Tornando a questo mese e mezzo, sarà anch'esso molto ricco, con proposte di grande valore ed interesse, ed alquanto vario.
Inizieremo questo sabato, 3 giugno, presentandovi uno dei dischi che ci ha maggiormente sorpresi e convinti negli ultimi mesi, opera di un musicista che già conosciamo per il suo lavoro in vari progetti, ma che scopriamo ora come solista.
Si chiama Carlo Barbagallo, è stato membro degli Albanopower, ed in seguito ha collaborato come musicista e produttore ad un gran numero di dischi, inclusi quelli dei suoi ex-compagni di band, Colapesce ed Il Fratello.
Questo suo nuovo album si intitola 9, e “nasce dal lavoro di scrittura, arrangiamento e produzione svolto dall’artista siciliano negli intervalli tra i tour dei suoi svariati progetti e la sua attività di produttore artistico negli ultimi tre anni. Ma questo non è un side project, è proprio il suo contrario, questo è il progetto centrale di Barbagallo, un lavoro a cui ha dato forma giorno per giorno e su cui ha potuto riversare la sua maturazione artistica in questi anni. A fianco a lui, che firma tutte le nove canzoni, cantando e suonando tutte le chitarre e qualche basso, troviamo circa una ventina di musicisti in un asse che va da Siracusa a Torino e da Parigi a Montreal, passando per Berlino. I compagni di viaggio di Barbagallo hanno contribuito in questo periodo di gestazione a dare linfa all’idea musicale di Carlo, un mondo senza confini tra i generi, dal soul all’improvvisazione, dal funk al southern rock.”
Il risultato è un ottimo lavoro, ricco ed ambizioso ma mai pesante o sovraccarico, nel quale ci siamo persi nelle ultime settimane, e che saremo felici di presentarvi con una bella intervista.
Sabato 10 segnerà il ritorno del nostro appuntamento speciale, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.
I temi di questa seconda stagione sono stati il vino, la fantascienza, i treni, i doni, la fotografia, i fiumi, il telefono, la Pasqua e l'infanzia.. curiosi di sapere cosa ci riserveranno stavolta?
Sabato 17 saremo felici di accogliere una delle voci che hanno caratterizzato quello che per noi è stato un periodo d’oro della musica indipendente italiana, gli anni ’90.
Mara Redeghieri è stata infatti la storica front-woman degli Üstmamò, che con la sua particolare voce ed il suo fascino aveva marchiato gli anni d’oro del gruppo, tornato a pubblicare un album senza di lei due anni fa, su sentieri sonori però completamente diversi. Il suo primo disco solista è uscito il 12 maggio, si intitola Recidiva, e sembra invece riportarci alle sonorità abbandonate dal resto del gruppo.
Già il titolo del progetto è una dichiarazione d’intenti, a mostrare lo spirito con cui ritorna dopo quindici anni sulla scene, con undici canzoni di cui ha scritto tutti i testi, affidandosi alla produzione artistica di Stefano Melone (già al lavoro, fra gli altri, con De Andrè, Mannoia e Fossati).
Uno splendido ritorno, che riecheggia la sua storia musicale portandola efficacemente nel nuovo millennio, evitando qualsiasi retrogusto di nostalgia.
Sabato 24 avremo in primo luogo il primo dei nostri mensili collegamenti internazionali, quello con Barcelona e Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda), che sarà con noi per l'ultima volta della stagione.
Ospiteremo poi un’altra splendida voce femminile che abbiamo iniziato ad amare negli anni ‘90, Ginevra Di Marco.
Già nei C.S.I. prima (1993- 2001) e nei PGR poi (2001 – 2004), dal 1999 è impegnata in una carriera solista che ne ha fatto una delle più autorevoli voci della world music e del nuovo folk italiano, premiata due volte con la Targa Tenco.
A sei anni dal suo ultimo Canti, richiami d’amore, il 19 maggio è uscito il suo nuovo album, La Rubia canta la Negra, appassionato tributo a Mercedes Sosa, la più grande "cantora" dell’America Latina. “Simbolo della lotta per la libertà del popolo argentino negli anni della dittatura, ancora oggi è una figura in grado di insegnare i valori del coraggio e della fiera resistenza alle oppressioni. Vittima di censura, arrestata e poi costretta all’esilio nel 1979, non smise mai di condannare ciò che avveniva nel suo paese, dove riuscì a rientrare alla vigilia del crollo della dittatura.”
Già nei C.S.I. prima (1993- 2001) e nei PGR poi (2001 – 2004), dal 1999 è impegnata in una carriera solista che ne ha fatto una delle più autorevoli voci della world music e del nuovo folk italiano, premiata due volte con la Targa Tenco.
A sei anni dal suo ultimo Canti, richiami d’amore, il 19 maggio è uscito il suo nuovo album, La Rubia canta la Negra, appassionato tributo a Mercedes Sosa, la più grande "cantora" dell’America Latina. “Simbolo della lotta per la libertà del popolo argentino negli anni della dittatura, ancora oggi è una figura in grado di insegnare i valori del coraggio e della fiera resistenza alle oppressioni. Vittima di censura, arrestata e poi costretta all’esilio nel 1979, non smise mai di condannare ciò che avveniva nel suo paese, dove riuscì a rientrare alla vigilia del crollo della dittatura.”
