La settimana sta come sempre volando via, si avvicina il weekend, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!! Vi proporremo come sempre novanta minuti di ottima musica, per buona parte dedicati alle tante novità interessanti del periodo, ed accoglieremo un gradito ospite. Per quanto riguarda le novità, vi presenteremo i nuovi singoli di Cosmo, Paletti, Diodato, Dario Ciffo, Wogiagia e Riptiders, il nuovo album di Giancane e la prima anticipazione dal prossimo disco dei Mamavegas. Venendo all'ospite, inizieremo dicembre come l'anno scorso, in territori rap: in quell'occasione dedicammo l'intera trasmissione al genere, ospitando Moder, Kento ed Assalti Frontali (qui il podcast), questa volta accoglieremo uno dei nuovi nomi più interessanti emersi negli ultimi anni.
Si fa chiamare Claver Gold, ascolano classe 1986 appassionato di hip hop fin dalla più giovane età, a vent'anni si trasferisce a Bologna dividendosi tra Accademia di Belle Arti e palchi dei centri sociali. Dopo varie collaborazioni, con artisti come Murubutu e Fabri Fibra, nel 2014 pubblica Mr. Nessuno, con ottimi riscontri di pubblico e critica. L'anno seguente arriva Melograno, disco dalle note più emotive e introspettive che conferma le sue grandi capacità tecniche e liriche, ed è seguito da un interminabile tour che lo vede percorrere tutto il Paese per due anni. Il suo terzo album è pubblicato giusto oggi, sempre da Glory Hole Records, e si intitola Requiem. Un disco ricco, intenso e maturo, con ospiti come Murubutu, Fabri Fibra, Ghemon e Rancore, che rappresenta "una sorta di colonna sonora del passato: i brani prendono vita da una serie di sentimenti e storie ispirate a vicissitudini e ricordi, sia positivi sia negativi. Dalle amicizie perse alle relazioni sentimentali concluse, passando per le riflessioni personali su come e quanto può forgiare la vita in provincia e sul lascito di infanzia e adolescenza, Requiem è un viaggio retrospettivo in cui cinema, arte e letteratura ispirano a più riprese la penna di Claver Gold, dando ulteriore respiro ai racconti."
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 2 dicembre, 11.30/13, suRadio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questolink, podcast a seguirequi.
Questa mattina siamo lieti di tornare ad occuparci di un artista che abbiamo ospitato qualche mese fa, e del suo affascinante ultimo disco.
Stiamo parlando di Marti, progetto musicale che fa capo ad Andrea Bruschi, cantautore e attore genovese trapiantato a Berlino. Risale ormai a dieci anni fa il suo disco di esordio, Unmade beds, che ci venne segnalato dai suoi produttori artistici, Paolo Benvegnù ed Andrea Franchi. Un ottimo lavoro, che ci fece scoprire questo talentuoso artista, la sua voce profonda e la sua musica, notturna ed affascinante, e che fu seguito nel 2010 da Better Mistakes, album registrato ad Amsterdam e prodotto da Bob Rose. Il suo terzo disco è uscito il 3 febbraio scorso per Cassavetes Connection e si intitola King of the minibar, un omaggio a "colui che si siede sempre in un angolo, che entra solo per un pelo nell’inquadratura delle nostre giornate, delle nostre vite. Il brano, come l'intero album, ha un dna fortemente internazionale: è stato infatti concepito a Berlino, affinato a Vienna e Praga, registrato tra Londra, Berlino e la Liguria con la produzione artistica di James Cook e l’ausilio in studio dei musicisti Simone Maggi e Claudia Natili." Ve lo abbiamo presentato con una bella intervista ad Andrea (qui il podcast), e vogliamo anticiparvi che dovreste ritrovarlo nelle Sentieri Sonori Picks, la nostra selezione dei dischi dell'anno cui dedicheremo come tradizione le due trasmissioni a cavallo di Capodanno. Oggi torniamo a parlarne per proporvi il bel video del nuovo singolo, Offer you a secret, per la regia di Lorenzo Vignolo: enjoy!!
Novembre sta volando via, dopodomani arriva dicembre, è quindi il momento del tradizionale annuncio del programma del mese.
