Monday, September 10, 2018

Herself, primo singolo e video dal nuovo album: The beast of love (feat. Jonathan Donahue - Mercury Rev)

Apriamo la settimana iniziando a parlare di una delle novità più interessanti di questo inizio di stagione, cui dedicheremo nelle prossime settimane anche un'intervista.

Si tratta del nuovo disco di un musicista attivo da quasi vent'anni, ma che confessiamo fino ad ora conoscevamo più di nome che di fatto. Gioele Valenti, polistrumentista palermitano, negli ultimi anni è stato molto attivo nella scena neopsichedelica nordeuropea in diverse formazioni (JuJu, Josefin Ohrn, Lay Llamas), ed ora torna a pubblicare un disco con il suo progetto solista, Herself, a tre anni dal precedente. Siamo in territori fra folk e rock, lo-fi e psichedelia, Mark Linkous e Will Oldham, percorsi con piglio e talento grazie ad un attento lavoro di scrittura ed arrangiamento.

Il nuovo album, in uscita il 19 ottobre per Urtovox, si intitola Rigel Playground e "predispone l’ascoltatore per un viaggio di folk cosmico, in cui gli inglesismi della tradizione si sposano con una vena alt, come se Beatles e Sparklehorse incontrassero i tormenti di Nick Drake e l’intimismo di un Mike Scott." Un disco molto affascinante, di grande spessore, interamente scritto, arrangiato e suonato da Gioele, tranne il primo singolo che vi presentiamo quest'oggi, che vede la partecipazione di un grande nome del rock mondiale, fra gli "eroi" del sottoscritto. The beast of love è infatti cantata da Jonathan Donahue dei Mercury Rev, che hanno anche scelto Herself per accompagnarli nel loro tour italiano che avrà luogo dal 12 al 15 settembre.

Ve ne presentiamo il video, opera di Volgo / Vincenzo Lo Piccolo, che Gioele presenta così: "Per una Palermo oscura, dai tratti gotici, si aggira l’occhio placido di una telecamera. Il metaforico nevischio che avvolge il nuovo video vuole restituire un’inconsueta visione di una Palermo dark, quasi un ghost-tour tra cattedrali, vicoli, scorci di natura, iconografie di santi e martiri che dilagano come un sogno a occhi aperti, un’immagine della città molto diversa dal nitore solare politicamente corretto che tutti conosciamo." Enjoy!!



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