Questa mattina torniamo con grande piacere a parlare di una band che abbiamo ospitato a marzo (qui il podcast), ormai affermatasi fra le grandi realtà del rock italiano.
Parliamo di The Zen Circus, che sono tornati a pubblicare un album ad un anno e mezzo dall'ottimo La terza guerra mondiale, che vi avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast). Un disco con il quale avevano superato tutti i loro record, entrando direttamente al sesto posto nella classifica di vendite, ed ampliando ulteriormente la fedele fanbase. Questa volta è stato con noi il bassista Ufo, per parlare de Il fuoco in una stanza, che è uscito il 2 marzo per Woodworm e La Tempesta e rappresenta un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana. Il loro sound, ormai inconfondibile, è sempre più ricco e maturo, e come loro abitudine sono molto ispirati anche i testi, più intimi e toccanti che mai.
Parliamo di The Zen Circus, che sono tornati a pubblicare un album ad un anno e mezzo dall'ottimo La terza guerra mondiale, che vi avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast). Un disco con il quale avevano superato tutti i loro record, entrando direttamente al sesto posto nella classifica di vendite, ed ampliando ulteriormente la fedele fanbase. Questa volta è stato con noi il bassista Ufo, per parlare de Il fuoco in una stanza, che è uscito il 2 marzo per Woodworm e La Tempesta e rappresenta un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana. Il loro sound, ormai inconfondibile, è sempre più ricco e maturo, e come loro abitudine sono molto ispirati anche i testi, più intimi e toccanti che mai.
La scorsa settimana, al Carroponte di Milano, sono stati protagonisti dell'ultimo concerto del tour: un altro enorme successo, che chiude quelli che sono stati tre anni praticamente sempre on the road. Questo il loro saluto: "Spiegarlo stavolta è davvero difficile amici ed amiche. L’ultima data di un tour è già di per se una cosa emozionante, ma col l’incessante diluvio partito dal pomeriggio, fra a tuoni e fulmini, il tutto si è trasformato in qualcosa di magico. Aggiungete poi l’amore disperato di Nada sul palco con noi, Radio Popolare che regala le mantelline gialle ai ragazzi sotto la pioggia e sopratutto voi che siete stati INCREDIBILI. Emozione pura, abbiamo trasformato tutti insieme una serata difficile ed a rischio annullamento in una festa che chi ha deciso di esserci ricorderà per tanto tempo. Un abbraccio anche a tutti i nostri tecnici, siete stati una squadra incredibile. Arrivederci a tutti, vi si vuol tanto bene, è stato un tour incredibile. Vivi si muore, VIVI."
Questo il ricordo video che hanno pubblicato: "Viva. L’ultima. Sotto una pioggia incessante. Siete bellissimi." Enjoy!!
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