In questa mattina, che è di festa in Lussemburgo, siamo lieti di tornare a parlare di quella che per noi è stata senza dubbio una delle, anzi probabilmente la rivelazione dell'anno scorso.
Stiamo parlando di Motta, giovane e talentuoso cantautore all’esordio solista, che vi abbiamo presentato a marzo 2016 con un’intervista (qui il link al podcast), ma che già conoscevamo ed avevamo ospitato nel 2012 come frontman dei Criminal Jokers. Negli anni successivi l'artista toscano si è impegnato in varie collaborazioni, da Nada (con cui ha suonato basso e chitarra) al Pan del diavolo (alla batteria), dagli Zen Circus (tecnico del suono) a Giovanni Truppi (chitarra e tastiere) ed ha studiato composizione per film, realizzando ben quattro colonne sonore.
Allo stesso tempo, ha iniziato quello che ci ha raccontato essere stato un lavoro molto lungo, che lo ha portato a pubblicare giusto un anno fa il suo primo album solista, La fine dei vent'anni, prodotto da un altro artista che amiamo molto, Riccardo Sinigallia.
Un lavoro molto ispirato, nei testi come nelle musiche, che vede la partecipazione di una serie di ottimi musicisti, come Cesare Petulicchio (Bud Spencer Blues Explosion), Andrea Pesce, Guglielmo Ridolfo Gagliano e Giorgio Canali.
Per una volta, è stato bello vedere un disco di valore ottenere così tanta attenzione e tanti riconoscimenti, come la Targa Tenco per il miglior esordio, ed anche il lunghissimo tour ha inanellato sale piene di pubblico entusiasta. Ve ne proponiamo una bella testimonianza video, "risultato pratico di un incontro con la regista Annapaola Martin sulla regia live e le tecniche di ripresa durante gli eventi dal vivo. Gli studenti dei corsi Digital Film Production (undergraduate e postgraduate) hanno realizzato le riprese e la postproduzione video del concerto di Francesco Motta al Locomotiv Club di Bologna."
Il brano è quello che apre il disco, la splendida Del tempo che passa la felicità: enjoy!!
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