Questo sabato, 15 settembre, avremo in primo luogo il ritorno dei nostri collegamenti con il Big Pomo, come l’amico Ricky Russo chiama la sua New York in cui è tornato da poco e nella quale ci porterà in giro come fa con i suoi tour NY Groove.
L'intervista della settimana sarà poi dedicata ad un bel disco uscito quest'estate, per un artista sulle scene da molti anni, che confessiamo di aver appena scoperto.
Sabato 22 avremo innanzitutto il ritorno del nostro secondo collegamento mensile internazionale, quello con Barcelona e Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda).
Saremo poi lieti di presentarvi il nuovo capitolo di una splendida storia nata a cavallo fra Catania e gli Stati Uniti d'America, che include due artisti che abbiamo accolto in trasmissione ormai cinque anni e mezzo fa.
Era infatti il marzo 2013 quando abbiamo approfittato del loro concerto al d:qliq per incontrare ed intervistare gli Uzeda, band di culto del rock indipendente italiano, che ha pubblicato 4 album e due EP negli ultimi 30 anni. Un gruppo che gode di grande stima all'estero, come testimoniato ad esempio dal fatto che sono i soli italiani con la PFM ad essersi esibiti nella trasmissione del grande John Peel sulla BBC (e gli unici italiani ad aver visto pubblicate le proprie Peel Sessions), e che il loro produttore di fiducia è Steve Albini.
Proprio queste connessioni internazionali sono state nel 2001 la scintilla di un progetto chiamato Bellini, nato dall'incontro del chitarrista Agostino Tilotta con Damon Che, batterista dei Don Caballero, all'epoca da poco sciolti. A loro si sono uniti Giovanna Cacciola (cantante degli Uzeda e moglie di Agostino) e Matthew Taylor (bassista di The Romulans) e nel 2002 hanno pubblicato l'album di esordio, Snowing sun. Dopo l'abbandono di Che, sostituito dal batterista dei Girls Against Boys Alexis Fleisig, la band ha dato alle stampe altri due dischi, Small stones nel 2005 e The precious prize of gravity nel 2009.
Separati da un oceano e dai tanti impegni, i membri della band si sono riuniti occasionalmente in Italia o a Chicago per scrivere e registrare il loro quarto album, le cui radici risalgono a registrazioni del 2012 e che è stato finalizzato l'anno scorso. Il risultato si intitola Before the day has gone, è uscito a fine luglio per Temporary Residence, ed è stato prodotto e mixato come i precedenti da Albini: il loro talento nello sposare melodia e dissonanze, passioni e dolore, si esprime come non mai, dando vita al lavoro più drammatico e vertiginoso della loro ventennale carriera.
Sabato 29 saremo innanzitutto felici di dare il bentornato ad un'amica di Sentieri Sonori, la giornalista e scrittrice triestina Elisa Russo, già a più riprese nostra ospite, le più recenti con il fratello Ricky.
Parliamo di Marcello Rossi, musicista attivo dal 1997 in varie band (Nativist, Greyscale, Najra, Los Dragos, Golden Shower, Bongley Dead, Vittorio Rossi), con cui ha spaziato "dal metal core all’indie noise dal garage rock-blues al cantautorato pop."
Nel 2013 ha pubblicato il suo esordio da solista, 33, con il moniker Monsieur Voltaire e la produzione di Carlo Barbagallo, ex-membro degli Albanopower che abbiamo ospitato poco più di un anno fa (qui il podcast). "Un album ricco di riferimenti al mondo del cantautorato anglo-americano (come Nick Drake, Bert Nick Drake, Bert Jansch, Arthur Lee, Syd Barrett) tinto di psichedelia, grunge, country-rock e field recordings."
Lo scorso 16 agosto Noja Recordings ha pubblicato il suo secondo disco, intitolato My God Is You. Un ottimo lavoro, che resta nel solco del precedente ma che è stato prodotto in maniera molto diversa: se il primo è nato da lunghi scambi a distanza fra l'autore ed il produttore, questa volta i due si sono fatti affiancare da Manuel Volpe (Rhabdomantic Orchestra) al basso e Francesco Alloa (La Moncada, Goat Man Records, Roncea & The Money Tree, Airportmen) alla batteria, con cui hanno arrangiato e registrato in presa diretta l'intero album.
Nel 2013 ha pubblicato il suo esordio da solista, 33, con il moniker Monsieur Voltaire e la produzione di Carlo Barbagallo, ex-membro degli Albanopower che abbiamo ospitato poco più di un anno fa (qui il podcast). "Un album ricco di riferimenti al mondo del cantautorato anglo-americano (come Nick Drake, Bert Nick Drake, Bert Jansch, Arthur Lee, Syd Barrett) tinto di psichedelia, grunge, country-rock e field recordings."
Lo scorso 16 agosto Noja Recordings ha pubblicato il suo secondo disco, intitolato My God Is You. Un ottimo lavoro, che resta nel solco del precedente ma che è stato prodotto in maniera molto diversa: se il primo è nato da lunghi scambi a distanza fra l'autore ed il produttore, questa volta i due si sono fatti affiancare da Manuel Volpe (Rhabdomantic Orchestra) al basso e Francesco Alloa (La Moncada, Goat Man Records, Roncea & The Money Tree, Airportmen) alla batteria, con cui hanno arrangiato e registrato in presa diretta l'intero album.