Alcuni tra i brani più significativi del repertorio di questa grande artista trovano nuova vita nell’interpretazione di Ginevra, che regala al suo pubblico anche tre pezzi inediti, producendo e arrangiando tutto con i compagni di sempre, Andrea Salvadori (chitarre, mandolino ed elettronica) e Francesco Magnelli (pianoforte e magnellophoni).
Sabato 1° luglio vi proporremo innanzitutto il secondo dei nostri collegamenti internazionali, quello con il Big Pomo, come chiama Ricky Russo la sua New York, nella quale ci porterà in giro come fa con i suoi tour NY Groove.
Sarà poi il momento dell’ultima intervista della stagione, dedicata ad un altro disco assolutamente sorprendente e molto convincente. Si tratta dell’esordio di Andrea Laszlo De Simone, che a quanto pare più che un cantautore è una vera e propria band di sei elementi, che qualche mese fa aveva pubblicato un primo singolo autoprodotto, Uomo Donna.
Così si intitola anche l’album, che uscirà venerdì 9 giugno per 42 Records: "un disco complesso, articolato e vitale che vive in un tempo tutto suo dove convivono passato, presente e futuro."
È stato "registrato in presa diretta, e successivamente post-prodotto e mixato utilizzando tecniche sperimentali a cavallo tra l’analogico e il digitale fino a creare una sorta di paradosso sonoro che parte dalla canzone italiana anni ’70 per arrivare a oggi. Il mondo sonoro di Andrea Laszlo De Simone nasce dallo scontro di classico e moderno. La canzone d’autore italiana e la psichedelia. Battisti e i Radiohead. Modugno e i Verdena. I Beatles e i Tame Impala. Il “volo magico” di Claudio Rocchi e quello “terreno” di IOSONOUNCANE."
Così si intitola anche l’album, che uscirà venerdì 9 giugno per 42 Records: "un disco complesso, articolato e vitale che vive in un tempo tutto suo dove convivono passato, presente e futuro."
È stato "registrato in presa diretta, e successivamente post-prodotto e mixato utilizzando tecniche sperimentali a cavallo tra l’analogico e il digitale fino a creare una sorta di paradosso sonoro che parte dalla canzone italiana anni ’70 per arrivare a oggi. Il mondo sonoro di Andrea Laszlo De Simone nasce dallo scontro di classico e moderno. La canzone d’autore italiana e la psichedelia. Battisti e i Radiohead. Modugno e i Verdena. I Beatles e i Tame Impala. Il “volo magico” di Claudio Rocchi e quello “terreno” di IOSONOUNCANE."
Un lavoro di grande spessore, che potremmo definire vintage e moderno allo stesso tempo, cui saremo lieti di dedicare l’ultima chiacchierata prima dell’estate.
Sabato 8 luglio, per l'ultima trasmissione normale della stagione, abbiamo scelto di non avere ospiti: per una volta vogliamo lasciarci liberi di spaziare per tutti i 90 minuti in completa libertà, ed augurare buona estate a tutti!!
Chiuderemo infine la stagione, sabato 15, con una nuova puntata dei Radioracconti di Sentieri Sonori, con Raf e Jacopo.
Poi, come dicevamo e come è ormai tradizione, approfitteremo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste di questa lunga stagione, ed il meglio dei Radioracconti.
Lo confessiamo, questo ci permetterà di fare un piccolo break estivo: non dobbiamo certo spiegarvi quanto amiamo la musica e la radio, ma è pure un grande impegno, e comunque anche le attività più belle necessitano periodiche pause.
Motivazioni personali a parte, anche quest'anno sarà bello, e ci sembra importante, ripercorrere insieme una stagione ricca di uscite di valore, e che è stata come sempre piena di ospiti a Sentieri Sonori, e che ospiti!!
Giusto per fare qualche esempio, e ricordare alcuni dei tanti bei nomi: The Zen Circus, Niccolò Fabi, Alessandro Fiori, Cesare Basile, Don Antonio, Calibro 35, Julie's Haircut, His Clancyness, CUT, Edda, Paolo Benvegnù, Amerigo Verardi, Gianni Maroccolo, Assalti Frontali, Negazione.. la selezione non è facile, ve lo possiamo assicurare!!
Giusto per fare qualche esempio, e ricordare alcuni dei tanti bei nomi: The Zen Circus, Niccolò Fabi, Alessandro Fiori, Cesare Basile, Don Antonio, Calibro 35, Julie's Haircut, His Clancyness, CUT, Edda, Paolo Benvegnù, Amerigo Verardi, Gianni Maroccolo, Assalti Frontali, Negazione.. la selezione non è facile, ve lo possiamo assicurare!!
Le trasmissioni "normali" riprenderanno da fine agosto, e già sappiamo che dopo l'estate ci aspettano tante altre succose novità.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13 su Radio ARA, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming, o quando volete in podcast..
STAY TUNED!!
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