Per una volta, solamente due interviste, ma calendario comunque fitto, con i mensili collegamenti con Barcelona e New York, i Radioracconti, le tradizionali Sentieri Sonori Picks di fine anno e.. una puntata speciale, per celebrare i 20 anni della trasmissione!!
Come l'anno scorso, inizieremo dicembre, sabato 2, in territori rap: in quell'occasione dedicammo l'intera trasmissione al genere, ospitando Moder, Kento ed Assalti Frontali (qui il podcast), questa volta accoglieremo uno dei nuovi nomi più interessanti emersi negli ultimi anni.
Si fa chiamare Claver Gold, ascolano classe 1986 appassionato di hip hop fin dalla più giovane età, a vent'anni si trasferisce a Bologna dividendosi tra Accademia di Belle Arti e palchi dei centri sociali. Dopo varie collaborazioni, con artisti come Murubutu e Fabri Fibra, nel 2014 pubblica Mr. Nessuno, con ottimi riscontri di pubblico e critica. L'anno seguente arriva Melograno, disco dalle note più emotive e introspettive che conferma le sue grandi capacità tecniche e liriche, ed è seguito da un interminabile tour che lo vede percorrere tutto il Paese per due anni.
Il suo terzo album sarà pubblicato domani, sempre da Glory Hole Records, e si intitolerà Requiem. Un disco ricco, intenso e maturo, con ospiti come Murubutu, Fabri Fibra, Ghemon e Rancore, che rappresenta "una sorta di colonna sonora del passato: i brani prendono vita da una serie di sentimenti e storie ispirate a vicissitudini e ricordi, sia positivi sia negativi. Dalle amicizie perse alle relazioni sentimentali concluse, passando per le riflessioni personali su come e quanto può forgiare la vita in provincia e sul lascito di infanzia e adolescenza, Requiem è un viaggio retrospettivo in cui cinema, arte e letteratura ispirano a più riprese la penna di Claver Gold, dando ulteriore respiro ai racconti."
Sabato 9 sarà il momento come dicevo di una trasmissione speciale, per festeggiare una ricorrenza per noi molto importante: i venti anni di Sentieri Sonori!!
Era infatti il 1997 quando Raf, arrivato a Lussemburgo da Bruxelles, ha creato questo spazio in italiano all'interno di una giovane emittente indipendente lussemburghese, destinato ad aprire una breccia ai nuovi suoni provenienti dall'Italia. Breccia che è stata negli anni ampliata anche grazie a Panoplie, l'associazione con cui abbiamo organizzato tanti concerti, portando a Lussemburgo un gran numero di artisti di valore, con soddisfazioni come l'aver tenuto a battesimo i Calibro 35, per il loro primo concerto in assoluto.
Venti anni di musica, di incontri, di storie.. tanti ricordi, che ripercorreremo con voi con il team al gran completo: Raf, Robert, Berardo, Marco e Jacopo, tutti in studio, a spegnere con voi queste venti candeline!!
Sabato 16 sarà una puntata molto densa, con ben tre ospiti: i nostri due corrispondenti internazionali ed il ritorno di un artista a noi particolarmente caro.
Avremo infatti in primo luogo i nostri due collegamenti mensili, quello con la Spagna e l'amico Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda) da Barcelona, e quello con gli USA e l'altro amico Ricky Russo (NY Groove) dal Big Pomo.
Il nostro ultimo ospite dell'anno sarà come dicevamo un cantautore cui siamo molto legati, per noi fra i più fulgidi talenti del nostro Paese.
Stiamo parlando di Filippo Gatti, che chi ci segue saprà che amiamo fin da quando era il frontman degli Elettrojoyce, e che da quindici anni è attivo sia come solista che come produttore artistico, tra gli altri, di musicisti come Bobo Rondelli e Riccardo Sinigallia.
