trattava di produrre una serie di brani musicali ispirati da alcuni personaggi iconici del secolo scorso, una sonorizzazione di una mostra di sculture a loro dedicate e in un secondo momento una colonna sonora per un documentario sulla produzione della mostra stessa. Il duo si mise al lavoro con grande entusiasmo perché i personaggi scelti facevano parte della loro formazione culturale. Personaggi anche controversi ma tutti spinti da un desiderio quasi incontrollabile di cambiare lo stato delle cose. Da Mario Schifano e Marianne Faithfull a Alighiero Boetti, da Renato Curcio e Mara Cagol a Joe Strummer, passando per Antonia Pozzi, Francesca Woodman e Pier Paolo Pasolini. A metà del lavoro però il produttore sparisce, lasciando inevitabilmente incompiuta l’opera. Dopo alcuni anni, Stefano e Cesare decidono di riprendere in mano il lavoro: aggiungono alcuni arrangiamenti, chiedono a Francesca Bono se è disponibile per cantare la traccia che chiude il progetto. Infine ultimano e pubblicano le tracce intitolando il lavoro Sensibili alle Foglie (The Lost Soundtrack)."
Un album come loro abitudine molto affascinante, che vi invitiamo a scoprire ed acquistare tramite il player qui sotto: enjoy!!
Due anni fa hanno pubblicato a fine marzo ed a fine settembre due EP di Outtakes & Rarities, che sono stati seguiti nell'aprile 2024 dal loro decimo album, Songs to Make Love to, che "estende la loro eredità sonora classica tra folk psichedelico, atmosfere cinematografiche e ritmi downtempo hip-hop", con la partecipazione delle voci di Chiara Castello (I’m Not a Blonde), Egeeno (del collettivo romano Tropicantesimo) e del compagno di etichetta Tomaz Di Cunto aka Toco.
In attesa del prossimo album, che uscirà dopo l’estate e che sarà interamente cantato da Chiara Castello, il 25 aprile hanno pubblicato a sorpresa un disco invece completamente strumentale, tranne l’ultima traccia, cantata da Francesca Bono. Un progetto dalla genesi molto particolare, che "parte da un lavoro intitolato Sensibili alle Foglie, commissionato a Stefano e Cesare da un fantomatico gallerista e produttore cinematografico. Si trattava di produrre una serie di brani musicali ispirati da alcuni personaggi iconici del secolo scorso, una sonorizzazione di una mostra di sculture a loro dedicate e in un secondo momento una colonna sonora per un documentario sulla produzione della mostra stessa. Il duo si mise al lavoro con grande entusiasmo perché i personaggi scelti facevano parte della loro formazione culturale. Personaggi anche controversi ma tutti spinti da un desiderio quasi incontrollabile di cambiare lo stato delle cose. Da Mario Schifano e Marianne Faithfull a Alighiero Boetti, da Renato Curcio e Mara Cagol a Joe Strummer, passando per Antonia Pozzi, Francesca Woodman e Pier Paolo Pasolini. A metà del lavoro però il produttore sparisce, lasciando inevitabilmente incompiuta l’opera. Dopo alcuni anni, Stefano e Cesare decidono di riprendere in mano il lavoro: aggiungono alcuni arrangiamenti, chiedono a Francesca Bono se è disponibile per cantare la traccia che chiude il progetto. Infine ultimano e pubblicano le tracce intitolando il lavoro Sensibili alle Foglie (The Lost Soundtrack)."
Un album come loro abitudine molto affascinante, che vi invitiamo a scoprire ed acquistare tramite il player qui sotto: enjoy!!

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