Sabato 22 avremo innanzitutto il ritorno del nostro secondo collegamento mensile internazionale, quello con Barcelona e Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda).
Saremo poi lieti di presentarvi il nuovo capitolo di una splendida storia nata a cavallo fra Catania e gli Stati Uniti d'America, che include due artisti che abbiamo accolto in trasmissione ormai cinque anni e mezzo fa.
Era infatti il marzo 2013 quando abbiamo approfittato del loro concerto al d:qliq per incontrare ed intervistare gli Uzeda, band di culto del rock indipendente italiano, che ha pubblicato 4 album e due EP negli ultimi 30 anni. Un gruppo che gode di grande stima all'estero, come testimoniato ad esempio dal fatto che sono i soli italiani con la PFM ad essersi esibiti nella trasmissione del grande John Peel sulla BBC (e gli unici italiani ad aver visto pubblicate le proprie Peel Sessions), e che il loro produttore di fiducia è Steve Albini.
Proprio queste connessioni internazionali sono state nel 2001 la scintilla di un progetto chiamato Bellini, nato dall'incontro del chitarrista Agostino Tilotta con Damon Che, batterista dei Don Caballero, all'epoca da poco sciolti. A loro si sono uniti Giovanna Cacciola (cantante degli Uzeda e moglie di Agostino) e Matthew Taylor (bassista di The Romulans) e nel 2002 hanno pubblicato l'album di esordio, Snowing sun. Dopo l'abbandono di Che, sostituito dal batterista dei Girls Against Boys Alexis Fleisig, la band ha dato alle stampe altri due dischi, Small stones nel 2005 e The precious prize of gravity nel 2009.
Separati da un oceano e dai tanti impegni, i membri della band si sono riuniti occasionalmente in Italia o a Chicago per scrivere e registrare il loro quarto album, le cui radici risalgono a registrazioni del 2012 e che è stato finalizzato l'anno scorso. Il risultato si intitola Before the day has gone, è uscito a fine luglio per Temporary Residence, ed è stato prodotto e mixato come i precedenti da Albini: il loro talento nello sposare melodia e dissonanze, passioni e dolore, si esprime come non mai, dando vita al lavoro più drammatico e vertiginoso della loro ventennale carriera.
Sabato 29 saremo innanzitutto felici di dare il bentornato ad un'amica di Sentieri Sonori, la giornalista e scrittrice triestina Elisa Russo, già a più riprese nostra ospite, le più recenti con il fratello Ricky.
L'ultima ospite del mese sarà un'artista che abbiamo scoperto tre anni e mezzo fa, volendo possiamo dire addirittura la data esatta: il 14 marzo 2015.
Quel giorno abbiamo infatti ospitato (qui il podcast) il grande Cesare Basile, che ci ha parlato fra l'altro della sua band I Caminanti, citando fra i membri Simona Norato e raccontandoci di aver anche prodotto il primo album di questa giovane cantautrice.
Confessiamo che non la conoscevamo: vista la grande stima che abbiamo di Cesare, siamo andati subito a cercare la sua biografia, scoprendo che si tratta di una musicista attiva dai primi anni 2000 in vari progetti, fra cui Dimartino e Iotatola.
Il suo debutto da solista, La fine del mondo, è stato pubblicato nel febbraio 2015 ed è stato finalista al Premio Tenco come migliore opera prima: un lavoro molto bello, che è stato più volte nelle nostre scalette, e che troverà presto un seguito.
Orde di brave figlie uscirà il 21 settembre per Ala Bianca, ed è stato prodotto come il precedente da Cesare Basile: un disco molto intenso ed affascinante, curato ed originale, che conferma il grande talento della musicista palermitana e ne mostra l'ulteriore crescita.
Quel giorno abbiamo infatti ospitato (qui il podcast) il grande Cesare Basile, che ci ha parlato fra l'altro della sua band I Caminanti, citando fra i membri Simona Norato e raccontandoci di aver anche prodotto il primo album di questa giovane cantautrice.
Confessiamo che non la conoscevamo: vista la grande stima che abbiamo di Cesare, siamo andati subito a cercare la sua biografia, scoprendo che si tratta di una musicista attiva dai primi anni 2000 in vari progetti, fra cui Dimartino e Iotatola.
Il suo debutto da solista, La fine del mondo, è stato pubblicato nel febbraio 2015 ed è stato finalista al Premio Tenco come migliore opera prima: un lavoro molto bello, che è stato più volte nelle nostre scalette, e che troverà presto un seguito.
Orde di brave figlie uscirà il 21 settembre per Ala Bianca, ed è stato prodotto come il precedente da Cesare Basile: un disco molto intenso ed affascinante, curato ed originale, che conferma il grande talento della musicista palermitana e ne mostra l'ulteriore crescita.
Il programma è come sempre molto ricco e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio ARA, o quando volete comodamente in podcast: STAY TUNED!!
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