Lo abbiamo ospitato per il suo ultimo disco, ormai cinque anni fa, e dopo tanta attesa è stato finalmente annunciato il suo nuovo album, che si intitolerà La testa ed il cuore e sarà pubblicato il 15 dicembre. Un disco di grande spessore, costruito su una combinazione tra strutture di elettronica minimale e canzone acustica, risultato di un lavoro corale: con lui, i due produttori polistrumentisti, Matteo D’Incà e Francesco Gatti, il pianista e arrangiatore Fabio Marchiori, il violinista Steve Lunardi e la giovanissima cantautrice Virginia Tepatti, ai cori. Per quanto concerne la parte lirica, "l'album è il diario di un viaggio immaginario, un racconto poetico, ispirato al racconto epico di Ulisse. Un percorso in cui la ricerca su se stessi e sui propri affetti si intreccia a riflessioni sulla cultura e sul tempo. Su chi decidiamo di essere e sul significato di fare musica oggi. Al termine del viaggio, la propria casa, con tutto quello che comporta: la capacità di riconoscere il valore delle persone , il “fare buona musica”, il desiderio di “stare meglio”, imparare ad ascoltare in silenzio."
Sabato 23, antivigilia di Natale con il ritorno del nostro appuntamento speciale, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 13 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema. Curiosi di sapere quale sarà il tema del mese?
Last, but not least, il 30 dicembre ed il 6 gennaio, torna quello che ormai, dopo quasi un decennio (!!!), possiamo definire il tradizionale doppio appuntamento di fine anno, quello con le Sentieri Sonori Picks!!
Dedicheremo infatti per l'ottava volta le due trasmissioni a cavallo del Capodanno ad una carrellata di quelli che sono stati per noi i migliori album italiani dell'anno.
Come sottolineiamo sempre, non si tratta di una classifica, siamo allergici a dare punteggi all'arte, ci limitiamo a fare un viaggio nei dischi più interessanti che abbiamo ascoltato in questi dodici mesi, come sempre a nostro personalissimo giudizio.
Se qualcuno fosse curioso di (ri)percorrere le nostre scelte degli ultimi sette anni, ecco i link a tutte le liste:
Il programma è come sempre molto denso e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio ARA, o quando volete comodamente in podcast.. STAY TUNED!!
Quest'oggi vi vogliamo parlare di un artista che seguiamo fin dai suoi inizi, e che abbiamo ospitato già tre volte in collegamento.
Ci riferiamo di Diodato, che abbiamo intervistato una prima volta quattro anni fa per presentarvi il suo disco di esordio, E forse sono pazzo, che includemmo anche nelle Sentieri Sonori Picks 2013. Lo abbiamo poi accolto nuovamente in trasmissione a fine 2014 (qui il link al podcast) per parlare A ritrovar bellezza, il suo secondo lavoro, in cui reinterpretava con nuovi arrangiamenti e con la sua splendida voce una serie di brani della grande tradizione della canzone italiana. Dopo tanti concerti, riconoscimenti, ed alcune prestigiose collaborazioni, quest'anno il cantautore pugliese è tornato finalmente con un nuovo disco di inediti, Cosa siamo diventati, che è stato pubblicato lo scorso 27 gennaio da Carosello Records e che vi abbiamo presentato il giorno dopo ospitandolo nuovamente (qui il link al podcast). Un ottimo album, che prosegue il suo percorso fra canzone d'autore e rock con sempre maggiore maturità, e che arriva al cuore anche per la sua voce, sempre più bella ed emozionante. Torniamo a parlare di lui quest'oggi per presentarvi il suo nuovo singolo inedito, ed il simpatico video che lo accompagna. Il brano si intitola Cretino che sei, e lo stesso Diodato lo presenta così: “Capita nella vita di dirsi “Basta, non voglio più saperne”, soprattutto dopo aver sofferto. Ci si promette di non commettere di nuovo gli stessi errori e poi… arriva uno sguardo, una parola e ci ricaschi di nuovo, torni ad illuderti che questa volta le cose andranno diversamente. Le mie canzoni raccontano sempre un vissuto, delle sensazioni realmente provate, o almeno ci provano e questa volta l’esigenza di farlo subito, senza aspettare il lungo percorso di un album, era troppo forte. E allora ecco Cretino che sei, con la sua, e quindi anche mia, leggerezza, ma anche con il suo sguardo cinico e disincantato.” Oggi ve ne presentiamo il video, diretto dallo stesso Diodato, protagonisti i membri dell’LHC, il “Lonely Hearts Club” di beatlesiana memoria: enjoy!!
Come vi abbiamo raccontato, il 2017 è un anno speciale sia per Sentieri Sonori che per Radio ARA: la nostra trasmissione festeggia i suoi 20 anni, e la nostra radio i 25!!
