Ad essere onesti, ciò che seguì allo scioglimento della band non mi convinse sempre del tutto, anzi a volte mi lasciò più che perplesso, come nel caso della collaborazione con Timbaland. Negli ultimi anni le reunion di Soundgarden e Temple of the Dog avevano permesso di apprezzare nuovamente la sua splendida voce (dalle quattro ottave di estensione), che anche dal vivo mostrava di non aver troppo patito il passare degli anni. Non si può purtroppo dire lo stesso per la sua anima, che sapevamo fragile e segnata dalle dipendenze, ma che speravamo si fosse rasserenata, anche grazie alla bella famiglia.
Gli rendiamo omaggio con il suo progetto cui siamo più legati, quei Temple of the Dog che aveva creato per omaggiare a sua volta un amico scomparso, Andrew Wood, cantante dei Mother Love Bone. Con lui, due compagni di band di Wood, il chitarrista Stone Gossard e il bassista Jeff Ament, che coinvolsero l'altro chitarrista Mike McCready ed il cantante Eddie Vedder, con cui stavano creando quelli che sarebbero diventati i Pearl Jam. Alla batteria, Matt Cameron, all'epoca nei Soundgarden, per poi unirsi anche lui ai Pearl Jam.
Il risultato fu un disco straordinario, per il sottoscritto fra i più belli di sempre, il cui venticinquennale è stato celebrato l'anno scorso con un tour ed un cofanetto, che includeva l'esibizione che vi proponiamo quest'oggi.
Era il 2011, i Pearl Jam festeggiavano il loro ventennale, e furono raggiunti sul palco da Cornell per una serie di brani dei Temple of the Dog, aperti da quella Say hello to heaven da cui nacque il progetto, e che oggi non può non emozionare ancor più: enjoy!!
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