Una radio veramente speciale, l'ultima radio indipendente rimasta a livello nazionale, ed uno spazio multiculturale veramente unico. Radio ARA è veramente la radio di tutti i colori, che dà spazio nel proprio palinsesto ad una pluralità di lingue, culture e generazioni. Una presenza fondamentale nel panorama mediatico e culturale del Granducato, come è stato di recente confermato dalle autorità competenti, al momento dell'assegnazione della nuova frequenza. Per festeggiare questo quarto di secolo, si è deciso di non organizzare una sola celebrazione, ma una lunga serie di eventi, di vario tipo, in questa seconda metà di anno. Vi vogliamo ricordare i prossimi, che chiuderanno il programma:
Questa mattina siamo lieti di tornare a parlarvi di una band che seguiamo dai suoi esordi, e che presto pubblicherà un nuovo ottimo disco.
Parliamo dei Mamavegas, interessante formazione di base a Roma, di cui avevamo già molto apprezzato il primo album, Hymn for the bad things, che avevamo incluso nelle Picks 2012, e che ci aveva definitivamente conquistato con il secondo, Arvo, finito anch'esso nelle Picks 2015 e presentato ospitando in trasmissione il frontman Emanuele Mancini (qui il link al podcast). Il loro terzo disco si intitolerà MMM e sarà pubblicato il prossimo 15 dicembre, sempre dalla benemerita 42 Records. Un altro lavoro molto interessante, che percorre sentieri sonori fra indie rock, elettronica e psichedelia, testimoniando un'ulteriore evoluzione nel sound della band. Ve lo presenteremo nelle prossime settimane anche con un'intervista, e molto probabilmente finirà pure questo nelle nostre Picks dell'anno, alle quali stiamo lavorando e che vi sveleremo come sempre nelle due puntate a cavallo di Capodanno. Nell'attesa, quest'oggi vi proponiamo il bel primo singolo, After the fall, accompagnato da un surreale video diretto da Marco Riccardi: enjoy!!
Iniziamo la settimana occupandoci di un artista cui siamo molto legati, come vi dicevamo sabato in trasmissione presentandovi il suo nuovo singolo.
Stiamo parlando di Filippo Gatti, che ci segue saprà che amiamo fin da quando era il frontman degli Elettrojoyce, e che da quindici anni è attivo sia come solista che come produttore artistico, tra gli altri, di musicisti come Bobo Rondelli e Riccardo Sinigallia.
Lo abbiamo ospitato per il suo ultimo disco, ormai cinque anni fa, e dopo tanta attesa è stato finalmente annunciato il suo nuovo album, che si intitolerà La testa ed il cuore e sarà pubblicato il 15 dicembre. Un disco di grande spessore, costruito su una combinazione tra strutture di elettronica minimale e canzone acustica, risultato di un lavoro corale: con lui, i due produttori polistrumentisti, Matteo D’Incà e Francesco Gatti, il pianista e arrangiatore Fabio Marchiori, il violinista Steve Lunardi e la giovanissima cantautrice Virginia Tepatti, ai cori. Per quanto concerne la parte lirica, "l'album è il diario di un viaggio immaginario, un racconto poetico, ispirato al racconto epico di Ulisse. Un percorso in cui la ricerca su se stessi e sui propri affetti si intreccia a riflessioni sulla cultura e sul tempo. Su chi decidiamo di essere e sul significato di fare musica oggi. Al termine del viaggio, la propria casa, con tutto quello che comporta: la capacità di riconoscere il valore delle persone , il “fare buona musica”, il desiderio di “stare meglio”, imparare ad ascoltare in silenzio." Sabato vi abbiamo fatto ascoltare il primo singolo, Gli accordi di Leonardo, che Filippo presenta così: "il brano che apre il disco, realizzato con Matteo D’Incà, è stato per noi la porta dalla quale si sono generati tutti gli altri. In un momento buio, mi sono sentito travolto da un'energia capace di ridarmi la forza e il desiderio di rimettermi a lavorare. In senso produttivo, ho ricercato la massima intensità stringendo il tempo della canzone e usando la parte strumentale come una chiarificazione del testo. L’idea del videoclip nasce da una foto, dalla quale è stato tratto anche il dipinto usato come copertina dell’album. Il volto di una donna misteriosa con un occhio bendato. Un'immagine che racconta un'apertura e una chiusura al tempo stesso. Ho immaginato un gruppo di naufraghi che raggiunge una spiaggia nella quale la donna li sta aspettando. Per un motivo oscuro devono consegnarle un gioiello a forma di cuore. Da un paio di anni sono diventato amico di un regista e produttore che ha segnato in maniera fortissima la storia del videoclip, Jon Roseman. Quando questa forma di espressione stava nascendo, Roseman fu tra i pionieri che in modi sempre diversi ha realizzato video classici, sempre seguendo l’istinto, l’improvvisazione e quella specie di assurda ispirazione dell'artigiano, capace di individuare la soluzione nelle situazioni più difficili. Erano tempi in cui si giravano dieci video in una settimana e tutto era nuovo. E’ soltanto perché sapevo che l’avrei convinto a girare nuovamente un video, dopo quasi trent’anni, che ho pensato di realizzare questa storia, della quale ho immaginato un seguito, come una specie di sceneggiato anni '70. Il video è stato girato nella spiaggia del parco della Maremma. La costumista Valentina Taliani ha scelto i costumi Nori, utilizzati nel cinema classico italiano. E il collaboratore storico di Roseman, Marek Budzynski si è ispirato in particolare all’immagine del film “La strada” di Federico Fellini." Oggi vi presentiamo questo splendido video, a quanto pare il primo episodio di una serie di clip sui brani e i temi del disco, diretto appunto da Jon Roseman, produttore e regista che ha lavorato con artisti del calibro di Eurythmics, David Bowie, Queen, Sex Pistols e Bob Dylan: enjoy!!
Come ogni domenica, anche oggi vogliamo proporvi un bel live per intero, e questa settimana ci occupiamo di quella che per noi è una delle sorprese dell'anno.
Parliamo di Carl Brave x Franco 126, giovane duo romano formato dal rapper e produttore Carlo Luigi Coraggio e dal rapper Franco Bertolini. Il primo veniva dalla Molto Peggio Crew ed aveva realizzato un primo EP solista, mentre il secondo fa parte della crew trasteverina dei CXXVI, ed alla fine dell'anno scorso hanno iniziato a pubblicare su YouTube i brani nati dalla loro collaborazione, con enorme successo. Il risultato finale è un album, Polaroid, pubblicato nel mese di maggio da Bomba Dischi, che vi abbiamo più volte proposto in trasmissione. I sentieri sonori sono quelli al giorno d'oggi molto frequentati fra il rap ed il pop, ma percorsi in modo personale ed originale, fra chitarre acustiche e batterie elettroniche, auto-tune e sax. Le liriche, come il titolo suggerisce, sono semplici istantanee di vita metropolitana, ma realizzate con cura e talento, fuori dall'abituale retorica. Un disco che finirà molto probabilmente nelle nostre Sentieri Sonori Picks dell'anno, che come sempre vi proporremo in due trasmissioni a cavallo di Capodanno, e che oggi vi vogliamo far scoprire nella dimensione live, accompagnati da una band con tanto di fiati, per un recente concerto a Radio2 live: enjoy!!
È arrivato il weekend, pronti come ogni sabato a seguirci su nuovi Sentieri Sonori? Vi proporremo come sempre novanta minuti di ottima musica, interamente dedicati alle tante novità interessanti, ed accoglieremo due graditi ospiti. Per quanto riguarda le novità, vi presenteremo le prime anticipazioni dai prossimi dischi diFilippo Gatti, LEFeDunk, il nuovo singolo diAssalti Frontali, il primo album solista diAntonio Aiazzi(storico tastierista dei Litfiba) ed il recente terzo disco degliIn Zaire. Parleremo inoltre più ampiamente dell'antologiaFoto di pura gioiadegliAfterhourse della riedizione per il ventennale diCRXdeiCasino Royale.
Venendo agli ospiti, avremo in primo luogo il ritorno dei nostri collegamenti con il Big Pomo, come l’amico Ricky Russo chiama la sua New York, nella quale ci porterà in giro come fa con i suoi tour NY Groove. A settembre ci eravamo diretti verso il New Jersey, ad ottobre a Times Square, questa volta ci porterà nell'East Village.
L'intervista della settimana sarà dedicata di uno dei dischi più interessanti che abbiamo ricevuto negli ultimi tempi.
Si tratta del secondo album di Davide Viviani, cantautore bresciano che aveva esordito nel 2011 con Un giorno il mio ombrello sarà il tuo. Questo nuovo lavoro, uscito il 17 novembre, si intitola L'oreficeria e lo vede affiancato da due grandi artisti, già nostri ospiti in passato: Alessandro "Asso" Stefana (Guano Padano, Vinicio Capossela, PJ Harvey) lo produce, suonando chitarre, basso, piano ed organo, mentre batteria e percussioni sono opera di Marco Parente.
Il risultato è "un ritrovo di chitarre languide, steel sottili come piccoli fasci di luce, batterie trotterellanti e pianoforti che incastonano precisi le melodie. Un suono di tramonto e frontiera, un piccolo intenso pezzo di provincia americana su una Gardesana da percorrere a tappe per lasciare che le canzoni respirino e decantino."
Un titolo quanto mai azzeccato per un album che è veramente un piccolo ma prezioso gioiello di artigianato musicale, molto toccante ed emozionante, che includeremo sicuramente nelle Sentieri Sonori Picks 2017 in arrivo fra un mese.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 25 novembre, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Un veloce post per condividere subito con voi una novità fresca fresca, pubblicata giusto la scorsa notte.
Si tratta del nuovo singolo di Cosmo, che abbiamo conosciuto come frontman dei Drink To Me, e che abbiamo già ospitato in trasmissione due volte: nel maggio 2013 per il suo debutto solista, Disordine, e nell'ottobre 2014 per l'ultimo album della band, Bright White Light.
Siamo poi stati felici di assistere alla sua esplosione, con il secondo disco solista, L'ultima festa, ed il successivo interminabile tour, accolti con grande entusiasmo da un pubblico sempre più ampio.
Dopo avere pubblicato un nuovo singolo, Sei la mia città, nello scorso mese di maggio, a mezzanotte ha lanciato su Spotify il nuovo brano che vi proponiamo quest'oggi. Si intitola Turbo, e ci pare molto adatto per lanciarci con voi verso il weekend: enjoy!!
Questa mattina torniamo ad occuparci di un progetto molto particolare, creato da due musicisti che abbiamo conosciuto per la loro collaborazione con i Calibro 35.
Paolo Raineri alla tromba e Francesco Bucci al trombone, già al lavoro con loro in passato, hanno dato un contributo fondamentale al sound di S.P.A.C.E., ma oggi vogliamo parlare di loro in un altro contesto, quello del progetto chiamato Ottone Pesante, nato con l'obiettivo di dimostrare come due fiati ed una batteria potessero suonare musica.. metal!
A un anno dall’uscita dell’EP di esordio, nel novembre 2016 hanno pubblicato il loro primo album, confermando che non si trattava né di un progetto estemporaneo né di un divertissement. Con un lungo tour alle spalle, un cambio nella formazione (alla batteria non c’è più Simone Cavina, sostituito da Beppe Mondini, fra gli altri già nella riunione degli Scisma dell’anno scorso) ed apprezzamenti trasversali, dal metal al jazz fino ai buskers, la band ha fatto un ulteriore passo avanti nella sua sfida.
Brassphemy set in stone è infatti “un’evoluzione e non una semplice estensione del loro primo lavoro omonimo, in cui la musica si fa ancora più serrata ed estrema, anche dal punto di vista tecnico. La scrittura, di cui è principalmente artefice Francesco Bucci, mantiene sempre un approccio melodico e nell’album sono contenute anche alcune divagazioni di stile per dare respiro all’ascoltatore (come il doom di “Trombstone”, non a caso piazzato a metà del disco) ma la ferocia e la velocità media dell’album sono impressionanti, richiedendo una capacità di sopportazione fisica e mentale non comune.”
Un album impegnativo, ma di grande valore ed originalità, cui sono seguite circa 120 date, di cui la metà all’estero, che hanno permesso di portare quello che definiscono "Heavy Brass Metal" in Austria, Svizzera, Slovenia, Ungheria, Rep Ceca, Slovacchia, Germania, Belgio, Olanda, Francia, UK, Danimarca e, ovviamente, Italia.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato il loro nuovo video, Brutal, che rappresenta una sorta di diario di viaggio della band: enjoy!!